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Alluvione Genova: Renzi informato dei rischi ad agosto. Nessuna risposta alle ditte che chiedevano l’avvio dei lavori
martedì 14 ottobre 2014, di
Era il 5 agosto scorso quando i legali delle ditte che dovevano mettere in sicurezza gli argini del torrente Bisagno hanno preso carta e penna e scritto una lettera al premier Renzi. "Rimandare e temporeggiare ancora espone la collettività al concreto rischio di veder riaccendere la tragedia del novembre del 2011" si legge nella missiva a cui il premier non ha mai dato risposta.
La lettera lamenta gli impedimenti burocratici e giudiziari che ostacolano l’avvio dei lavori per la messa in sicurezza dei torrenti che già nel 2011 avevano provocato morti e ingenti danni alla città di Genova. I legali delle aziende chiedono al premier di intervenire, favorendo l’avvio dei lavori per evitare che nella stagione autunnale potesse ripetersi la tragedia del novembre 2011. E la tragedia, così come annunciata nella lettera di agosto indirizzata al premier, non ha tardato a venire. Nella notte tra il 9 e il 10 ottobre Genova ha visto morire un cittadino e il fango sommergere la città.
La lettera e la tragedia
"considerato:
– che gli ultimi eventi alluvionali di natura eccezionale hanno ulteriormente e nuovamente evidenziato le criticità idrogeologiche del territorio del comune di Genova e di tutta le Regione,
– che con l’avvicinarsi della nuova stagione autunnale appare fondamentale partire subito con la realizzazione dell’opera in questione, atteso che rimandare e temporeggiare ancora (oltre a tutto il tempo perso finora senza nessun giuridico motivo) espone la collettività al concreto rischio di veder riaccendere la tragedia del novembre del 2011
tutto ciò premesso, ritenuto e considerato
si invita il commissario delegato a procedere all’immediata stipula del contratto con l’A.T.I C.S.I. aggiudicataria".
Così si legge nella lettera inviata al premier. La missiva è stata resa nota per la prima volta dal Tg La7 di Enrico Mentana e, per quanto riguarda la stampa, ripresa soltanto dal Fattoquotidiano. Ma intanto, come se niente fosse, il premier manifesta su Facebook tutta la sua solidarietà a Genova e ai genovesi criticando la "mala burocrazia, ritardi, cavilli". Non facendo alcun riferimento alla missiva, arrivata alla sua attenzione nei primi giorni di agosto, che inchioda il governo alle proprie responsabilità.
Ecco la lettera inviata al premier:
Ecco lo stato di Renzi su Facebook: