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Anche il Brasile scoppia: rivolte e proteste nelle notti della Confederations Cup

martedì 18 giugno 2013, di Daniele Sforza

Da una parte la Turchia, in lotta per Gezi Park contro lo "sceriffo" Erdogan. Dall’altra parte dell’oceano, il Brasile, con un governo più solido, ma con non meno problematiche. Tra tutte l’inflazione, (13% per le derrate alimentari), ma anche le elevate spese che il governo deve sostenere per la preparazione dei prossimi Mondiali (nel 2014) e Olimpiadi (nel 2016). E non è un caso che le rivolte siano scoppiate proprio nel periodo in cui si sta giocando la Confederations Cup.

Le ragioni della protesta

All’inizio fu l’aumento del prezzo dei trasporti, poi venne la scarsità dei servizi sanitari, educativi e di sicurezza, mal compensati dall’incremento della pressione fiscale. Il Brasile è un Paese emergente, ma i cittadini brasiliani hanno paura e denunciano la propria stanchezza a fronte di ciò che verrà nei prossimi mesi. Nessun parallelismo con le rivolte turche, ma le scene di guerriglia sono quasi le stesse: cittadini contro polizia, pallottole di gomma sparate contro i manifestanti, scene di violenza nelle principali città del Brasile, maschere di Guy Fawkes a mostrare la propria sfrontatezza davanti le istituzioni e declamando slogan contro la corruzione.

Le reazioni del governo

Rio de Janeiro, Porto Alegre, Belo Horizonte e San Paolo le città in cui si sono verificati gli scontri più cruenti. I manifestanti si sono divisi tra pacifisti e violenti, gettando i semi di quello che nei prossimi giorni potrebbe pericolosamente ripetersi. Eppure la Presidente Dilma Rousseff, in calo nei sondaggi di 8 punti percentuali, non sembra preoccuparsi, dichiarando il carattere pacifico e "giovanile" delle manifestazioni. Più duro il Ministro dello Sport Aldo Rebelo, visibilmente intimorito dalle agitazioni che potrebbero compromettere i due eventi sportivi più importanti del mondo.

In attesa di Papa Francesco

Come in ogni Paese in cui sono recentemente scoppiate le rivolte, la guerriglia si sta estendendo a macchia d’olio anche nelle altre città. Tra poco più di un mese Papa Francesco arriverà a Rio de Janeiro, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà dal 23 al 28 luglio. Ora, però, l’attenzione dei cittadini brasiliana è puntata su cose più importanti: anche sul Brasile, oggi, sono puntati tutti gli occhi del mondo.

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