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Intelligenza artificiale persona dell’anno per Time
11 dicembre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - La persona dell'anno del 2025 di Time non è un singolo individuo: quest'anno infatti il magazine americano ha dato il suo ormai tradizionale riconoscimento agli "architetti dell'intelligenza artificiale".
"Quest'anno abbiamo pensato che le persone che stanno progettato, immaginando e costruendo l'intelligenza artificiale hanno smesso di dibattere su come creare questa tecnologia e iniziato la corsa per svilupparla con enormi conseguenza per la società", ha detto il direttore di Time Sam Jacobs, parlando con Today.
Nelle due copertine del numero di Time riservato alla 'person of the year 2025', compaiono tra gli altri Jensen Huang, di Nvidia, Mark Zuckerberg di Meta, Elon Musk di X. Sam Altam di OpenAi e la madrina dell'Ia Fei-Fei Li, seduti su una trave sospesa su New York, un fotomontaggio che è un riferimento alla famosa foto "Lunch atop a Skyscraper", con i big del tech invece degli operai edili dell'originale scatto del 1932.
Per Time questi architetti dell'Ai "hanno preso in mano il volante della storia, sviluppando tecnologie e prendendo decisioni che stanno rimodellando il panorama dell'informazione, il clima e i nostri mezzi di sussistenza". "Hanno riorientato le politiche governative, alterato le rivalità geopolitiche e portato i robot nelle case - prosegue la motivazione - l'intelligenza artificiale è emersa come probabilmente lo strumento più determinante nella competizione tra grandi potenze dall'avvento delle armi nucleari".
Non è la prima volta che Time conferisce il suo riconoscimento, che non è un giudizio di merito ma l'osservazione sulla figura o gruppo che hanno avuto maggiore influenza sull'anno, nel bene e nel male, ad un aspetto della rivoluzione tecnologica. Nel 1982 infatti aveva nominato "il computer" la persona dell'anno, scegliendo così per la prima volta un essere inanimato. Nel 2006 poi era stato scelto "You", inteso come i milioni di persone online che contribuiscono con i contenuti. Lo scorso anno la scelta era caduta su Donald Trump.
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Sanità, nasce la Fondazione Infermieri: progetto per sostenere il futuro della professione
11 dicembre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Su impulso della Federazione nazionale Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) nasce la Fondazione infermieri, "un progetto strategico pensato per sostenere l'evoluzione della professione in Italia e rispondere in modo innovativo alle esigenze di salute del Paese". La Fondazione è stata presentata oggi in occasione dell'evento nazionale 'Percorsi e iniziative di eccellenza per l'evoluzione della professione infermieristica' - con il sostegno di Boehringer Ingelheim, Bristol Myers Squibb, Lundbeck Italia, Roche, Gruppo Servier in Italia, UCB Pharma - che ha riunito istituzioni, comunità professionale, esperti e stakeholder del sistema sanitario. "La Fondazione rappresenta una risorsa in più per gli infermieri ed appartiene agli infermieri - afferma Barbara Mangiacavalli, presidente Fondazione infermieri e Fnopi - in quanto, man mano che partiranno le varie progettualità, sarà in grado di fornire risposte concrete per incentivare la formazione e la ricerca, avendo come stella polare lo sviluppo della professione, validazioni scientifiche, percorsi per promuovere il benessere di tutti gli iscritti all'Albo".
"La Fondazione - spiega una nota - si colloca in un momento storico in cui il Ssn è chiamato a trasformarsi per far fronte a sfide complesse: l'invecchiamento della popolazione, l'aumento delle cronicità, l'espansione della sanità territoriale, lo sviluppo della telemedicina, l'intelligenza artificiale nei processi assistenziali e la crescente domanda di competenze avanzate. In questo scenario, l'infermiere assume un ruolo centrale come professionista evoluto, competente nella gestione dei bisogni di salute e nella presa in carico della persona, delle famiglie e delle comunità. La Fondazione nasce per fornire strumenti di ricerca, formazione e innovazione per affrontare queste sfide. Rappresenta un investimento per la salute dei cittadini e per rafforzare l'efficienza, l'equità e la resilienza del Ssn. E' un progetto che nasce dalla professione, ma che guarda a tutta la società: alla tutela delle persone fragili, all'innovazione dei servizi e alla costruzione di un sistema più vicino, competente e umano. La Fondazione intende "favorire la crescita di una nuova figura di infermiere: clinico esperto, altamente competente, in grado di gestire situazioni complesse con autonomia e responsabilità; specialista e professionista avanzato, con competenze specialistiche strutturate, figura essenziale dalla gestione delle cronicità alla presa in carico domiciliare; innovatore digitale, che utilizza tecnologie, dati e sistemi intelligenti per migliorare l'assistenza; ricercatore, promotore di evidenze scientifiche e buone pratiche; leader nella governance della salute, capace di contribuire alla programmazione dei servizi". Cinque
Cinque gli "assi di intervento prioritari" su cui si articola la Fondazione infermieri: 1) Ricerca e innovazione infermieristica, con particolare attenzione alle evidenze scientifiche e ai modelli assistenziali integrati; 2) sviluppo professionale, attraverso programmi formativi finalizzati al consolidamento delle competenze avanzate; 3) Innovazione digitale, con studi e progetti sull'applicazione delle tecnologie emergenti alla pratica infermieristica; 4) Partecipazione alle politiche sanitarie, contribuendo alla definizione di strategie per la qualità e la sostenibilità del Ssn; 5) Valorizzazione culturale e istituzionale della professione, anche mediante attività divulgative e iniziative pubbliche. La Fondazione adotta "un modello gestionale orientato alla trasparenza e alla collaborazione istituzionale": Consiglio di amministrazione; Comitato tecnico-scientifico multidisciplinare con rappresentanza infermieristica, accademica, clinica e istituzionale; aree operative dedicate a ricerca, formazione avanzata, innovazione digitale, valutazione e sviluppo organizzativo. La Fondazione potrà contare sull'impegno di Fnopi, contributi progettuali e partnership con università, Irccs, associazioni scientifiche, enti pubblici e privati.
"Lo scenario odierno - si legge nella nota - è critico, ma ricco di potenziali sviluppi futuri che richiedono un'urgente valorizzazione della professione. Gli infermieri costituiscono il gruppo professionale più numeroso e diffuso nel settore sanitario. In Italia gli infermieri iscritti agli Ordini sono quasi mezzo milione (461.313), con un rapporto di 6,5 infermieri ogni 1.000 abitanti, un dato inferiore rispetto alla media Ocse che si attesta intorno a 9,5 infermieri ogni 1.000 abitanti. L'età media degli infermieri italiani è di 46,5 anni, con una netta prevalenza femminile (76,42% donne e 23,58% uomini). Come per i medici, l'età media relativamente elevata e l'alta quota di over 50 (che costituiscono più della metà del totale) indicano che entro il 2035 tra gli 80 e i 110mila infermieri raggiungeranno l'età pensionabile. Si calcola che la carenza stimata di infermieri in Italia sia di 60-100mila infermieri nei prossimi 5 anni e la situazione rischia di divenire insanabile, con previsioni che arrivano a stimare una carenza di 300mila infermieri al 2035".
"L'Italia - prosegue l'analisi - conta circa 17 laureati in infermieristica per 100.000 abitanti (tra i valori più bassi Ocse). Tra oggi e il 2029, si prevedono circa 73-86mila nuovi laureati in infermieristica, ma è un numero non sufficiente per neutralizzare la dinamica parallela dei pensionamenti e della crescente domanda e a peggiorare lo scenario si aggiunge il crollo dell'attrattività per la professione. Nei prossimi 10 anni il ruolo dell'infermiere assumerà una valenza strategica su più fronti. Dalla gestione delle fragilità e delle cronicità al coordinamento dei percorsi di cura; dalla integrazione tra servizi ospedalieri e territoriali alla prevenzione e promozione della salute; fino alla governance dei servizi tramite funzioni di leadership e specialistiche. L'infermiere sarà protagonista della sanità territoriale, guida nei percorsi di cronicità, esperto nell'uso delle tecnologie e punto di riferimento per le famiglie e le comunità".
"L'infermiere del futuro sarà sempre più: autonomo e responsabile, con un ruolo definito e riconosciuto nell'organizzazione sanitaria; centrale nei percorsi di cura personalizzati, costruiti sui bisogni e sui valori della persona; figura chiave nella prevenzione, nella gestione delle emergenze territoriali e nella resilienza dei sistemi sanitari; professionista digitale, capace di integrare intelligenza artificiale, big data e strumenti di e-health. La Fondazione - conclude la nota - intende accompagnare e valorizzare questa evoluzione come soggetto promotore di iniziative di eccellenza, garantendo strumenti formativi, ricerca, risorse culturali e una visione strategica che restituisca al Paese professionisti preparati, motivati e altamente qualificati. Si configura come un'infrastruttura a supporto del Ssn, capace di produrre conoscenza, innovazione e sviluppo professionale. Il suo contributo mira a rafforzare la resilienza del sistema, migliorare la qualità dei servizi e valorizzare una componente essenziale della sanità: gli infermieri".
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Oleandri, anche il fumo è killer: il caso di 76 bovini morti
11 dicembre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Settantasei bovini morti contemporaneamente, improvvisamente e inspiegabilmente. Scattano le indagini, poi la scoperta: sono stati uccisi dall'inalazione di oleandri inavvertitamente bruciati in un campo attiguo all'allevamento. Un caso misterioso che dà origine a una scoperta scientifica: per la prima volta in letteratura viene evidenziato che gli oleandri possono essere mortali non solo per ingestione, ma anche per inalazione. E' una rivista internazionale, 'Frontiers in Veterinary Science', dedica all'episodio - avvenuto in un allevamento del Padovano - un approfondito articolo dal titolo 'Case Report: Oleandrin intoxication by inhalation in beef cattle'.
E' uno degli eventi sul quale hanno indagato i veterinari dell'Ulss 6 Euganea, che domani si ritroveranno insieme a medici, assistenti sanitari, infermieri, tecnici della prevenzione, biologi, psicologi e personale amministrativo in assise a Piove di Sacco, nella Plenaria 2025 del Dipartimento di Prevenzione dell'azienda sanitaria. Un incontro in cui si parlerà anche di medicina veterinaria, sicurezza ambientale, alimentare e sanità animale, epidemiologia, vaccini, screening, attività motoria, medicina legale, sicurezza sul lavoro.
La vicenda dei 76 bovini morti - riferisce l'azienda Ussl 6 Euganea - nasce da una telefonata ricevuta una domenica mattina dal Servizio veterinario, da un allevatore che segnalava la morte improvvisa e inspiegabile di più di un terzo dei suoi oltre 200 bovini da ingrasso. L'allevamento non era stato colpito da incendi o eventi atmosferici gravi e le indagini non evidenziavano presenza di malattia. Dalla testimonianza dell'allevatore i veterinari scoprono però che erano stati bruciati dei rami di oleandro, il fumo (per via della bassa pressione atmosferica) era entrato nella stalla e i bovini avevano manifestato difficoltà respiratorie. Il maggior numero di animali morti, inoltre, si trovava proprio in prossimità del punto di ingresso del flusso d'aria rispetto a dove erano stati bruciati i rami. Un familiare dell'allevatore, intervenuto subito dopo il fatto, ha accusato gli stessi sintomi ed è stato portato in ospedale, dimesso qualche ora dopo per miglioramento.
"La tossicità della pianta di oleandro è ben nota - afferma Anselmo Ferronato, direttore Servizio veterinario Sanità animale Ulss 6 - ma neanche i libri di tossicologia riportano problematiche dovute all'esposizione al fumo derivato dall'oleandro. Abbiamo così coinvolto l'università degli Studi di Padova per approfondire il caso. Sono stati quindi svolti esami autoptici su alcuni animali venuti a morte e diversi esami di approfondimento".
"Con la collaborazione di diversi laboratori, infine siamo riusciti a confermare quanto ipotizzato: dagli esami istologici si vedono danni compatibili con intossicazione da oleandrina e la stessa molecola viene ritrovata in diversi organi. Pochi mesi dopo questo sfortunato episodio si arriva a pubblicare l'articolo su Frontiers in Veterinary Science. Un lavoro nato dalla competenza, la curiosità e soprattutto la grande collaborazione tra numerosi professionisti coinvolti, tra i quali il fondamentale apporto del Dipartimento di Medicina animale, produzioni e salute dell'ateneo di Padova, una sinergia di cui il Servizio veterinario della Ulss 6 Euganea è orgoglioso di far parte", conclude Ferronato.
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Premio ’Ragioni della nuova politica’, oggi la cerimonia della XXII edizione
11 dicembre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Oggi, giovedì 11 dicembre, a Roma, si celebrerà la ventiduesima edizione del prestigioso Premio 'Le ragioni della nuova politica' nella sala Vanvitelli dell'Avvocatura generale dello Stato, a Roma. Il Premio, istituito nel 1996 da 'L'Alba del Terzo Millennio', per volontà della presidente Sara Iannone, è un riconoscimento per quanti hanno saputo dare un contributo rilevante al Paese attraverso le proprie opere, le proprie parole, il proprio pensiero. La celebrazione, condotta dalla giornalista Camilla Nata, inizierà alle 17 con il saluto dell'Avvocato generale dello Stato Gabriella Palmieri Sandulli, seguito da una riflessione del professor Ortensio Zecchino sul tema: "L'impegno dei cattolici nella gestione della Res Publica".
Saranno insigniti: Annalisa Imparato, sostituto procuratore della Repubblica italiana; Francesco Saverio Marini, giudice costituzionale; Carmine Masiello, generale di Corpo d'armata, capo di Stato maggiore dell'esercito italiano; Marco Minniti, presidente Fondazione Med-Or; Vittorio Emanuale Parsi, professore ordinario di Relazioni internazionali all'Università Cattolica del Sacro Cuore; Daria Perrotta, ragioniere generale dello Stato; Stefano Polli, vicedirettore Ansa; Suor Piera Ruffinatto, preside Pontificia Facoltà di Scienze dell'educazione 'Auxilium'; Federico Silvio Toniato, segretario generale del Senato. I premiati riceveranno il trofeo 'La Colomba della Civiltà', un'opera d'arte originale realizzata in esclusiva dal maestro Robazza e offerta dalla Fondazione Di Paolo, che sarà consegnata dalle autorità presenti e dai premiati delle precedenti edizioni. L'associazione 'L'Alba del Terzo Millennio', inoltre, assegnerà la targa "Impresa Etica e Innovativa" a due giovani imprenditori: Davide Caiazzo, presidente Dc Academy, e Savino Novelli, ad Novelli Group Group Investment.
La storia del Premio 'Le Ragioni della Nuova Politica' inizia negli anni Novanta con la premiazione di figure come Nilde Iotti e don Mazzi, da allora conquista il favore sempre crescente delle massime istituzioni che da sempre concedono il proprio patrocinio: Camera dei deputati, Senato della Repubblica, presidenza del Consiglio dei ministri, Comune di Roma, regione Lazio. La manifestazione si concluderà con un brindisi augurale.
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Nautica, Rixi (Mit): "Settore punti a nuovi mercati"
11 dicembre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - "Secondo noi il settore deve puntare ai nuovi mercati. Credo che sia un momento di cambiamento, molto dinamico che dimostra quelle aziende che accettano il rischio di un mondo che cambia, e ne approfittano, perché si apriranno mercati incredibili, e chi, invece, si ‘siede' sulla stabilità dei mercati tradizionali, che rischiano, invece, di comprimere la capacità di crescita delle nostre aziende”. Lo ha detto Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, all'Assemblea Soci di Confindustria Nautica, che si svolge annualmente presso la Camera dei Deputati a Roma, con un convegno dal titolo ‘Nautica: Nuovi Paradigmi Per L'industria Made In Italy: relazioni internazionali, economia, politica industriale e normative di una filiera che guida la manifattura italiana e guarda al mondo'.
“Noi abbiamo bisogno di presidiare tutte le aree che si stanno sviluppando al mondo perché o le presiede l'industria nautica italiana o verranno altre industrie nautiche a farlo. Oggi siamo leader, dobbiamo tenere questa leadership e per farlo è necessario investire, semplificare sulle normative in Italia e riuscire a dare contributi per potenziare l'innovazione nel settore - spiega Rixi - confidiamo nella grande capacità dei nostri imprenditori di interpretare i mercati e di non ritenere che la situazione attuale sia solo con delle potenzialità di rischio, in quanto vi sono anche grosse potenzialità di opportunità, ma è necessario saperle sfruttare, leggendo bene l'andamento dei mercati”.
“Nel Mediterraneo c'è una grande crescita, soprattutto in alcune aree geografiche, come il Nord Africa e il Medio Oriente. Si tratta di territori che nei prossimi 20-30 anni potranno potenzialmente sviluppare non solo nautica da diporto e turismo di alta qualità, ma anche una stabilità geopolitica importante e uno sviluppo economico. Lì si potrebbero insidiare i nostri maggiori competitor oppure le nostre maggiori opportunità. Spetta a noi essere i primi a recarsi in quei Paesi e riuscire a coprire quei mercati”, conclude il viceministro.
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