Home > Altre Rubriche > feed adnkronos
Articoli
-
Trump e la confessione sul campo da golf: "Ho ancora un sogno"
12 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Donald Trump ha un sogno. E lo confessa alla nipote Kai durante una giornata dedicata al golf. Kai Trump, 18 anni, è l'astro nascente della famiglia. La teenager condivide con il nonno la passione per il golf, ha 1,3 milioni di follower su YouTube e 2,4 milioni su Instagram. I suoi contenuti sono griffati dal brand TK che si fa largo online.
L'ultimo, in ordine cronologico, è il videoracconto della giornata passata con il nonno sul percorso del Trump National, alle porte di Washington, uno dei circoli di golf che appartengono al presidente. La chiacchierata risale alla fine di agosto o all'inizio di settembre, visto che il presidente fa riferimento agli US Open di tennis in corso a New York. "Hai un ottimo swing", dice Trump elogiando le qualità della nipote. "Il tuo swing è migliore del mio", la risposta, che non convince il presidente: "Non credo proprio...".
"E' andata alla grande alla Casa Bianca finora. Ho fermato 7 guerre finora, speriamo di fermare Putin e Zelensky. L'economia sta andando alla grande", dice Trump, che guida il cart tra una buca e l'altra, rispondendo alle domande della ragazza tra un colpo e l'altro. "Non è un colpo da Tiger Woods ma è buono", dice il presidente commentando un approccio al green. Kai Trump nota la presenza di agenti ovunque: "C'è tanta security...", evidenzia. "Ho rischiato grosso", la risposta del presidente in riferimento agli attentati subiti e in particolare a quello andato in scena a luglio 2024 in Pennsylvania.
Trump snocciola i nomi dei giocatori preferiti, con menzione speciale per Rory McIlroy, elargisce consigli tecnici alla nipote e risponde alle domande che spaziano tra cibi preferiti e il lavoro di presidente: "Adoro la Casa Bianca, la sto sistemando. Amo ogni evento". Tra una buca e l'altra, il presidente saluta gli altri giocatori: "Le vostre tasse caleranno!". Quindi, la domanda che spiazza il nonno illustre: qual è il sogno di Donald Trump? "Mi fai domande come se fossimo in televisione. Il sogno è diventare presidente. E dopo si sogna di diventare un grande presidente", confessa Trump. "Stai facendo un ottimo lavoro", la replica di Kai.
Vedi on line : https://www.adnkronos.com/internazi... -
Polonia-Bielorussia, il soldato di Minsk riprende i giornalisti italiani in visita al confine
12 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Posto di frontiera di Krynki, al confine tra la Polonia e la Bielorussia. Un soldato bielorusso riprende un gruppo di giornalisti italiani in visita ad un tratto della barriera costruita dopo il 2021 per fermare gli attraversamenti illegali di migranti. Dal primo gennaio al 5 ottobre del 2025, ci sono stati poco meno di 26mila tentativi.
Vedi on line : https://www.adnkronos.com/internazi... -
Perugia-Assisi, partita la marcia della Pace: "Insieme possiamo cambiare il mondo"
12 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - La marcia della pace PerugiAssisi è partita alle 9.00 di questa mattina, coloratissima e con l'animo dei partecipanti alleggerito dalle ultime notizie relative alla tregua in Palestina, snodandosi con in testa lo striscione “Fraternità” dalla consueta partenza sotto Porta San Girolamo. L'evento, ispirato al messaggio di nonviolenza del filosofo perugino Aldo Capitini, rappresenta da sempre un forte gesto di resistenza alle crudeltà del mondo e un appello alla costruzione della pace, della giustizia sociale e del rispetto dei diritti umani, ma forse mai come quest'anno è stato aspettato e partecipato, visto che l'attenzione dell'opinione pubblica è da tempo catalizzata dal conflitto in Ucraina, prima, e dalla tragedia della Striscia di Gaza poi.
Dal palco allestito subito fuori da Porta San Girolamo ad accogliere le prime fila della folla che si apprestava a percorrere i 24 km del percorso che attraverserà Ponte San Giovanni, Bastia Umbra, Santa Maria degli Angeli, per arrivare alle 15.00 alla Rocca Maggiore di Assisi, dove si terrà un momento collettivo di riflessione e festa, tra i gonfaloni del Comune di Perugia e dei Comuni che da tutta l'Italia hanno aderito alla marcia, sono stati in prima battuta la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, il presidente della Provincia, Massimiliano Presciutti, e la presidente della Regione Stefania Proietti.
“Questa nostra marcia – ha detto la Presidente della Regione Umbria Stefania Proietti - deve essere la somma di tutte quelle piazze straordinarie che hanno dato un contributo determinante a un primo passo verso la firma della pace in Palestina. Grazie a voi che venite e partecipate a questa manifestazione, partendo da Perugia, da Assisi e dall'Umbria, insieme possiamo cambiare il mondo. Perché quando i nostri governi vedono le persone che si riversano nelle piazze, i giovani e anche coloro che magari non fanno attività politica per dire che la pace è l'unico metodo per risolvere le controversie internazionali e per difendere l'articolo 11 della nostra Costituzione che recita “l'Italia ripudia la guerra”, e sono chiamati a dare una risposta chiara e schierarsi. La speranza che deriva dal popolo della pace che manifesta pacifico nelle piazze ha avuto un ruolo e ha dato un contributo determinante. Con voi noi marciamo e marciamo perché non ci siano più vittime, non ci siano più guerre”.
Vedi on line : https://www.adnkronos.com/cronaca/p... -
Gaza, Hamas "ha rinunciato al controllo della Striscia"
12 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Hamas non governerà la Striscia di Gaza dopo la fine della guerra. Ad annunciarlo all'agenzia Afp è una fonte del movimento vicina ai negoziati, dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco.
"Per Hamas, il governo della Striscia di Gaza è una questione definita. Hamas non parteciperà in un modo alla transizione, e questo significa che ha rinunciato al controllo della Striscia di Gaza. Ma rimane un elemento fondamentale della società palestinese", ha dichiarato la fonte.
Domani, dopo una visita lampo in Israele - dove parlerà alla Knesset e incontrerà Netanyahu e i familiari delle vittime -, Donald Trump sarà quindi in Egitto per la firma sull'accordo per Gaza al vertice di pace a Sharm el-Sheikh. Cerimonia alla quale, però, Tel Aviv e Hamas non parteciperanno.
L'accordo vedrà la sigla di Trump e dei mediatori (Egitto, Qatar e Turchia), mentre non ci sarà alcun rappresentante israeliano e di Hamas, apprende l'Adnkronos da fonti informate secondo cui l'accordo “si basa sulle lettere di principio fornite separatamente da Israele, Hamas e i mediatori".
Alla cerimonia sono stati invitati tra i Paesi europei Italia ( ci sarà la premier Giorgia Meloni), Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Grecia e Ue. Per i Paesi arabi e islamici presenti invece Arabia Saudita, Turchia, Qatar, Emirati arabi, Egitto, Giordania, Pakistan, Indonesia. Tra i presenti, anche il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
Secondo Barak Ravid di Axios, gli Stati Uniti avrebbero invitato, anche Giappone, Azerbaigian, Armenia, Ungheria, India, El Salvador, Cipro, Bahrein, Kuwait e Canada. Secondo una fonte citata da 'Axios', anche l'Iran sarebbe stato invitato.
Il presidente Trump e il suo omologo egiziano Abdel Fattah al-Sisi presiederanno il vertice di pace, ha quindi spiegato la presidenza egiziana. L'incontro si terrà lunedì pomeriggio "con la partecipazione di leader di oltre venti paesi", si legge nella dichiarazione.
L'incontro avrà l'obiettivo di "porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza, intensificare gli sforzi per raggiungere la pace e la stabilità in Medio Oriente e inaugurare una nuova era di sicurezza e stabilità regionale".
Resta intanto un'incognita l'orario preciso del rilascio dei rimanenti 20 ostaggi vivi (su 48) ancora trattenuti nella Striscia di Gaza e la dinamica del loro trasferimento coordinato dalla Croce rossa internazionale. Quello che sembra ormai certo, è che l'attuazione della prima fase del piano è attesa per domani mattina e non nella notte tra domenica e lunedì, come spiegato a Channel 12 da fonti israeliane.
Secondo il primo punto dell'accordo fra Hamas e Israele per la tregua a Gaza, gli ostaggi devono essere rilasciati entro le 12.30 di lunedì (ora locale). "Ma a Israele non sono chiari tutti i dettagli sui tempi", ha poi spiegato una fonte, precisando che l'incertezza scaturisce dai preparativi logistici da parte di Hamas e non da uno slittamento intenzionale. Sarà solo poche ore prima dell'effettivo rilascio che si potrà quindi stabilire l'ora precisa.
Gli ostaggi saranno portati via o tutti insieme, dopo che saranno stati riuniti in un unico punto della Striscia - come sembra preferire Hamas in questo momento - o con trasferimenti multipli simultanei da ognuno dei punti in cui saranno rilasciati.
"In base all'accordo firmato, lo scambio di prigionieri inizierà lunedì mattina come concordato e non ci sono nuovi sviluppi al riguardo", ha dichiarato Osama Hamdan, alto funzionario di Hamas, in un'intervista all'Afp.
Dopo il ritorno dei prigionieri da Gaza, Israele procederà quindi al rilascio di circa 2.000 detenuti palestinesi dalle sue prigioni, secondo i termini della prima fase dell'accordo di cessate il fuoco firmato dalle due parti con la mediazione degli Stati Uniti.
Israele distruggerà tutti i tunnel sotterranei di Hamas ancora aperti nella Striscia di Gaza, anche con il cessate il fuoco in vigore, dopo il rilascio e il trasferimento degli ostaggi, ha intanto anticipato il ministro della Difesa, Israel Katz.
L'operazione sarà portata a termine "attraverso il meccanismo internazionale che sarà istituito sotto la leadership e supervisione degli Stati Uniti", ha spiegato, sottolineando che sono già state impartite ai soldati le istruzioni "per prepararsi alla missione" per la distruzione dei tunnel che rientra, secondo Katz, nella "demilitarizzazione" di Hamas prevista dal piano Trump.
Vedi on line : https://www.adnkronos.com/internazi... -
Gaza, vice ministro Esteri Israele: "Hamas potrebbe iniziare a rilasciare ostaggi già oggi"
12 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Hamas potrebbe iniziare a rilasciare gli ostaggi israeliani già questa sera, "prima del previsto". Ad anticiparlo è il vice ministro degli Esteri israeliano, Sharren Haskel, in una intervista a Sky News.
"Lo speriamo. Sappiamo che c'è stata una pressione immensa su Hamas, incluso da Qatar e Turchia, che hanno gli strumenti per esercitare pressioni su Hamas per il rilascio", ha affermato.
Ecco chi sono gli ultimi 20 ostaggi israeliani (presumibilmente) vivi sui 48 rimasti nella Striscia:
– Il Sottufficiale Matan Angrest, 22 anni, è stato catturato a bordo del suo carro armato ai margini della Striscia di Gaza dopo aver tentato di impedire l'infiltrazione di commando di Hamas vicino alla base di Nahal Oz. Gli altri tre membri dell'equipaggio del carro armato sono stati uccisi e i corpi di due di loro sono a Gaza. In un video diffuso dalla sua famiglia nell'aprile 2025 si vede il momento in cui viene prelevato dal suo carro armato e linciato.
– Gali e Ziv Berman, 28 anni, sono gemelli e sono stati rapiti nel quartiere giovanile del kibbutz Kfar Aza, incendiato dai commando di Hamas. I due fratelli lavoravano insieme in ambito musicale. I genitori e il fratello maggiore sono sopravvissuti all'attacco.
– Elkana Bohbot, 36 anni, era uno dei produttori del Nova Festival, insieme ai suoi amici Michael e Osher Waknin, uccisi il 7 ottobre insieme a quasi 370 persone che partecipavano al festival. Un video che lo ritrae ammanettato e ferito al volto mentre viene portato via dai suoi rapitori. E' sposato con una donna israeliana di origine colombiana, Rebecca Gonzalez. Padre di un figlio, viveva a Mevasseret Tzion, vicino a Gerusalemme. Il presidente colombiano Gustavo Petro gli ha concesso la cittadinanza colombiana nel novembre 2023. Sua moglie a metà febbraio ha ricevuto una "prova di vita" da Ohad Ben Ami, un ex ostaggio rilasciato l'8 febbraio e trattenuto insieme al marito. A maggio è apparso in un video diffuso da Hamas, insieme a un altro ostaggio, Yossef-Haim Ohana.
– Rom Braslavski, 21 anni, originario di Gerusalemme e anche cittadino tedesco, si occupava della sicurezza al festival Nova. I sopravvissuti hanno raccontato che è rimasto sul posto per aiutare numerosi partecipanti al festival durante l'attacco, rimanendo ferito a entrambe le mani durante l'attacco. Nell'agosto scorso la Jihad Islamica ha pubblicato un video che mostra Braslavski parlare sotto costrizione, molto debole ed emaciato.
– Il soldato Nimrod Cohen, 21 anni, era di stanza il 7 ottobre 2023 vicino al kibbutz di Nahal Oz con la sua unità di veicoli blindati. E' stato tirato fuori dal suo carro armato, che era in panne, dai miliziani insieme ad altri tre membri dell'equipaggio, secondo i video diffusi da Hamas. I suoi tre compagni di unità, Omer Neutra, Oz Daniel e Shaked Dahan, sono morti il 7 ottobre e i loro corpi sono stati portati a Gaza. Nimrod Cohen è di Rehovot, a sud di Tel Aviv. I suoi genitori, Yehouda e Viki Cohen, partecipano a tutte le manifestazioni con cartelli e foto che chiedono il rilascio degli ostaggi.
– David e Ariel Cunio, 35 e 28 anni, sono due fratelli israelo-argentini rapiti insieme alla loro famiglia allargata mentre si nascondevano nella stanza di sicurezza nel kibbutz Nir Oz. Per liberarli, gli aggressori hanno appiccato il fuoco alla casa. La loro era la famiglia con il maggior numero di ostaggi, otto. Sharon Aloni Cunio, 34 anni, moglie di David Cunio, e le loro figlie gemelle di tre anni, così come Danielle Aloni, 44 anni, sorella di Sharon Aloni Cunio, e la figlia di cinque anni, sono state rilasciate durante la tregua del novembre 2023. La fidanzata di Ariel Cunio, Arbel Yehoud, 28 anni, è stata rilasciata il 30 gennaio. Il regista israeliano Tom Shoval ha presentato il film "Lettera a David" alla Berlinale a febbraio, un omaggio a David Cunio.
– Evyatar David, 24 anni, è stato rapito al Nova Film Festival con il suo amico d'infanzia Guy Gilboa Dalal, che si presume sia ancora vivo nella Striscia di Gaza. La sua famiglia è di Kfar Saba, nel centro di Israele. Appassionato di musica, stava lavorando in un bar per raccogliere soldi per un viaggio in Thailandia. Nell'agosto 2025 Hamas ha pubblicato un video che mostrava Evyatar David gravemente malnutrito e visibilmente indebolito.
– Guy Gilboa Dalal, 24 anni, stava partecipando al suo primo rave party con tre amici quando è stato rapito al festival Nova. La sua famiglia ha saputo del rapimento dopo aver visto un video di lui e del suo migliore amico, Evyatar David, legati in un tunnel a Gaza. Guy Gilboa Dalal ed Evyatar David sono stati visti in un video di Hamas a febbraio, mentre assistevano a una delle cerimonie di rilascio degli ostaggi a Gaza prima di essere chiusi in macchina, implorando di essere rilasciati. Appare in un video di Hamas il 5 settembre. Viene filmato con un altro ostaggio, Alon Ohel, in un tunnel.
– Maxim Herkin, 37, è un russo-israeliano che vive a Tirat Carmel, nel nord di Israele, ed è padre di una bambina di cinque anni che vive con la madre in Russia. E' immigrato con la madre dall'Ucraina. Nella primavera del 2025, il braccio armato di Hamas ha pubblicato un video in cui Herkin appare sdraiato, con la testa e il braccio sinistro coperti da bende con macchie marroni.
– Eitan Horn, 39 anni, è stato rapito dalla casa del fratello maggiore Yair Horn nel kibbutz Nir Oz. Anche lui rapito il 7 ottobre, il fratello diabetico è stato rilasciato nel febbraio 2025. Prima del rilascio del fratello maggiore, i due fratelli erano stati tenuti prigionieri insieme. La famiglia Horn era emigrata dall'Argentina anni prima. Educatore, Eitan Horn ha lavorato a lungo con diversi movimenti giovanili, per i quali ha prestato servizio in Perù.
– Segev Kalfon, 27 anni, vive a Dimona (sud), lavorava con il padre nel panificio di famiglia ad Arad, nel deserto del Negev. E' stato rapito dal festival Nova, mentre si nascondeva in un cespuglio lungo la Route 232, che collega i kibbutz al confine con Gaza, come ha testimoniato un suo amico. Uno degli ostaggi rilasciati a febbraio ha raccontato di essere stato tenuto prigioniero con lui per un certo periodo.
– Bar Kuperstein, 23 anni, prima di essere rapito al festival Nova ha salvato i partecipanti al festival che erano stati colpiti. Medico dell'esercito, non era in servizio quel giorno, ma faceva parte dello staff del festival. I video che lo mostrano legato poco dopo il suo rapimento. E' di Holon, vicino a Tel Aviv. Suo padre, Tal Kuperstein, paramedico volontario, è rimasto disabile, incapace di parlare o muoversi, a seguito di un incidente.
– Omri Miran, 48 anni, massaggiatore con nazionalità anche ungherese, è stato rapito dal kibbutz Nahal Oz, dove viveva, in presenza della moglie Lichay Miran-Lavi e delle loro due figlie piccole, lasciate libere. Suo padre, Dani Miran, si sta facendo crescere la barba in attesa del ritorno del figlio, dopo averlo visto con la barba in un video pubblicato da Hamas nell'aprile 2024, convinto che se suo figlio non può radersi, non si raderà nemmeno lui. Parlando sotto costrizione, Miran ha descritto in un video "una situazione difficile" a causa dei "numerosi bombardamenti israeliani" sulla Striscia di Gaza.
Hamas non governerà la Striscia di Gaza dopo la fine della guerra, ha intanto annunciato all'agenzia Afp una fonte del movimento vicina ai negoziati, dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco.
"Per Hamas, il governo della Striscia di Gaza è una questione definita. Hamas non parteciperà in un modo alla transizione, e questo significa che ha rinunciato al controllo della Striscia di Gaza. Ma rimane un elemento fondamentale della società palestinese", ha dichiarato la fonte.
Domani, dopo una visita lampo in Israele - dove parlerà alla Knesset e incontrerà Netanyahu e i familiari delle vittime -, Donald Trump sarà quindi in Egitto per la firma sull'accordo per Gaza al vertice di pace a Sharm el-Sheikh. Cerimonia alla quale, però, Tel Aviv e Hamas non parteciperanno.
L'accordo vedrà la sigla di Trump e dei mediatori (Egitto, Qatar e Turchia), mentre non ci sarà alcun rappresentante israeliano e di Hamas, apprende l'Adnkronos da fonti informate secondo cui l'accordo “si basa sulle lettere di principio fornite separatamente da Israele, Hamas e i mediatori".
Alla cerimonia sono stati invitati tra i Paesi europei Italia ( ci sarà la premier Giorgia Meloni), Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Grecia e Ue. Per i Paesi arabi e islamici presenti invece Arabia Saudita, Turchia, Qatar, Emirati arabi, Egitto, Giordania, Pakistan, Indonesia. Tra i presenti, anche il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
Secondo Barak Ravid di Axios, gli Stati Uniti avrebbero invitato, anche Giappone, Azerbaigian, Armenia, Ungheria, India, El Salvador, Cipro, Bahrein, Kuwait e Canada. Secondo una fonte citata da 'Axios', anche l'Iran sarebbe stato invitato.
Il presidente Trump e il suo omologo egiziano Abdel Fattah al-Sisi presiederanno il vertice di pace, ha quindi spiegato la presidenza egiziana. L'incontro si terrà lunedì pomeriggio "con la partecipazione di leader di oltre venti paesi", si legge nella dichiarazione.
L'incontro avrà l'obiettivo di "porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza, intensificare gli sforzi per raggiungere la pace e la stabilità in Medio Oriente e inaugurare una nuova era di sicurezza e stabilità regionale".
Sarà quindi riaperto martedì al transito dei civili il valico di Rafah che collega Gaza all'Egitto, hanno reso noto fonti palestinesi, precisando che il posto di frontiera sarà operato, sul versante della Striscia, dall'Anp insieme a una missione dell'Unione europea.
E' in corso il coordinamento tra tutte le parti coinvolte per riaprire il valico martedì per il transito dei feriti e malati dalla Striscia e consentire il rientro dei profughi palestinesi che hanno trovato rifugio in questi mesi in Egitto. I nomi di tutti coloro che entrano o escono dalla Striscia dovranno essere approvati da Israele, hanno precisato fonti della sicurezza israeliana.
Israele distruggerà tutti i tunnel sotterranei di Hamas ancora aperti nella Striscia di Gaza, anche con il cessate il fuoco in vigore, dopo il rilascio e il trasferimento degli ostaggi, ha intanto anticipato il ministro della Difesa, Israel Katz.
L'operazione sarà portata a termine "attraverso il meccanismo internazionale che sarà istituito sotto la leadership e supervisione degli Stati Uniti", ha spiegato, sottolineando che sono già state impartite ai soldati le istruzioni "per prepararsi alla missione" per la distruzione dei tunnel che rientra, secondo Katz, nella "demilitarizzazione" di Hamas prevista dal piano Trump.
Vedi on line : https://www.adnkronos.com/internazi...