Banche e Mediaset spingono la Borsa di Milano: Piazza Affari chiude a +2,53%

Una buona giornata per Piazza Affari che ha giovato delle diverse voci positive provenienti da Europa e da oltre oceano.

Buone nuove da USA ed Europa

Dagli Stati Uniti una spinta decisiva è stata data dalla crescita dello 0,4% registrata in settembre relativa alla produzione industriale statunitense, una crescita superiore alle stime del +0,2%.
Buone nuove anche dalla trimestrale di Goldman Sachs, superiore alle previsioni.

In Europa, invece, mentre la Grecia prosegue i negoziati con la Troika, si registrano dei rumors secondo i quali la Germania sarebbe pronta a essere meno rigida nei confronti della Spagna riguardo agli eventuali aiuti.

A Milano il Ftse Mib ha guadagnato il 2,53% a 15.985 punti, mentre il Ftse Italia All-Share ha chiuso al +2,41% a 16.887 punti.

Bene banche e Mediaset, giù Pirelli

Mediaset e le banche sugli scudi nel listino milanese: tra gli istituti di credito spiccano Banca Popolare dell’Emilia Romagna (+7,83% a 4,876 euro), Unicredit (+4,56% a 3,626 euro) e Intesa Sanpaolo (+4,34% a 1,323 euro).

Mediaset ha guadagnato il 7,25% a 1,641 euro, sfornando un’altra straordinaria performance, spinta dalle voci sempre più affidabili sull’interesse straniero per la pay-tv del gruppo.

Bene anche Mediolanum (+4,68% a 3,758 euro) e Generali, che ha chiuso registrando un rialzo del 3,95% a 12,36 euro.

Tra i maggiori ribassi del giorno, invece, spicca Pirelli & C (-3,20% a 8,325 euro), in seguito al profit warning lanciato dal competitor Nokian Renkaat.

Scende anche Lottomatica, che perde il 2,47% a 16,98 euro, e Luxottica, che perde lo 0,73% a 28,60 euro, sulla scia del donwgrade di BofA (da "Buy" a "Neutral").

Male anche Buzzi Unicem (-0,33% a 9,09 euro) e Fiat, che chiude poco al di sotto della parità (-0,09% a 4,244 euro).