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Azioni MPS, Intesa e Unicredit: destino in bilico dopo la Brexit

lunedì 27 giugno 2016, di Livio Spadaro

Altra giornata nera per i mercati finanziari internazionali e sopratutto la Borsa Italiana con il Ftse Mib che sta incassando, al momento in cui si scrive, un -3,9% dopo il -12,5% di venerdì. La Brexit sta pesando sull’intero comparto bancario europeo, con i titoli delle maggiori banche del Vecchio Continente letteralmente presi d’assalto dalle vendite (ad esempio Deutsche Bank che oggi ha aggiornato i minimi di sempre). In Italia, spiccano i ribassi di banca Montepaschi che attualmente perde un -13,23%, risultando così la peggiore delle blue-chip, Intesa che invece perde un -11,38% e Unicredit che lascia sul terreno un -8,33%.

L’effetto negativo scaturito dall’uscita del Regno Unito dall’UE si sta abbattendo particolarmente sui titoli degli istituti di credito in quanto gli investitori ritengono che potrebbe scatenarsi un effetto domino in Europa. Cosa aspettarsi quindi per i prossimi giorni dalle azioni MPS, Unicredit e Intesa?

Ftse Mib: altro forte ribasso con effetto Brexit

Giornata nerissima per il Ftse Mib dopo lo storico -12,5% di venerdì. Il listino milanese perde al momento un -3,9%, con i titoli bancari letteralmente abbattuti da un’ondata di vendite senza precedenti. Il titolo peggiore di oggi è quello di banca Montepaschi ma preoccupano anche le azioni delle banche sistema italiane come Intesa e Unicredit che stanno perdendo rispettivamente il -11,38% e un -8,33%.

Banche: idea Governo per finanziare istituti di credito

Il premier Matteo Renzi sembra stia pensando di iniettare liquidità nelle banche per cercare di aiutare il comparto con €40 miliardi di debito, mossa che potrebbe essere avallata dalle autorità europee ma che servirebbe a poco.

L’uscita del Regno Unito dall’UE potrebbe sancire un primo passo per la disgregazione dell’Europa Unita e dell’area Euro ed è per questo che gli investitori stanno vendendo titoli di tutte le banche europee soprattutto di quelle dei Paesi periferici considerati più vulnerabili ad uno shock.

Banche Italia: pericolosa discesa di Intesa, Unicredit e MPS

Eppure, Deutsche Bank oggi ha segnato nuovi minimi storici, forse a causa di ciò che si vocifera negli ambienti finanziari riguardo l’enorme esposizione in derivati che potrebbe esplodere con lo shock causato dalla Brexit.

Oltre a questo, MPS sta venendo presa di mira soprattutto per l’ingente massa di crediti deteriorati in pancia all’istituto di credito che in un contesto del genere rischia seriamente di mettere in difficoltà la banca senese.

Unicredit invece ha una situazione diversa. Da tempo si vocifera di un aumento di capitale da €5-€7 miliardi per riportare il CET1 ratio sui livelli richiesti dalla BCE. Inoltre, l’assenza di chiarezza riguardo alla nuova guida dell’istituto di piazza Cordusio sta innervosendo sempre di più gli investitori.

Intesa, unitamente ad Unicredit, paga la scarsa fiducia degli operatori riguardo la tenuta del sistema Italia. Se il mercato ritieneche l’Euro possa non reggere all’urto dello shock causato dalla Brexit, allora le banche italiane che detengono un gran numero di bond sovereign italiani potrebbero essere a serio rischio.

Analizzando i grafici di MPS, Intesa e Unicredit la situazione che emerge è abbastanza grave. MPS (grafico di seguito) sta per ri-testare i minimi storici toccati venerdì a quota €0,3901:

Unicredit oggi ha aggiornato i minimi di sempre con volumi altissimi, il che suggerisce il proseguimento della discesa per le prossime sedute:

Intesa invece sembra puntare dritta a quota €1,4:

Portfolio

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