Copyright sul web: nuove norme Agcom per la tutela dei diritti d’autore in rete

Federica Agostini

16/12/2013

14/05/2014 - 17:05

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Il nuovo regolamento che tutela il diritto d’autore sul web è stato approvato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ed entrerà in vigore il 31 marzo 2014.

Copyright sul web: nuove norme Agcom per la tutela dei diritti d’autore in rete

Entrerà in vigore il prossimo 31 marzo 2014 il regolamento approvato dal Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) che con voto unanime ha approvato una nuova norma in tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica.

Il provvedimento, ha spiegato l’Agcom, intende stabilire delle regole che tutelino il diritto d’autore anche nell’epoca del web e si fonda «sulla convinzione che la lotta alla pirateria non possa limitarsi all’opera di contrasto, ma debba essere accompagnata da una serie di azioni positive, volte a creare una cultura della legalità nella fruizione dei contenuti».

Il nuovo regolamento, si legge esplicitamente nel testo (disponibile in versione integrale qui) «non si riferisce agli utenti finali che fruiscono di opere digitali in modalità downloading o streaming». Ovviamente, specifica poi il testo dell’Agcom, il regolamento non sarà applicato neanche sulle applicazioni dei social network ove «si realizza la condivisione diretta tra utenti finali di opere digitali».

Il nuovo regolamento «tiene conto delle osservazioni emerse nel corso di un’ampia consultazione dei soggetti interessati e nell’ambito di una proficua interlocuzione con la Commissione Europea» ed dà carattere prioritario alla lotta contro le violazioni massive, ma non riguarda gli utenti finali e, dunque, non incide in alcun modo sulla libertà in rete (su questo i più scettici hanno forti dubbi).

Come segnalare una violazione di copyright sul web

Secondo quanto specificato nel regolamento, i titolari del diritto di autore possono segnalare eventuali violazioni mediante un modulo che sarà reso disponibile sul sito web dell’Agcom.

Se la segnalazione sarà accolta dall’Agcom, questa potrà valutare di procedere in due modi:

  • Tramite procedura ordinaria (35 giorni)
  • Con rito abbreviato (12 giorni)

Nel caso in cui l’Autorità ritenga che la violazione comporti una «grave lesione dei diritti di sfruttamento economico di un’opera digitale, ovvero una violazione di carattere massivo», si procederà con il rito abbreviato che sarà attivato anche per segnalazioni provenienti dalle associazioni che detengono i diritti come la Siae o l’Anica.

Una volta segnalata ed accertata l’appropriazione indebita di un’opera digitale, l’Agcom invierà una comunicazione al gestore del sito internet indicato imponendo la rimozione del contenuto entro 3 giorni dall’avvenuta comunicazione. Qualora i contenuti non venissero rimossi, Agcom si rivolgerà poi ai gestori dei servizi di hosting e internet service provider per far rimuovere i contenuti. Tuttavia, «in presenza di violazioni di carattere massivo, l’organo collegiale può ordinare ai prestatori di servizi di provvedere, in luogo della rimozione selettiva, alla disabilitazione dell’accesso alle suddette opere digitali».

In altre parole, se il server del sito internet «incriminato» non si trova in Italia o se le violazioni sono tali e tante da determinare il carattere «massivo» della violazione, Agcom provvederà ad oscurare il sito rendendolo inaccessibile da parte degli utenti.

Come fare ricorso
Una volta ricevuta la richiesta dell’Agcom di rimozione dei contenuti entro i tre giorni, il proprietario della pagina indicata potrà rivolgersi all’Agcom o ad un giudice ordinario per replicare e far valere la propria posizione e sospendendo contemporaneamente la procedura fino a nuovo accertamento.

Timori e polemiche

Si teme che la nuova norma sancita dall’Agcom possa di fatto rappresentare un limite alla libertà in rete, ancor prima che essere uno strumento di salvaguardia dei diritti di autore. Sono poi in molti a domandarsi se il regolamento sancito dall’Authority possa avere valore legale visto che si tratta di un’autorità indipendente che ha stabilito una «quasi-legge» che disciplina l’intera sfera dei diritti d’autore sul web.

Un passo in avanti, uno indietro? Ogni dubbio è lecito.

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