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Analisi Forex: AUD/USD attende breakout SMA50
venerdì 22 febbraio 2019, di
| Valori | ||||
|---|---|---|---|---|
| Ultimo prezzo | 0,7097 | |||
| Variazione | 0,07% | Max (52 settimane) | 0,7917 | |
| Min (52 settimane) | 0,67 |
| Indicatori | ||||
|---|---|---|---|---|
| MM200 | 0,73 | |||
| RSI 14 | 44,38 | |||
| MACD | -0,001 | Performance | ||
| 1 settimana | -0,62% | |||
| 1 mese | -0,38% | |||
| 3 mesi | -2,16% |
I corsi del cambio AUD/USD al momento si attestano a 0,7098 dopo il ribasso registrato ieri. Proprio con la precedente candela ribassista i corsi dell’Aussie si sono riportati al di sotto della media mobile a 50 giorni, ora transitante a 0,7131.
Da inizio anno, eccetto nelle prime sedute positive a seguito del pattern Hammer segnato il 3 gennaio scorso, il cambio ha proseguito lateralmente rispettando il livello orizzontale di lungo periodo, transitante a 0,7043. Questo livello demarca le forze rialziste da quelle ribassiste, nel medio periodo.
La vicinanza dei corsi a questo supporto statico favorirebbe quindi l’implementazione di strategie di matrice rialzista. In particolare, una violazione al rialzo della media mobile a 50 giorni darebbe il via ad operazioni long, con primo obiettivo identificabile a 0,7295, massimo segnato a fine gennaio.
Un target finale potrebbe invece essere collocato sul livello tondo a 0,7400. In tal caso le forze rialziste dovranno prestare attenzione alla trendline discendente di breve periodo che collega i massimi di dicembre e gennaio, ora transitante a 0,7265.
Al contrario, una chiusura sotto il livello statico a 0,7043 darebbe il via ad operazioni short che vedrebbero come primo obiettivo 0,6880, ovvero il 50% del range della candela di inversione del 3 gennaio. Un target finale potrebbe invece essere collocato a 0,6741, l’attuale minimo assoluto del 2019.