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Russia, il piano fino al 2028: migliaia di tank, il messaggio per la Nato
13 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - La Russia ha già programmato la 'rinascita' del suo esercito, in particolare con un incremento nella produzione di tank, e dopo la guerra in Ucraina potrà rappresentare sin da subito una potenziale minaccia per la Nato. Le industrie lavorano per produrre carri e ricreare le scorte dopo le enormi perdite accusate nella guerra in Ucraina. Mosca si concentra in particolare sull'incremento della produzione T-90. Per l'Institute for the study of war, il think tank americano che monitora il conflitto in Ucraina dall'inizio, si tratta di un segnale chiaro: "La Russia intende rappresentare una minaccia militare a lungo termine per la Nato".
A definire il quadro contribuiscono le informazioni e i dati diffusi da Frontelligence Insight, una fonte di intelligence open source. Sulla base di documenti di Uralvagonzavod (UVZ), principale produttore russo di tank, si evidenzia che l'obiettivo di Mosca è aumentare la produzione di T-90 dell'80% entro il 2028 e lanciare la produzione del nuovo mezzo T-90M2. I documenti, visionati da ISW ma non verificati dal think tank, fanno riferimento in particolare ad un incremento della produzione a partire dal 2027.
L'obiettivo è arrivare a sfornare 428 tank T-90M and T-90M2 nel 2028. Tra il 2027 e il 2029, in totale dovrebbero uscire dalle fabbriche almeno 1.118 mezzi. Per centrare il traguardo, i ritmi di produzione dovrebbero cambiare radicalmente. Secondo le informazioni diffuse dai blogger militari russi, dal 24 febbraio 2022 a luglio 2025 la Russia ha prodotto in totale tra 540 e 630 carri.
Gli obiettivi relativi ai T-90 potrebbero rivelarsi eccessivamente ambiziosi. I piani, però, indicano comunque che la Russia cerca di riarmarsi e sta creando le condizioni per rappresentare una significativa minaccia militare a lungo termine per la NATO ben oltre la fine dell'attuale guerra in Ucraina. I programmi relativi ai tank comprendono anche interventi produrre nel complesso oltre 2000 tank fino al 2036 se si allarga il discorso ai T-72B3M.
Negli ultimi mesi di guerra in Ucraina, evidenzia l'ISW, Mosca ha ridotto l'invio di carri sul terreno, fino ad azzerare quasi l'impiego di tank. I mezzi vengono conservati e, in teoria, accumulati per un utilizzo successivo. Nelle operazioni a breve termine dovrebbero essere schierati soprattutto T-72 rinnovati. Nella fase attuale del conflitto, gli assalti meccanizzati sono divenuti più rari ma non sono stati accantonati totalmente. Il monitoraggio dell'ISW sottolinea che l'utilizzo dei tank è spesso abbinato a condizioni meteo che rendono più complesso, per l'Ucraina, l'impiego proficuo di droni. Quando la difesa di Kiev non può disporre in pieno dei propri mezzi, la Russia schiera i tank in maniera più ampia.
"La Russia -afferma l'ISW- avrà probabilmente a disposizione una significativa potenza di combattimento entro pochi mesi dalla fine dei combattimenti attivi in Ucraina e potrà rapidamente schierarla sul fianco orientale della Nato".
L'allarme per la Nato, però, secondo il think tank deve scattare a prescindere dai programmi dell'industria bellica russa. "L'Isw non ha osservato alcuna indicazione che il comando militare russo debba attendere che l'esercito si ricostituisca al massimo delle sue forze prima di intensificare i suoi attacchi contro gli stati membri della Nato", le conclusioni a cui approda l'Isw. "Di fatto, la Russia potrebbe attaccare prima di quel momento se la Nato non riuscisse a stabilire la deterrenza", è la sintesi.
La guerra in Ucraina rappresenta un continuo collaudo per l'apparato militare di Mosca: "La Russia sta attualmente acquisendo una significativa esperienza nella guerra moderna in un teatro in continua evoluzione caratterizzato da un ciclo di innovazione estremamente breve". L'aggiornamento è continuo e avviene, paradossalmente, in "una guerra di logoramento condotta dalla fanteria in Ucraina, un conflitto che l'Europa non ha intrapreso dagli anni '40. La Nato e i suoi alleati devono prepararsi a scoraggiare e, se necessario, sconfiggere le minacce che la Russia probabilmente rappresenterà immediatamente dopo la fine dei combattimenti attivi in Ucraina, ma anche in futuro".
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Morto Cesare Paciotti, l’imprenditore calzaturiero aveva 67 anni
12 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - E' morto all'età di 67 anni Cesare Paciotti, l'imprenditore calzaturiero. Lo riferisce il 'Corriere Adriatico' spiegando che il decesso è avvenuto attorno alle 19 di domenica nella sua villa di campagna di Civitanova Marche.
L'azienda che guidava era stata fondata nel 1948 dai suoi genitori Giuseppe e Cecilia Paciotti. Negli anni Ottanta, il figlio Cesare aveva preso le redini dell'azienda di calzature artigianali fondata a Civitanova Marche ribattezzandola con il proprio nome, Cesare Paciotti.
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Francia, nominato governo Lecornu II con 34 ministri: Barrot e Darmanin confermati
12 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Nominato oggi domenica 12 ottobre il nuovo governo francese, che sarà guidato da Sébastien Lecornu e costituito da 34 ministri.
"Viene nominato un esecutivo con una missione: dare una legge di Bilancio alla Francia entro la fine dell'anno", ha affermato in un post su 'X' il premier francese, aggiungendo: "Ringrazio le donne e gli uomini che si impegnano in questo governo con assoluta libertà, al di là degli interessi personali e di parte. Una sola cosa conta: l'interesse del Paese".
Lecornu ha convocato i suoi nuovi ministri per una riunione di lavoro per domani pomeriggio, riferisce il canale all news francese 'Bfm Tv'. Gli uffici del premier, come ha riferito l'Afp, hanno raccomandato ai nuovi ministri nominati questa sera di effettuare il passaggio di consegne in modo "sobrio" senza la stampa e senza ospiti.
Il primo Consiglio dei ministri è stato convocato per martedì 14 ottobre alle 10, si legge in una nota dell'Eliseo.
I ministri della Giustizia Gérald Darmanin, degli Esteri, Jean-Noel Barrot e della Cultura, Rachida Dati sono stati riconfermati.
Il prefetto di Polizia di Parigi, Laurent Nunez, è stato nominato al ministero dell'Interno e sostituirà Bruno Retaillau. Il presidente e direttore generale della Sncf, Jean-Pierre Farandu, è stato nominato ministro del Lavoro.
Roland Lescure è stato nominato ministro dell'Economia. L'ex ministra del Lavoro Catherine Vautrin è la nuova ministra della Difesa mentre Monique Barbut è stata nominata ministro della Transizione ecologica. Serge Papin è stato nominato ministro delle piccole e medie imprese e del Turismo. Annie Genevard è la nuova ministra dell'Agricoltura mentre Edouard Geffray è il nuovo ministro dell'Istruzione e sostituisce l'ex premier Elisabeth Borne.
Stéphanie Rist è la nuova ministra della Salute mentre Naïma Moutchou è la nuova ministra dell'Oltremare e sostituisce l'ex ministro Manuel Valls. Françoise Gatel è stata nominata ministro al Territorio mentre Amélie de Montchalin è stata nominata ministro dei Conti pubblici. Philippe Baptiste è il nuovo ministro dell'Università e della Ricerca mentre Marina Ferrari è la nuova ministra dello Sport. Philippe Tabarot è il nuovo ministro dei Trasporti mentre Vincent Jeanbrun è il nuovo ministro della Città. Ci sono anche quindici ministri delegati.
Nel governo Lecornu II figurano diversi esponenti della società civile come il neo ministro del Lavoro Jean-Pierre Farandou che è stato alla guida della Scnf, le ferrovie dell Stato francese, dal 2019 al 2025. La nuova ministra della Transizione ecologica, Monique Barbut è l'ex presidente del Wwf Francia ed è stata l'inviata speciale di Emmanuel Macron al summit sulla biodiversità 'One Planet Summit'.
Il ministro delle piccole e medie imprese, Serge Papin, è l'ex presidente e amministratore delegato del gruppo cooperativo Système U. E' stato nominato presidente non esecutivo di Auchan France nel 2024.
I sei ministri Lr entrati nel nuovo governo di Lecornu nonostante la decisione del partito di non partecipare al nuovo esecutivo sono stati espulsi dal partito e "cessano immediatamente le loro funzioni nei nostri organi direttivi" del partito. E' quanto ha sottolineato il partito Les Républicains in un comunicato trasmesso all'Afp. "I membri Lr che hanno accettato di entrare nel governo non possono più rivendicare l'appartenenza ai Républicains", afferma il partito, precisando che i suoi organi direttivi si riuniranno "nei prossimi giorni per decidere in modo definitivo".
I sei ministri Lr sono Annie Genevard (Agricoltura), Rachida Dati (Cultura), Vincent Jeanbrun (Edilizia abitativa), Philippe Tabarot (Trasporti), Sébastien Martin (Industria) e Nicolas Forissier (Francofonia).
(Eca/Adnkronos)
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Edwige Fenech sulle critiche ricevute da Marcella Bella: le parole dell’attrice
12 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - "Le donne devono essere libere di scegliere senza farsi condizionare. È maleducato dire a una signora che è ‘di una certa età': lo posso dire io di me stessa, ma non accettarlo da altri". Dopo le critiche ricevute da Marcella Bella a Ballando con le stelle, Edwige Fenech interviene in sua difesa con parole nette e solidali. Ospite di Francesca Fialdini a 'Da noi… a ruota libera' su Rai1, l'attrice e produttrice — icona del cinema italiano degli anni Settanta — ha esteso il suo pensiero al mondo dello spettacolo e alla rappresentazione femminile: "Mi auguro che anche in Italia si valorizzino le donne mature come in America. L'età regala profondità, verità e spessore ai personaggi".
L'attrice ha parlato anche di molestie: "Io non ho mai denunciato perché a quell'epoca ero una giovanissima ragazza, avevo circa 20 anni e la persona che si è dimostrata poco corretta nei miei confronti era una persona estremamente famosa. Io ero una giovane attrice... Accadde durante un provino, in cui eravamo solo io e lui. Era difficile a quell'epoca dire la verità, dire 'questa persona mi ha molestata', era impossibile: non mi avrebbe creduto nessuno, era un po' Davide contro Golia".
Oggi per Edwige Fenech la libertà passa anche attraverso la danza, una passione ritrovata proprio dopo la sua partecipazione a Ballando con le stelle: "Da allora prendo lezioni due volte a settimana. Non per gareggiare o esibirmi, ma per me stessa. Ballare mi fa sentire viva, libera, leggera".
Dalla sua nuova vita in Portogallo, accanto al figlio e ai nipoti, l'attrice racconta di aver trovato un equilibrio diverso: "La danza mi regala energia e buonumore. Quando ballo, torno ragazza — ma con la serenità che solo l'età ti dà".
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Campi Flegrei, sciame sismico: scossa più forte di magnitudo 2.5
12 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Uno sciame sismico è stato registrato dalle prime ore del pomeriggio di oggi domenica 12 ottobre nell'area dei Campi Flegrei. Diverse le scosse di terremoto registrate dall'Ingv, quelle di maggiore intensità di magnitudo 2.5 alle 15.35 e alle 17.01. Non si hanno notizie di danni o feriti.
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