Agenzie di rating: l’Europa vuole "darci un taglio"

AGENZIE DI RATING - La Commissione europea proporrà la sospensione della valutazione, da parte delle agenzie di rating, dei paesi europei che beneficiano di aiuti a livello internazionale, o se il giudizio da queste espresso dovesse aumentare la volatilità del mercato.

Adottando queste misure, peraltro già annunciate, Bruxelles sembra riconoscere di aver imparato la lezione, alla luce di quanto accaduto in passato, soprattutto con la Grecia. Atene era stata declassata da un’agenzia di rating proprio nel momento in cui i suoi partner europei stavano mettendo a punto un piano di salvataggio.

Martedì la Commissione dovrà presentare le sue proposte per rafforzare le norme che disciplinano le agenzie di rating, le cui tre maggiori sono Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch. Il progetto di testo del Commissario europeo Barnier afferma che il divieto di esprimere un giudizio e sentenziare un downgrade, sarà consentito "solo in caso di minaccia imminente o già esistente al funzionamento ordinato dei mercati finanziari e alla stabilità finanziaria, in tutto, o in una parte, del sistema finanziario dell’Unione".

Queste agenzie, le cui valutazioni degli stati, dei prodotti e finanziari delle imprese fanno "il bello e il cattivo tempo" sui mercati, sono state a lungo criticate. La presentazione delle proposte di Michel Barnier si inserisce in un contesto caratterizzato dall’aggravarsi delle crisi del debito della zona euro e dalle dimensioni che questa ha ormai raggiunto, e giunge all’indomani del clamore suscitato dalla recente gaffe di Standard & Poor’s, che ha annunciato, per errore, un downgrade del rating tripla A della Francia.