Abolizione Canone Rai: arriva il prelievo dalla bolletta elettrica. Ma il governo smentisce l’ipotesi

Secondo indiscrezioni di stampa, da Palazzo Chigi si sarebbe diffusa la notizia di un’imminente novità circa il pagamento del canone Rai. A partire dal prossimo anno, per combattere l’evasione del canone che interessa oltre il 50% degli italiani, il governo Renzi ha intenzione di prelevare il costo del canone Rai direttamente dalla bolletta elettrica. Ma dopo la diffusione dell’indiscrezione il governo fa marcia indietro e precisa che non c’è "nessun ipotesi al riguardo".

Canone Rai in bolletta?
Il dossier sul canone Rai era stato redatto già mesi fa allo scopo di inserire la novità nel decreto che ha introdotto il bonus di 80 euro per i lavoratori che guadagnano meno di 1.500 euro al mese.

L’ipotesi, tornata alla ribalta probabilmente in vista della legge di stabilità e subito smentita da Palazzo Chigi, prevede un prelievo direttamente sulla bolletta elettrica. Oppure, come vorrebbe il commissario per la spending review Cottarelli, un prelievo legato al nucleo familiare. Se una famiglia non possiede un tv in casa e quindi non gode della programmazione Rai, dovrà autocertificare la mancanza per evitare il prelievo in bolletta. Ovviamente sarebbero previsti anche dei controlli su tutte le famiglie che presentano l’autocertificazione.

Nonostante la smentita di Palazzo Chigi c’è ancora chi scommette sull’abolizione del canone Rai e sul prelievo in bolletta. Sarebbero ancora da stabilire le sanzioni da infliggere agli evasori e le modalità di prelievo in bolletta, a rate o in un’unica soluzione. L’entità totale del prelievo dovrebbe essere di circa il 50% dell’attuale canone e l’incasso andrebbe poi diviso tra la Rai e lo Stato.

Evasione del canone Rai
Lo sport di evadere il canone Rai è molto diffuso sul territorio nazionale. Secondo i dati infatti, soltanto un italiano su due (con tv) paga il canone per la tv pubblica. Il prelievo diretto in bolletta avrebbe, oltre lo scopo di fare cassa, anche quello di combattere l’evasione.

Dell’ipotesi - secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano - si sarebbe parlato anche in una lettera inviata dal governo alla Rai. Secondo le indiscrezioni Palazzo Chigi avrebbe chiesto un contributo alla Rai per finanziare i provvedimenti annunciati dal premier Renzi, pari al 10% del canone, cioè circa 170 milioni di euro.