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BCE in difficoltà: niente accordo sul bilancio pluriennale

lunedì 24 settembre 2012, di Ivan Pasquariello

Giornata nera per l’Europa. La BCE è in difficoltà: non si riesce a raggiungere un accordo sul budget per il bilancio pluriennale.

Altri incontri nella speranza di trovare un accordo

Gli alti funzionari dell’UE oggi hanno lanciato l’allarme: ci sono diverse difficoltà in atto per raggiungere un accordo riguardo al prossimo budget pluriennale della BCE.

I ministri si sono riuniti oggi per un altro round di discussioni, mentre i principali leader europei organizzeranno un vertice speciale al riguardo, nel mese di novembre. L’obiettivo sarà quello di ottenere un accordo sul budget. Operazione che fino ad ora è apparsa quasi impossibile.

La Commissione Europea ha proposto un budget pluriennale dal valore di 1.337 miliardi di dollari per il periodo che va dal 2014 al 2020.

Il Regno Unito capeggia il gruppo di contrari

Ma diverse nazioni, capeggiate dalla Gran Bretagna, insistono nell’affermare che il totale dovrebbe essere ridotto, per un taglio dal valore complessivo di almeno 100 miliardi di dollari.

Si tratta del solito circolo di polemiche che si accende ogni 6 anni, quando nell’UE c’è inevitabilmente disaccordo rigardo alle dimensioni del budget. In un periodo di profonda crisi, il problema diventa naturalmente ancora più rilevante.

In risposta alle accuse delle nazioni contrarie, la Commissione Europea ricorda che il budget proposto, rappresenta solo l’1% del totale delle entrate in Europa. Oltretutto, diversi stati membri dell’euro-zona hanno già ufficializzato il proprio benestare.

Quello che la Commissione Europea non vuole accettare è che si possa pensare a effettuare dei tagli su alcuni programmi specifici, come la politica agricola di finanziamento per le aree più povere dell’UE.

Diverse nazioni, però, criticano l’aumento nel contributo richiesto per la la formazione del budget, nonché la dimensione complessiva dell’operazione, decisamente troppo dispendiosa e non necessaria.

David Liddington, rappresentante in commissione per la Gran Bretagna, ha duramente criticato la decisione dei colleghi, affermando: "dovrebbero cominciare a prendere ogni tanto l’abitudine di risparmiare, e non sempre e solo quella di spendere il più possibile".

Per un accordo definitivo al riguardo, dovremo aspettare almeno fino al mese di Novembre, sperando nella malleabilità delle posizioni prese.

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