Home > Altro > Archivio > Borsa: Piazza Affari apre in rialzo. I mercati riacquistano fiducia nella (…)
Borsa: Piazza Affari apre in rialzo. I mercati riacquistano fiducia nella politica italiana. Bene Tokyo
lunedì 8 aprile 2013, di
Piazza Affari inizia la settimana borsistica in territorio positivo, aprendo la seduta odierna con un bel +1,24% a 15.438 punti.
Bene anche gli altri listini europei che, in scia di Tokyo (+2,8%), si contraddistiguono per un generale rialzo: Londra apre a +0,42%, Madrid a +0,89%, Francoforte a +0,36%, Parigi a +0,79%.
Alle 12 Berlino dovrebbe diramare il dato sulla produzione industriale tedesca di febbraio, comunicato che potrebbe condizionare le varie borse del vecchio continente.
Lo spread tra BTP italiani e Bund tedeschi continua a scendere, e si assesta a quota 309 punti contro i 317 delle chiusura di venerdì. Il rendimento è pari al 4,31%.
Tokyo
Giappone nuovamente sugli scudi. Spinta dalla propria politica monetaria, la borsa di Tokyo ha chiuso la seduta odierna con un rialzo record del 2,8% a quota 13.192 punti, nuovo picco dall’estate 2008. In controtendenza rispetto all’andamento degli altri listini asiatici, la cui performance è stata condizionata dalle minacce della Corea del Nord, Tokyo appare quasi inarrestabile.
Lo yen è precipitato fino a sfiorare quota 99 sul dollaro (massimo dal giugno 2009) e arrivando fin quasi a 129 sull’euro (picco da inizio 2010) e secondo gli analisti è destinato a sfondare quota 100 sul dollaro e 130 sull’euro.
Piazza Affari
I mercati sembrano riacquistare un po’ di fiducia nel nostro Paese. Nonostante la situazione politica sia ben lontana da una soluzione, gli investitori dimostrano di apprezzare quel “pilota automatico” di cui parlava Mario Draghi la settimana scorsa.
L’indice FTSE Mib apre in rialzo guidata da Banco Popolare che sale del 2,28%, proseguendo il rimbalzo delle ultime settimane, e Generali (+2,21%).
Molto male invece Pirelli (-4,44), i mercati non hanno preso molto bene l’annuncio del rinvio del nuovo piano industriale.
Pesante anche Telecom Italia (-1,28%). La società di telecomunicazioni l’11 aprile riunirà il CDA per esaminare la “questione 3Italia”. In mattinata però Credit Suisse ha tagliato il target price a 0,75 euro confermando il rating neutral.