Australia: pil cresce più delle attese, ma l’Aussie sale a fatica

Il dato sul pil dell’Australia relativo al quarto trimestre del 2013 ha sorpreso i mercati e favorito un nuovo rimbalzo tecnico del dollaro australiano sui mercati internazionali. Negli ultimi tre mesi dello scorso anno l’economia australiana è cresciuta dello 0,8%, meglio delle aspettative degli analisti finanziari che invece avevano stimato un incremento del pil su base congiunturale dello 0,7%. Il precedente dato trimestrale aveva messo in mostra un +0,6% t/t.

Il dato su base annua è andato oltre le più rosee previsioni: +2,8% rispetto al 2,5% atteso. Inoltre è stato rivisto al rialzo anche il dato relativo al trimestre precedente: +2,4% rispetto al 2,3% della lettura fatta qualche tempo fa dagli analisti. Sul forex il tasso di cambio AUD/USD è riuscito a salire fino a 0,8985, ma la presenza di ostacoli tecnici di brevissimo periodo ha impedito ulteriori approfondimenti bullish.

L’Aussie ha iniziato a rallentare il passo e attualmente quota in area 0,8960. Appare ancora probabile un nuovo spunto rialzista verso 0,90, ma il trend di breve termine dovrebbe sperimentare una forte direzionalità soltanto dopo la pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti attesi venerdì. La sensazione è che l’Aussie abbia raggiunto un bottom di medio periodo importante a 0,8660 (minimo dell’anno risalente al 24 gennaio scorso), come dimostrato anche dalla tenuta dell’area di supporto intermedia di 0,8890.

Possibile ora una fase di consolidamento, mentre non sarà semplice superare con decisione l’area di resistenza di 0,9080. La Reserve Bank of Australia ha ribadito che i tassi di interesse resteranno stabili per un po’ di tempo, ma ha anche sottolineato che il valore del dollaro australiano resta elevato rispetto alla media storica. Per quanto riguarda le altre quotazioni della divisa oceanica, c’è da registrare la discesa del cross EUR/AUD sotto 1,53 e il movimento rialzista del cross AUD/CAD fino in area 0,9950.