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Banche centrali tagliano riserve in euro
venerdì 4 gennaio 2013, di
Nel terzo trimestre del 2012 la quota di euro nei depositi in valuta estera delle maggiori banche centrali ha toccato un minimo storico scendendo al 24,7%. E’ quanto emerge dagli ultimi dati diffusi dal Fondo Monetario Internazionale, che evidenzia un contesto di mercato dove l’euro diventa sempre meno una valuta di riserva.
In totale sono stati venduti asset denominati in euro per circa 30 miliardi. Secondo gli esperti di Nomura il dato è influenzato dall’attività della Banca Centrale svizzera. Infatti, dal secondo trimestre dello scorso anno, la Snb ha deciso di ridurre gradualmente l’esposizione verso la moneta unica che era aumentata a dismisura a causa della politica valutaria di mantenimento di un peg a 1,20 sul cambio euro/franco svizzero.
Dal report del Fmi spicca la crescita di altre valute nei forzieri delle grandi banche centrali mondiali, in primis dollaro canadese e dollaro australiano. Nel terzo trimestre l’esposizione delle banche centrali verso il CAD è cresciuta di 4 miliardi di dollari, mentre verso l’AUD di ben 16 miliardi di dollari.