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Attentato in Tunisia al Museo del Bardo: arrestato giovane marocchino

mercoledì 20 maggio 2015, di Emma Mele

Secondo la Polizia di Stato il giovane magrebino, 22 anni, avrebbe avuto una parte attiva nell’attacco terroristico al Museo. E’ stato arrestato martedì sera in località Gaggiano a Milano dalla Digos.

L’uomo era già ricercato in diverse nazioni dalle autorità tunisine che lo ritengono responsabile della strage che ha portato alla morte di 24 persone (4 italiani) e al ferimento di altre 45.

L’attentato al Museo Nazionale del Bardo in Tunisia
L’attentato ha avuto luogo il 18 marzo 2015 presso il Museo del Bardo a Tunisi intorno alle 12:30.
E’ stato rivendicato dallo Stato Islamico insieme ad un altro attacco terroristico in Yemen, due giorni dopo.

La mattina dell’attacco le navi da Crociera di alcune famose compagnie fanno scalo nel porto di Tunisi. Diverse centinaia di turisti scendono a terra per visitare la città e tra questi si calcola che circa 200 si diressero verso il museo archeologico, famoso in tutto il mondo arabo per essere il più antico del continente ed il principale dell’intera Tunisia. 

Presumibilmente, l’obiettivo primario dell’attentato non era il Museo ma il parlamento, dove proprio quella mattina si stava tenendo una seduta per una legge anti-terrorismo. Fallito il primo tentativo presso il parlamento tunisino, i due attentatori armati di bombe, esplosivi e fucili cambiarono il loro obiettivo puntando al museo, dove entrarono sparando all’impazzata contro i civili, poi presi in ostaggio per circa 3 ore. I primi a essere colpiti furono coloro che si trovavano nel cortile antistante l’ingresso. Solo nel cortile persero la vita 8 persone, a cui ne seguirono altre 16 subito dopo.

Non è chiaro quanti fossero precisamente i turisti presenti nella struttura al momento dell’attentato, ma è certo che alcuni di questi siano riusciti a fuggire prima che i due terroristi riuscissero a prendere il controllo del museo.

Il blitz che ha posto fine all’attentato al Museo
Il blitz è scattato alle ore 15:30 e durante l’irruzione ha purtroppo perso eroicamente la vita un agente dell’antiterrorismo (Aymen Morjen) nel tentativo, riuscito, di salvare la vita a una turista italiana.
L’agente fece scudo con il proprio corpo alla donna.In totale i morti furono 24, 21 turisti, di cui uno morto in ospedale in seguito alle gravi ferite riportate, 1 poliziotto e i due terroristi.Fu subito chiaro alle autorità tunisine che all’attacco avrebbe preso parte una terza persona, Maher Kaidi, tutt’ora ricercata

Commovente la marcia del 29 marzo svoltasi a tunisi dalla popolazione locale. Alla marcia contro il terrorismo parteciparono in migliaia, il presidente tunisino, Matteo Renzi, Francois Hollande, i presidenti di Palestina, Algeria e Gabon e anche Laura Boldrini, presidente della camera dei deputati. 

Recentemente (n.b. il 18 maggio 2015, 2 mesi dopo l’attentato) il presidente Mattarella ha rivolto parole di elogio al Parlamento Tunisino che ha saputo reagire all’attentato del Museo del Bardo con compostezza, coesione e fermezza.
Secondo Mattarella, la marcia contro il terrorismo che si è svolta a Tunisi il 29 marzo scorso, ha rappresentato, oltre ad una straordinaria manifestazione di solidarietà internazionale,

"il segno di una società tunisina viva, determinata a proteggere la propria libertà e pronta a respingere l’estremismo jihadista".

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