Berlusconi: dopo la condanna che succede? Analisi OpenEurope

La Corte di Cassazione ha condannato Berlusconi nel processo Mediaset che vedeva l’ex premier imputato per frode fiscale. Cosa significa questa condanna? Cosa ne sarà degli anni di interdizione previsti dalla condanna del grado precedente?

Risponde a questi quesiti l’analisi di OpenEurope che traduciamo di seguito e che indaga le implicazioni ed i possibili effetti della sentenza emessa ieri dalla Cassazione, sulla stabilità della politica in Italia.

Cosa dice la sentenza della Cassazione?

Iniziamo dalla parte più semplice: la condanna a 4 anni di reclusione è stata definitivamente confermata. In realtà, Berlusconi dovrà scontare soltanto un anno di pena e data l’età si tratterà di un anno agli arresti domiciliari o con il servizio sociale.

La Corte di Cassazione ha poi aggiunto che i 5 anni di interdizione dai pubblici uffici sono da considerarsi eccessivi secondo la legge Italiana e dovranno essere ridotti, per questo il tutto è stato rinviato alla revisione della Corte d’Appello.

Condannato: le implicazioni di questa sentenza

Il nuovo risvolto. Stando alla nuova legge anti-corruzione, passata alla fine del 2012 col governo Monti, Berlusconi non potrà concorrere per le elezioni per almeno sei anni (dunque, nemmeno alle prossime elezioni dopo il Governo Letta, ammesso che questo arrivi alla fine del mandato di 5 anni).

Ma c’è dell’altro: Berlusconi rischia anche di perdere il posto molto presto. Secondo la stessa legge infatti, il Senato Italiano dovrà votare, con effetto immediato, l’espulsione di Berlusconi. Il voto potrebbe svolgersi a settembre e si trasformerà in un test fondamentale per la stabilità del governo Italiano.

Effetti: lo "sgretolamento" del Governo Letta

In sostanza, si sta materializzando lo scenario di "sgretolamento" del Governo Letta:

• Se il Partito Democratico vota l’espulsione di Berlusconi, la coalizione a governo sarà a rischio.
• Se il Partito Democratico vota per "salvare" Berlusconi, si metterà a rischio di tensioni interne e di forti critiche da parte dell’elettorato arrabbiato. Una spinta a favore del populismo di Beppe Grillo.

Ad un certo punto, Letta dovrà decidere se sia accettabile per il suo partito e per l’elettorato, rimanere in un governo che ha al suo interno un leader appena condannato per frode fiscale. La stabilità politica del breve periodo in Italia potrebbe dipendere dalla risposta a questo quesito.

Il commento di Berlusconi

A seguito della sentenza, il commento di Berlusconi è stato piuttosto emotivo. Una "chiamata alle armi" per i suoi sostenitori, senza alcun cenno a Letta, o al futuro della coalizione di governo. Berlusconi ha insistito definendosi la vittima di "accanimento giudiziario senza eguali". Ha anche promesso che "continuerà a combattere". Siamo piuttosto sicuri, lo farà.