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Berlusconi si è dimesso, arriverà Monti. In Italia c’è stato un Golpe?
sabato 12 novembre 2011, di
Alla fine è successo, seguendo un copione che qualche giorno fa è spuntato dal nulla e dal quel momento è stato recitato dalle parti coinvolte con una precisione agghiacciante.
Dopo anni di tam tam mediatico a base di "Berlusconi Dittatore" e simbolo della non-democrazia (eppure è sempre andato al governo a seguito di elezioni) ci siamo ritrovati in un baleno ad avere alle soglie del comando un manipolo di persone non elette e, volendo procedere secondo lo spirito delle leggi vigenti e della costituzione, non eleggibili per le cariche che andranno a ricoprire.
In questo senso la nomina di Mario Monti a senatore a vita è un evento che ha dello scandaloso, roba da colpo di stato, eppure il "popolo" sembra essere finalmente contento e rassicurato: arrivano i tecnici, arrivano quelli che non abbiamo eletto ma che siamo contenti che ci siano.
Purtroppo la democrazia è un castello di carte che può essere buttato giù con un soffio di vento e rimesso in piedi in modo fittizio legando le carte a dei fili invisibili che del castello danno solo la parvenza ma non la solidità e la struttura. Il metodo è semplice: portare i problemi su un piano non accessibile ai cittadini.
Quanti italiani hanno la capacità di valutare la questione del debito pubblico? Quanti sono in grado anche solo di avere un’opinione sensata sulla finanza, i mercati, la crisi? Purtroppo davvero pochi.
E così basta mandare sedicenti esperti i TV a raccontare emerite castronerie dai toni apocalittici per buttare nell’angolo della paura la popolazione che a questo punto accetterà di tutto, pur non capendo nulla.
Nei prossimi mesi la popolazione italiana confonderà i buoni con i cattivi, i suoi interessi con quelli altrui, ed alla fine l’Italia si troverà tra qualche mese o qualche anno reduce da anni di riforme lacrime e sangue, economia agonizzante, welfare azzerato e debito pubblico ancora a livelli monstre.
Una sola cosa sarà cambiata: il debito pubblico sarà tornato nel frattempo in mano agli italiani, titoli vicini all’essere spazzatura saranno comprati dai paesi e dalle banche estere a costo di impoverimento e sacrifici per tutti con l’unico obiettivo di farci ricomprare la nostra barca e poi farla affondare dopo che loro, i registi del Golpe del novembre 2011, saranno scesi a terra a godersi lo spettacolo della prua che svanisce sotto il pelo dell’acqua.