Home > Altro > Archivio > Bankitalia: necessaria manovra in primavera. Diminuire incertezza sulle (…)

Bankitalia: necessaria manovra in primavera. Diminuire incertezza sulle prospettive di crescita

giovedì 25 ottobre 2012, di Michael Stagnitto

Bankitalia ha dichiarato che, senza una manovra correttiva in primavera, non si arresteranno le incertezze su una crescita sistematica.

Questo è quanto espone l’importante banca centrale alla Camera attraverso le parole del suo vicepresidente Salvatore Rossi, il quale si esprime sugli interventi che sarebbe bene mettere in atto per diminuire le incertezze che la stessa Bankitalia ha prospettato sul lungo periodo.

La legge di stabilità non basta

Gli interventi contenuti nella legge di stabilità sono stati giudicati dalla Corte dei conti come costosi ed inefficaci, la stessa linea che le parole di Rossi marcano: ’’Potrebbe essere assennato prevedere contenute misure correttive connesse con il processo di revisione della spesa, così che si assicuri il pareggio in termini strutturali anche dopo il 2013" - e continua - "la legge aumenta lievemente il disavanzo del 2013, di poco meno di 3 miliardi, portandolo all’1,8% del Pil, ma in termini strutturali non verrebbe comunque meno l’impegno al pareggio preso con l’Ue."

"Nel biennio successivo - ha proseguito - la legge non modifica i saldi del quadro tendenziale: si lasciano emergere solamente lievi disavanzi strutturali. Senza ulteriori interventi - dice Rossi - è quindi inopportuno non agire, intervenendo ulteriormente in un contesto di incertezza sulle prospettive di crescita e di volatilità dei mercati. Potrebbe essere prudente prevedere, eventualmente in primavera, (quando sarà riconsiderato il profilo programmatico, e qualora la ripresa dell’economia già si preannunciasse), contenute misure correttive auspicabilmente connesse con il processo di revisione della spesa, tali da assicurare il pareggio in termini strutturali anche dopo il 2013".

Conti da pagare anche sul fronte europeo

Come se non bastasse, sono previste spese anche sul fronte europeo, dove si stanno attuando modifiche sul bilancio comunitario 2012 da 8,979 miliardi di euro, che sarebbero necessarie per permettere il pagamento delle fatture già presentate a Bruxelles e per mantenere gli impegni sui programmi Erasmus nonché sui fondi di coesione.

Gli stati comunitari saranno quindi soggetti a pagamenti che si aggirano intorno ai 5,9 miliardi; il resto arriverà dalle sanzioni emesse per infrazioni dei 27.

Le spese aggiuntive sono state previste per evitare passi indietro sui progetti sviluppati negli ultimi anni, come i programmi Erasmus e i progetti sulla ricerca. In tal senso, il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza (492 sì, 123 no e 82 astenuti) una serie di emendamenti che cancellano le riduzioni, per un totale di circa 5 miliardi di euro, imposti a Luglio scorso ai governi. Ora si dovrà aprire la cosiddetta fase di conciliazione tra Parlamento e Consiglio per arrivare ad un compromesso.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.