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BCE: ripresa debole e preoccupazioni sul PIL italiano e europeo
venerdì 13 giugno 2014, di
Il bollettino mensile di Giugno pubblicato dalla BCE fa il punto sulla situazione italiana ed europea: e mentre viene rivista al ribasso la crescita del PIL, dopo le decisioni del board della Banca Centrale crollano i depositi delle banche europee presso la stessa BCE.
Per quanto riguarda l’Italia il bollettino della BCE segnala un certo apprezzamento per le misure messe finora in campo al fine di ridurre la spesa pubblica e di correggere, in maniera sostenibile, il deficit eccessivo dei conti italiani. In una prospettiva di più lungo periodo, però, i risultati italiani per una riduzione del rapporto tra debito e PIL sono giudicati ancora insufficienti e viene auspicato in tal senso un accrescimento degli sforzi del nostro Paese.
Per quanto riguarda, invece, le recenti misure messe in campo dalla BCE è stato ribadito l’impegno, sostenuto all’unanimità dal Consiglio, di ricorrere a strumenti non convenzionali se dovesse continuare a profilarsi il rischio di bassa inflazione in un arco di tempo prolungato. Anche se, attualmente, il rischio della deflazione è abbastanza remoto, il protrarsi di una situazione in cui i tassi d’inflazione rimangono bassi, potrebbe richiedere necessariamente contromisure adeguate in termini di politica monetaria. Proprio al fine di riportare i tassi d’inflazione dell’Eurozona poco al di sotto della soglia del 2% sono state elaborate le misure presentate dopo la riunione del board della scorsa settimana, compresi i lavori preliminari all’acquisto dei titoli cartolarizzati (Abs), utili ad aumentare la circolazione di liquidità nell’economia reale.
Per quanto riguarda, invece, le stime di crescita economica, il bollettino della BCE ha rilevato una graduale ripresa, seppur molto debole e inferiore alle attese. Sui mercati del lavoro, nonostante qualche timido segnale di miglioramento, la disoccupazione resta elevata. Per quanto riguarda l’accesso al credito per imprese e privati, le condizioni più difficili sono state rilevate in Italia e Spagna.
Sulle prospettive di crescita, le nuove stime macroeconomiche della BCE hanno tagliato la crescita annua del PIL reale all’1% per il 2014; questo parametro dovrebbe migliorare poi all’1,7% nel 2015 ed essere confermato all’1,8% nel 2016. Anche per quanto riguarda l’andamento dell’inflazione nel prossimo triennio, sono state tagliate le stime, dal momento che dovrebbe attestarsi allo 0,7% per il 2014, all’1,1% per il 2015 e all’1,4% per il 2016. A tal proposito, nel bollettino BCE, arriva anche il preoccupante monito di rischi geopolitici.
Ultimo dato importante è il crollo dei depositi delle banche europee presso la BCE, passati a 13,6 miliardi, con un calo di 25 miliardi nella sola giornata di ieri, dove si è raggiunto il minimo dal 2011. Ciò è l’effetto dell’entrata in vigore del tasso negativo sulla "deposit facility", stabilito nella riunione del board della scorsa settimana e finalizzato a riportare liquidità nell’economia reale, disincentivando i depositi di liquidità.
Per quanto riguarda i tassi d’interesse, recentemente ribassati, è stato segnalato che si attesteranno sui livelli correnti per un periodo di tempo prolungato, in relazione alle stime, riviste dell’inflazione.
