Home > Altro > Archivio > BCE: domani decisione sui tassi. Euro/Dollaro attende sotto 1,3750
BCE: domani decisione sui tassi. Euro/Dollaro attende sotto 1,3750
mercoledì 5 marzo 2014, di
Il tasso di cambio euro/dollaro sta evidenziando una fase di congestione di brevissimo periodo, che fa seguito al peggioramento della crisi geopolitica in Ucraina. Dopo aver superato quota 1,38 venerdì scorso, il cambio euro/dollaro ha aperto in gap down domenica sera e ha iniziato a muoversi intorno a 1,3750. Il cambio sembra tenere bene l’area di supporto di 1,37, ma ora i riflettori sono pronti ad accendersi sul meeting della BCE che domani sarà chiamata a comunicare il nuovo livello dei tassi di interesse nell’eurozona. L’ultimo discorso di Mario Draghi, avvenuto lunedì con l’audizione al Parlamento europeo, ha posto l’accento sul problema della bassa inflazione nell’area euro.
Secondo il numero uno dell’Eurotower, il protrarsi di uno scenario di bassa inflazione potrebbe creare problemi all’economia continentale. Draghi ritiene che i rischi possono aumentare nei prossimi mesi, se non si sperimenterà un aumento dei prezzi al consumo. Sono così aumentate le aspettative di intervento della BCE già dal meeting di domani, anche se la maggior parte degli analisti finanziari è convinta che le autorità monetarie di Francoforte attenderanno ancora prima di procedere eventualmente con l’implementazione di nuove misure espansive. L’ultimo dato sull’inflazione nell’area euro è risultato stabile a +0,8% a gennaio, nonostante le attese per un peggioramento a +0,7%.
In ogni caso l’inflazione resta davvero troppo bassa e ben lontana dal target del 2% della BCE. Secondo alcuni analisti, Draghi potrebbe portare i tassi sui depositi su valori negativi per scoraggiare le banche commerciali a depositare fondi presso la BCE e liberare così liquidità per le attività economiche reali. Un’altra opzione al vaglio dei vertici dell’Eurotower è fermare la sterilizzazione del programma SMP relativo all’acquisto dei titoli di stato. In questo modo si potrebbe far salire la liquidità nell’eurozona a 180 miliardi di euro nel mese di marzo. Un’altra opzione a disposizione di Draghi è tagliare sin da ora i tassi di interesse. Tuttavia l’ipotesi viene ritenuta poco probabile, in quanto il costo del denaro è già vicino allo zero e così facendo la BCE si precluderebbe la possibilità di tagliare i tassi in futuro.
In ogni caso la conferenza stampa di Draghi dovrebbe avere un tono molto “dovish”. Il banchiere italiano ribadirà che la politica monetaria resterà molto accomodante per tanto tempo ancora, allo scopo di rilanciare l’economia e il credito. Sul forex il tasso di cambio euro/dollaro resta vicino ai top annuali e al target ambizioso di quota 1,40, indicato da Goldman Sachs entro il primo semestre dell’anno. Il quadro tecnico potrebbe peggiorare solo in caso di chiusura giornaliera inferiore a 1,37 e di violazione del fondamentale supporto di breve periodo posto in area 1,3650. Fino a quel momento il trend resta bullish e ancora potenzialmente in grado di mostrare nuovi allunghi verso le prossime resistenze poste a 1,3850 prima e 1,39 poi.