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Beppe Grillo in tv su Sky: svolta nel Movimento 5 Stelle?
mercoledì 13 febbraio 2013, di
Beppe Grillo sbarca in tv. Sì, avete letto bene: in tv. Su Sky Tg24, per la precisione. Domenica 17 febbraio, alle ore 20.30, e, in chiaro, su Cielo mezz’ora più tardi. Ma come, direte voi. Beppe Grillo non è quello dell’anti-tv, quello del Punto G? Riprendiamo direttamente dal suo blog l’incipit di un post intitolato "Il talk show ti uccide, digli di smettere":
Il punto G, quello che ti dà l’orgasmo nei salotti dei talk show. L’atteso quarto d’ora di celebrità di Andy Warhol. A casa gli amici, i parenti applaudono commossi nel condividere l’emozione di una effimera celebrità, sorridenti, beati della tua giusta e finalmente raggiunta visibilità. Seduto in poltroncine a schiera, accomunato ai falsari della verità, agli imbonitori di partito, ai diffamatori di professione, devastato dagli applausi a comando di claque prezzolate. Soggetto, bersaglio consapevole ben pettinato alla bisogna che porge il lato migliore del proprio profilo alla morbosa attenzione di cameraman che ti inquadrano implacabili se annuisci quando enuncia le sue soluzioni un qualunquemente stronzo.
Una marcia indietro?
I detrattori lo accusano di aver fatto marcia indietro, rispolverando le accuse maschiliste rivolte a Federica Salsi, ospite a suo tempo in una puntata di "Ballarò". Grillo si difende: "Non ho mai detto di andare in tv. Ho detto di non andare nel talk-show". Già, ma la tv è un contenitore e un talk show è uno dei suoi prodotti, affermano i detrattori. "Il talk-show non è quello che dici", ha proseguito il leader del MoVimento 5 Stelle. "Non è la radio, ma è quello che vedi. Se vedi uno che parla e poi viene inquadrato un altro, anche se stai dicendo la teoria di Einstein, fai la figura dell’idiota".
Punti interrogativi sulle teste degli auditori, che forse ricordano le contraddizioni di una certa politica da cui il comico genovese si è sempre allontanato.
Tv vs Talk-Show
Talk-show e tv: che differenza c’è? E "Ballarò" può essere paragonato a un talk-show? E Sky Tg24?
A Radio 105 Grillo si è affrettato a spiegare: "Vado lì per mezz’ora, giusto per mezz’ora, risponderò alle domande. La tv fa perdere i voti. Ci si gioca il futuro, ci vado solo perché me lo hanno chiesto i miei, perché hanno insistito, ma tanto lo sapete, il futuro è la rete".
Già, ma questo non è un compromesso? Se lo chiedono i detrattori e anche alcuni del Movimento 5 Stelle. Sicuramente se lo staranno chiedendo gli epurati, che sul Movimento hanno ormai perso fiducia. Dov’è la coerenza, si domandano. Per acquistare i voti si deve andare in tv: allora la Salsi aveva ragione! Nessun punto G, solo un mezzo come un altro per conquistare l’elettorato.
Un punto di svolta per il Movimento 5 Stelle
Come si svolgerà la puntata? Beppe Grillo resterà sul suo camper, mentre un giornalista in studio gli farà le domande. Semplice, diretto, chiaro e lineare. Non la Rai, su cui però ci aveva fatto un pensierino, né tantomeno Mediaset, naturalmente, e neppure La7, una tra le reti più papabili a far tornare Grillo in televisione, fino a poco tempo fa. Ma Sky, una pay tv che non tutti hanno (ma in chiaro, ricordiamolo, c’è Cielo). Una scelta, forse, politica anche questa: non parteciperà a un confronto con gli altri leader di partito, ma si limiterà a rispondere alle domande. Per un attimo Beppe Grillo abbandona il web e le piazze e stamperà il suo volto sullo schermo televisivo, quello vituperato, quello che ha generato tante polemiche in seno al partito. Troppo delicata la partita politica per lasciare il risultato al caso: i sondaggi sono stati banditi, ora tocca farsi vedere, in ogni modo possibile. Dopotutto, il fine giustifica i mezzi. Segnale evidente di come la politica tutta sia da sempre frutto del pensiero machiavellico.