Home > Altro > Archivio > Aumento Tasse, Draghi contrario: bisogna tagliare le spese

Aumento Tasse, Draghi contrario: bisogna tagliare le spese

venerdì 16 novembre 2012, di Piero Capello

Ospite all’inaugurazione dell’anno accademico alla Bocconi, Mario Draghi, Governatore della BCE, ha espresso la propria contrarietà ad ulteriori aumenti delle tasse. Per Draghi la strada giusta non passa per l’aggravio fiscale ma attraverso i tagli alle spese.

Il discorso di Draghi

Ascoltava in prima fila Mario Monti, ospite illustre all’evento universitario, al quale peraltro non è nuovo: prima di essere chiamato a ricoprire la carica di Presidente del Consiglio, il professor Monti deteneva una cattedra nell’illustre ateneo.
Il discorso del Governatore della BCE ha toccato sostanzialmente i seguenti punti:

 Attenzione alla spesa e stop all’aumento delle tasse. Le misure prese dalla BCE durante l’estate sono state strategiche e hanno permesso di guadagnare tempo prezioso che non va sprecato: si devono intraprendere misure credibili, irreversibili e strutturali. Per restare in linea con tali presupposti i Governi Europei non dovrebbero puntare su un aumento delle tasse, quanto piuttosto su una gestione oculata delle spese e tagli mirati.

 La convinzione che il piano anti-spread non metterà a repentaglio l’indipendenza della BCE.

 Convergenza anche politica in seno all’Unione Europea. L’unione politica integrata rappresenterebbe il traguardo ideale al quale, secondo Draghi, dovrebbero mirare il paesi membri in un ottica di consolidamento.

 Importanza della limitazione delle differenze tra i tassi di interesse dei paesi membri. I tassi non devono essere identici tra loro, ma una sperequazione troppo marcata sarebbe un chiaro indice di instabilità strutturale.

 La stabilità è un bene comune sia ai paesi dell’Eurozona che a quelli creditori, i quali non possono che giovare da un’uscita dell’Euro dalla situazione critica che sta vivendo.

 Consapevolezza che ancora si permane in una situazione di crisi, dalla quale però Draghi confida che l’Europa uscirà rinvigorita.

L’intervento di Monti

Al termine del discorso di Draghi, Monti non ha potuto esimersi dal proporre anche lui un suo intervento per l’occasione, seppur sostanzialmente più breve.
Il Presidente ha voluto sottolineare che, malgrado la Crisi non sia ancora passata, si stia procedendo nella giusta direzione e che si sarebbe ormai a buon punto.
Ricollegandosi poi alle affermazioni di Draghi riguardo al bene comune (su tale tematica il Governatore della BCE si è soffermato a lungo, sottolineando come l’Unione sia un tetto unico che protegge l’identità di ciascuno dalle forze della globalizzazione che la mettono a repentaglio), Monti ha voluto ribadire il senso etico dell’Europa in seno alla quale non è ammissibile che un paese possa prevalere sugli altri.

Spazio ai giovani

In chiusura, Monti si appella ai giovani. La situazione difficile che stiamo vivendo viene affrontata dall’attività di governo con un ottica rivolta soprattutto a loro.
I giovani hanno il diritto di essere irriverenti verso il passato ed esigenti; parole che sembrano ricollegarsi chiaramente alle proteste di alcuni giorni prima, in particolare per il richiamo a mettersi in gioco per il proprio paese e lavorare per garantire alle nuove generazioni un futuro al riparo dalle dissipazioni del passato.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.