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Schillaci: "Nostra attenzione a obesità è molto alta, prevenzione resta priorità"
11 dicembre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - "Ringrazio l'onorevole Mulè per essersi fatto promotore di un'iniziativa che considero molto importante per la tutela della salute pubblica, in particolare dei bambini e degli adolescenti. Vorrei ricordare che proprio grazie al suo impegno l'Italia si è dotata del primo screening nazionale per il diabete di tipo 1 e per la celiachia nella popolazione pediatrica. La nuova proposta guarda a un altro tema fondamentale per la salute: l'obesità. Come sappiamo, si tratta di uno dei principali problemi sanitari a livello mondiale. Non riguarda solo gli adulti, ma purtroppo in Italia anche molti bambini e ragazzi. E' noto che un bambino in sovrappeso ha maggiori probabilità di diventare un adulto obeso. E l'aumento costante dei casi di obesità è strettamente legato alla crescita di malattie croniche, metaboliche e anche tumorali, che mettono a rischio la salute e pesano in modo significativo sul Servizio sanitario nazionale, anche in termini di costi". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo da remoto all'evento 'Obesità nell'età evolutiva', oggi a Roma (Sala Matteotti, Montecitorio), durante il quale il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè ha presentato la prima proposta di legge (la 2663) in Italia sullo screening per adolescenti per il contrasto all'obesità.
"Per questo è essenziale puntare sulla prevenzione - ha sottolineato Schillaci - La proposta di legge di cui parliamo oggi va proprio in questa direzione: individuare e prendere in carico precocemente i casi di sovrappeso e obesità tra i 13 e i 19 anni, con screening effettuati direttamente a scuola e il coinvolgimento dei pediatri di libera scelta, dei medici di medicina generale, delle famiglie e dei servizi territoriali. Ripeto spesso che dobbiamo pensare ad una sanità 'proattiva'. Questa iniziativa ne è un esempio concreto. E' un approccio che dobbiamo consolidare coinvolgendo tutti: istituzioni nazionali e locali, scuole, famiglie e strutture sanitarie. La nostra attenzione per la prevenzione e la cura dell'obesità è molto alta. Lo dimostra anche la legge recentemente approvata che, per la prima volta al mondo, riconosce l'obesità come una malattia cronica. La norma introduce misure importanti per la prevenzione, la cura e anche la formazione degli operatori sanitari. Si inserisce in un percorso che comprende l'aggiornamento del Piano nazionale della cronicità, con strategie comuni per garantire un'assistenza uniforme ai pazienti in tutto il Paese, anche attraverso il potenziamento dell'assistenza territoriale e domiciliare".
Infine, "con la legge di Bilancio dello scorso anno abbiamo istituito un fondo specifico per la prevenzione e la cura dell'obesità e, con la manovra ora all'esame del in Parlamento, abbiamo aumentato le risorse dedicate alla prevenzione, per rafforzare le campagne di informazione e sensibilizzazione sugli stili di vita corretti. La prevenzione resta una priorità. Lavoriamo ogni giorno per promuovere comportamenti salutari, a partire da un'alimentazione corretta, da un'adeguata attività fisica, sia per gli adulti sia per bambini e adolescenti. In Italia persistono ancora livelli elevati di sedentarietà e una scarsa aderenza alla dieta mediterranea – o, come mi piace chiamarla, 'dieta italiana'. Sono fattori che contribuiscono allo sviluppo di sovrappeso e obesità. Ecco perché - conclude il ministro - è importante continuare a lavorare insieme, governo e Parlamento, per la tutela della salute di tutti, a partire dai più giovani".
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Mulè (Fi): "Oltre 20% adolescenti sovrappeso e 5% obeso, agire in fretta"
11 dicembre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - "La prevenzione è la migliore medicina, anche per l'obesità bisogna agire presto e in fretta. Questo significa avviare uno screening sulla popolazione fino ai 17 anni, perché già oggi abbiamo oltre il 20% di ragazzi in sovrappeso e quasi il 5% colpito da obesità: una popolazione destinata ad avere delle patologie gravi o gravissime che comunque incidono nella vita quotidiana. Dunque lo screening - che è previsto in una proposta di legge (2663, ndr) - grazie alla sensibilità del ministero della Salute entra nella legge di Stabilità con uno stanziamento di 2 milioni di euro che permetterà nel 2026 di avviare questa attività che è la via maestra per affrontare il problema dell'obesità". Lo ha detto Giorgio Mulè (Fi), vicepresidente della Camera dei deputati, alla presentazione della prima proposta di legge in Italia sullo screening per adolescenti per il contrasto all'obesità, oggi a Roma (Sala Matteotti, Montecitorio) all'evento 'Obesità nell'età evolutiva'.
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Ue, Italia candida Roma come sede dell’Autorità doganale europea
11 dicembre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - L'Italia ha presentato oggi, giovedì 11 dicembre, a Bruxelles la candidatura di Roma come sede della nuova autorità europea delle dogane (Euca). A sostenerla, il ministro dell'economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, il ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il direttore di Adm Roberto Alesse e l'ad di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia.
“I dazi non sono più un tabù. È evidente che la funzione doganale ha assunto una nuova centralità, imponendo anche all'Unione Europea - ha affermato Giorgetti, illustrando la candidatura italiana - di adeguare le proprie politiche e strumenti. A Bruxelles stiamo discutendo di anticipare già al 2026 l'introduzione del dazio per i piccoli pacchi extraeuropei. Significa anche un aumento esponenziale dei carichi di lavoro, una sfida che richiede risposte tecnologiche e istituzionali: la nostra candidatura risponde a queste nuove esigenze”.
La nuova Autorità, prevista dalla riforma doganale europea, avrà il compito di armonizzare le procedure e coordinare l'analisi dei rischi e le attività operative tra le amministrazioni degli Stati membri. La proposta strategica italiana di candidare la città di Roma, simbolo in tutto il mondo per storia, cultura e arte e oggi espressione di una forte visione moderna e una chiara vocazione internazionale, si fonda sulle competenze maturate dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli italiana, riconosciuta tra le più avanzate in Europa per digitalizzazione, integrazione dei dati, contrasto alle frodi e attuazione del Codice doganale dell'Unione.
"In un mondo sempre più complesso, segnato da traffici illeciti e minacce ibride - ha sottolineato Tajani - l'Europa ha bisogno di una politica doganale moderna e sicura: non si tratta solo di un tema tecnico, ma di una priorità politica che incide sul futuro del mercato unico, sulla competitività delle imprese e sulla tutela dei cittadini".
"La sede dell'Euca troverebbe a Roma la sua collocazione naturale - ha detto Lollobrigida - l'Italia è infatti uno dei Paesi fondatori dell'Unione europea e ha dato forte impulso alla nascita e allo sviluppo dell'unione doganale. Il governo italiano supporta la candidatura e sarebbe orgoglioso di ospitare un'agenzia che è fondamentale per il buon funzionamento dell'Unione”.
Mentre per il sindaco Gualtieri “Roma sta vivendo una stagione di rinnovamento e di rilancio: la candidatura a sede dell'Autorità doganale europea rappresenta un riconoscimento della sua ritrovata centralità in Europa e della sua capacità di essere protagonista nelle grandi sfide dell'innovazione e della cooperazione internazionale”.
“Con la candidatura della città di Roma - ha evidenziato Alesse - il nostro Paese mette a disposizione della nuova Autorità doganale dell'Unione europea l'eccellenza maturata dall'Agenzia nell'analisi dei rischi e nel contrasto alle frodi. La nuova Autorità ci permetterà di proiettare verso il futuro l'Unione doganale con un ambizioso progetto di rinnovamento digitale, in grado di favorire il commercio internazionale lecito e la sicurezza degli scambi”.
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Generali, addio a Natixis ma confermati target del piano strategico
11 dicembre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Addio alla possibile joint venture tra Generali e Natixis. Dopo la firma, lo scorso 21 gennaio, di un Memorandum d'Intesa non vincolante per integrare le attività di asset management, Generali e Bpce hanno concluso le consultazioni con gli stakeholder, stabilendo congiuntamente che non sussistono le condizioni per un accordo definitivo.
Pur riconoscendo il valore industriale della partnership, i gruppi hanno scelto di interrompere il percorso avviato, confermando comunque l'impegno allo sviluppo di un'industria finanziaria europea competitiva a livello globale.
Secondo quanto apprende AdnKronos, i target del piano strategico “Lifetime Partner27: Driving Excellence” restano pienamente confermati (come comunicato del resto dal Leone il 13 novembre alla presentazione dei risultati dei primi nove mesi 2025, quando Generali ha espresso fiducia nel superamento degli obiettivi strategici prefissati).
Generali proseguirà nel rafforzamento delle competenze negli investimenti, con focus sui Mercati Privati e sui Real Asset, e nel potenziamento della distribuzione e del servizio ai clienti. In questa direzione, a quanto si apprende, si inserisce anche l'acquisizione, finalizzata il primo ottobre 2025, della quota di maggioranza della statunitense Mgg Investment Group, attiva nel credito privato diretto con oltre 6,5 miliardi di dollari di asset.
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Vaticano, padre Georg: "Prima che Papa Francesco morisse gli ho chiesto scusa"
11 dicembre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Mons. Georg Gänswein e papa Francesco hanno avuto un rapporto conflittuale ma poco prima che il pontefice argentino morisse c'è stata la riconciliazione. Lo ha raccontato lo stesso mons. Ganswein ai margini della presentazione di un volume di omelie inedite di Benedetto XVI: "Con Francesco non era sempre facile il rapporto, ma prima che morisse sono andato da lui e mi sono scusato".
"La realtà - ha detto Ganswein, oggi nunzio apostolico in Lituania - è realtà: c'è stato qualcosa che non funzionava e io non ho chiuso gli occhi e ho chiesto scusa". Padre Georg a giugno è stato a S. Maria Maggiore: "Sono andato sulla tomba di Francesco. E ho pregato".
E sulla possibilità di un ritorno a Roma: "Dopo 28 anni a Roma il mio cuore è romano". "Non sono profeta - ha aggiunto ai margini della presentazione del volume - io ora ho questa bella sfida nei Paesi Baltici e sotto l'aspetto geopolitico c'è una situazione non facile. Sento una certa preoccupazione".
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