Home > Altro > Archivio > Alitalia: ok del governo e segnali indicativi. Ecco perché a breve ci sarà (…)
Alitalia: ok del governo e segnali indicativi. Ecco perché a breve ci sarà l’accordo con Etihad
sabato 12 aprile 2014, di
A questo punto si tratta davvero di una questione di ore. Lunedì infatti è in programma un consiglio di amministrazione fondamentale per il futuro di Alitalia nel corso del quale, molto probabilmente, sarà recapitata agli azionisti di Alitalia la lettera ufficiale di intenti firmata da Etihad.
La trattativa va avanti da mesi, con l’interessamento del governo Letta prima, dell’esecutivo Renzi adesso e del Ministro dei trasporti Lupi. Le due diligence è andata avanti per qualche settimana finché finalmente si è conclusa la fase di verifica dei conti di Alitalia sulla base dei quali Etihad sta decidendo proprio in queste ore se concludere l’accordo e secondo quali condizioni.
E sono proprio le condizioni richieste da Etihad a preoccupare i lavoratori di Alitalia e i sindacati. Nonostante le smentita del Ministro Lupi infatti continua a girare la notizia che Etihad voglia un abbassamento del costo del lavoro e abbia individuato un numero di esuberi tra i lavoratori di Alitalia calcolato tra i 2.500 e i 3.100.
Ma l’accordo a poche ore dalla lettera di intenti di Etihad sembra ormai cosa certa. L’ok del governo e alcuni segnali incoraggianti per il vettore arabo suggeriscono che l’accordo tra le due compagnie, salvo colpi di scena, sarà firmato al più presto.
Il sì del governo
Ore impegnative per l’amministratore delegato di Etihad James Hogan che in due giorni di visita a Roma ha incontrato il premier Renzi, il Ministro dei trasporti Lupi e l’amministratore delegato di Alitalia Gabriele del Torchio. "Il Governo condivide il piano e aspetta la lettera di intenti", annuncia il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi. "Sono momenti febbrili di trattativa", affermano invece dai piani alti di Alitalia.
Il governo alla fine, ha dato il suo via libera per la conclusione delle trattative tra Alitalia e Etihad, ma Lupi precisa "i tempi non li decide il Governo, ma Alitalia ed Etihad. Ma siamo arrivati alla conclusione". Non resta che attendere la lettera ufficiale di lunedì.
Aerei a lungo raggio
Oltre al via libera del governo, la buona riuscita della trattativa tra Etihad e Alitalia può contare anche su altri segnali incoraggianti. Come fa notare il Fatto Quotidiano infatti, la recente disdetta di Alitalia di un ordine per 12 Airbus A350 a lungo raggio può essere interpretata come un passo verso la conclusione dell’accordo.
Alitalia ha un’estrema necessità di aerei a lungo raggio per sviluppare la sua strategia di compagnia aerea internazionale sfruttando i più proficui voli intercontinentali. Per questo motivo Alitalia nel 2008 aveva ordinato 12 Airbus A350 che diventerebbero inutili in caso di accordo con Etihad del momento che la compagnia araba possiede un impressionante numero di aerei di questa tipologia.
Nell’ottica di espandere il proprio business sulle tratte a medio-lungo raggio, la disdetta dell’ordine degli Airbus sembra un controsenso, ma risulta invece motivata alla luce della chiusura dell’accordo con Etihad pronto a mettere a disposizione di Alitalia i propri mezzi.
No a Emirates
Altro segnale molto chiaro arriva dal Tar del Lazio. Con un tempismo perfetto infatti, il Tar ha rispedito al mittente la richiesta di Emirates di effettuare una scalo a Milano Malpensa per il volo tra Dubai e New York.
Tale decisione rappresenta un segnale negativo di chiusura dell’Italia, ma anche un punto a favore di Etihad concorrente diretto di Emirates. Acquisendo parte di Alitalia infatti, il vettore arabo conquisterebbe un importante scalo per il suo business mondiale dopo essersi affermata in Serbia, in Svizzera e in Germania, tramite Air Berlin.
Tutti questi segnali fanno pensare che, salvo colpi di scena, la trattativa tra Etihad ed Alitalia sia davvero alle sue fasi finali.