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Zelensky ’sfida’ Trump : "Ucraina non lascia Donbass, serve referendum". Putin: "Russia avanza"
12 dicembre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - L'Ucraina non vuole abbandonare il Donbass, respinge il pressing degli Stati Uniti e rilancia: serve un referendum per definire il destino dei territori. La proposta non piace a Donald Trump e, ovviamente, viene bocciata dalla Russia di Vladimir Putin in una giornata cruciale nel complesso percorso negoziale per porre fine alla guerra che dura da circa 4 anni.
Kiev ha inviato a Washington la propria versione del piano di pace. "Abbiamo due punti chiave di disaccordo. I territori del Donetsk, e tutto ciò che è correlato, e la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Sono questi i due argomenti su cui continuiamo a discutere", dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando delle questioni "irrisolte".
Zelensky prospetta una nuova strada e afferma che ogni possibile compromesso territoriale dovrà essere deciso da un voto popolare. "Credo che il popolo dell'Ucraina risponderà a questa domanda", dice durante un incontro con i giornalisti, sottolineando che se questo sia "attraverso elezioni o un referendum, dovrà essere una posizione che viene dal popolo ucraino".
Il ricorso al voto è una soluzione non contemplata da Trump. L'approccio ucraino segna un punto di rottura. Gli Stati Uniti stanno spingendo per "una zona libera economica" smilitarizzata tra le truppe della Russia e dell'Ucraina nell'est del Paese come parte di un accordo per mettere fine alla guerra.
In questo accordo alla Russia non verrebbe chiesto di ritirarsi dalla regione di Donetsk o dalle sue posizioni nelle regioni meridionali di Kherson e Zaporizhzhia, ma le forze di Mosca dovrebbero ritirare le truppe dalle regioni di Kharkiv, Dnipropetrovsk e Sumy. "Chi governerà questo territorio, che loro chiamano 'zona libera economica' o 'zona demilitarizzata', loro non lo sanno", aggiunge Zelensky con tono polemico, sottolineando che Kiev non ritiene che il piano sia giusto senza garanzie che le truppe russe non prendano semplicemente il territorio dopo il ritiro ucraino.
"Se una parte deve ritirarsi e l'altra parte rimane dove è, allora cosa terrà ferme queste altre truppe, i russi? Perché l'altra parte della guerra non si ritira la stessa distanza nella stessa direzione?", chiede Zelensky. "O cosa li fermerà di fingersi civili e prendere il controllo di questa zona libera economica? - continua - questo è tutto molto serio. Non è un fatto che l'Ucraina accetterebbe, ma se parliamo di compromesso allora deve essere un compromesso giusto".
Kiev, come è noto, è pronta a un cessate il fuoco. Washington e Mosca, però, non prendono in considerazione una tregua temporanea: "Gli Stati Uniti, dopo ripetuti negoziati con la parte russa, ritengono che un cessate il fuoco totale" per porre fine al conflitto innescato dall'invasione russa su vasta scala dell'Ucraina "possa arrivare solo con la firma di un accordo quadro".
"Non c'erano vincoli specifici di date, ultimatum" per un accordo di pace che ponga fine al conflitto, ma gli Stati Uniti "davvero volevano, e forse vogliono ancora, avere una comprensione piena entro Natale del punto a cui siamo con questo accordo", aggiunge Zelensky facendo riferimento ad un'eventuale deadline.
"Non è un segreto che i russi non accetteranno un cessate il fuoco se non si arriverà a un accordo - prosegue - La nostra posizione non è cambiata. Crediamo sia necessario un cessate il fuoco. Ma l'informazione che riceviamo è esattamente questa: l'unica opzione per un cessate il fuoco è la firma di un accordo quadro".
A Washington, Trump ha letto il piano ucraino. "Il presidente è al corrente" della proposta inviata da Zelensky, dice la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. Risultato? "Il presidente è estremamente frustrato con entrambe le parti in questa guerra. Non vuole più parole, vuole azioni, vuole questa guerra arrivi a una fine", dice.
Più tardi, Trump dedica qualche battuta al tema rispondendo alle domande dei cronisti nello Studio Ovale. "Pensavo fossimo molto vicini ad un accordo con la Russia e pensavo fossimo vicini ad un accordo con l'Ucraina. Al di là del presidente Zelensky, la sua gente apprezza l'idea dell'accordo", dice confermando che il tema dei territori è centrale: "Si dividono i territori in un certo modo, non è la cosa più semplice del mondo". "L'accordo fermerebbe l'uccisione di migliaia di persone ogni mese, soprattutto soldati. Lo scorso mese sono morte 25mila persone", dice.
"Sabato c'è un meeting in Europa, vediamo se partecipare. Ci andremo se pensiamo ci sia una buona chance" di arrivare ad un'intesa. "Situazioni del genere sfociano in una terza guerra mondiale, l'ho detto l'altro giorno: 'Tutti continuano con questi giochetti, vi ritroverete nella terza guerra mondiale'. Non vogliamo che succeda", aggiunge riferendosi probabilmente agli ultimi contatti con i leader europei.
Le condizioni poste da Zelensky non sono un'ipotesi da considerare per la Russia. Putin continua a annunciare progressi lungo tutta la linea del fronte. Il presidente evidenzia "l'elevata velocità di avanzamento delle truppe nella regione di Zaporizhzhia" e afferma che "la liberazione di Severesk avvicina nuovi successi offensivi e l'espulsione delle forze armate ucraine dal Donbass". Il generale Valeri Gerasimov, comandante delle forze armate accende i riflettori anche sulla regione di Dnipropetrovsk: "Avanziamo anche lì".
Tocca al vicepresidente del Consiglio di Sicurezza, Dmitri Medvedev, commentare con i consueti toni 'frizzanti' la proposta di Zelensky sul ricorso ad un referendum: "Vuole rallentare i negoziati, ha mostrato il dito medio alla Casa Bianca - scrive su X - Tutti capiscono che un referendum territoriale in Ucraina rallenterà i negoziati. È esattamente ciò che vuole ottenere il clown di Kiev. Per quanto tempo ancora tollererai tutto questo, America?".
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SuperEnalotto, numeri e combinazione vincente 11 dicembre 2025
11 dicembre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso di oggi del SuperEnalotto. Centrati invece sei '5' che vincono 28.516,31 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 90,3 milioni di euro.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
– con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
– con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
– con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
– con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
– con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Estratta la combinazione vincente del concorso di oggi del SuperEnalotto: 14, 44, 72, 81, 85, 86. Jolly: 80. SuperStar: 47.
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Ucraina-Russia, i no di Mosca e il nuovo obiettivo di Putin: lo scenario
11 dicembre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Tre no e un nuovo obiettivo. La fine della guerra in Ucraina non è una priorità per la Russia di Vladimir Putin. Kiev dialoga con gli Stati Uniti per trovare un punto di incontro sul piano di pace elaborato da Donald Trump, ma nel complesso mosaico diplomatico rischia di mancare un pezzo determinante: Mosca intende davvero sedersi al tavolo e trattare? Sono almeno 3 gli indizi che autorizzano a dubitare sulla disponibilità della Russia, come evidenzia l'Institute for the study of war (Isw), think tank americano che monitora quotidianamente il conflitto.
I segnali, secondo l'Isw, si accumulano con puntualità. Putin ribadisce che Mosca raggiungerà i suoi obiettivi e, se necessario, lo farà sul campo. La priorità del Cremlino è il Donbass, che le truppe russe controllano solo in parte. Già le ambizioni territoriali costituiscono un potenziale ostacolo alla rapida soluzione positiva dei negoziati.
Negli ultimi giorni, si sono aggiunti nuovi elementi. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky da sempre ribadisce l'importanza delle garanzie di sicurezza per Kiev. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha affermato che, sebbene la Russia non intenda entrare in guerra con l'Europa, il Cremlino risponderà a "qualsiasi passo ostile": la definizione riguarda lo schieramento di contingenti militari europei in Ucraina e il sequestro di beni russi congelati. Il primo vicepresidente della Commissione Affari Internazionali della Duma, Alexei Chepa, nelle stesse ore ha sentenziato che che la Russia prenderà deliberatamente di mira qualsiasi contingente militare europeo schierato in Ucraina.
Sul tavolo, la Russia pone anche il tema della legittimità del governo ucraino. Da tempo Mosca considera Zelensky 'un usurpatore', visto il mandato scaduto. Negli ultimi giorni, anche Trump ha evidenziato l'importanza di tenere elezioni a Kiev. Nella migliore delle ipotesi, un pressing 'a tenaglia' sul presidente ucraino, che tra l'altro ha ribadito la assoluta disponibilità a organizzare elezioni nei prossimi 60-90 giorni in condizioni di sicurezza garantite da Usa e Europa.
Per Mosca, questa non è la soluzione giusta: Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri, ha accusato Zelensky di "cinismo" e ha definito la sua richiesta di intervento americano e europeo una rinuncia alla sovranità. Tali parole, nota l'Isw, sono in linea con le 27 dichiarazioni di Putin, che punterebbe alla firma di un accordo di pace con un governo pro-russo a Kiev.
A completare il quadro più recente di paletti posti da Mosca, l'ennesimo no alla proposta ucraina di uno stop agli attacchi alle infrastrutture. Zelensky ha fatto riferimento a una "tregua energetica", che prevederebbe il semaforo rosso agli attacchi ucraini nei confronti di raffinerie e impianti petroliferi. La proposta è stata respinta, come ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: "Lavoriamo per la pace, non per una tregua".
Il dialogo procede tra una serie di ostacoli, intanto sul campo si continua a combattere. Il fulcro della guerra, in questo periodo, rimane il Donetsk: la Russia, afferma l'Isw, non ha acquisito il controllo di Pokrovsk nonostante gli annunci di Putin.
Secondo il think tank, però, non esclude l'apertura di ulteriori fronti in una guerra che la Russia non ha interesse a chiudere in tempi brevi. Mosca "potrebbe stabilire le condizioni per minacciare l'oblast di Odessa dalla Transnistria occupata dalla Russia, nel tentativo di stabilizzare le forze ucraine nell'Ucraina sudoccidentale". L'Isw fa riferimento a informazioni fornite dall'intelligence militare ucraina (Gur), secondo cui il Cremlino sta tentando di rafforzare la propria presenza in Transnistria richiamando riservisti, ritirando le armi dai depositi e avviando centri di produzione e addestramento per droni.
Tali misure aumenteranno il rischio di infiltrazioni di gruppi di sabotaggio e ricognizione russi nell'oblast di Odessa dalla Transnistria: la capitale Tiraspol si trova a circa 80 chilometri dalla città di Odessa, potenziale obiettivo di attacchi di droni russi a medio raggio. Le forze di Mosca hanno già condotto con successo attacchi nelle retrovie ucraine a una profondità operativa (circa 25-100 chilometri) utilizzando unità di droni specializzate e probabilmente potrebbero trasferire alcune di queste capacità alle unità in Transnistria.
Una simile strategia potrebbe consentire alla Russia di distogliere le risorse ucraine dalla prima linea e dalle retrovie, costringendo le forze di Kiev a difendersi in un nuovo teatro. Per l'Isw, è improbabile che gli invasori possano conquistare gli oblast di Odessa e Mykolaiv nel breve termine: le operazioni si svilupperebbero con blitz limitati e attacchi dei droni.
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Meloni riceve il premio Thatcher: "Io un soldato al servizio di un’idea"
11 dicembre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Margaret Thatcher è stata "una donna che ha lasciato il segno nel XX secolo ed è entrata nella storia per le sue idee coraggiose". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ricevendo il premio Margaret Thatcher Awards in occasione dell'evento organizzato dalla fondazione New Direction nel centenario della nascita della Lady di Ferro. "Ancor più, per la libertà con cui ha espresso quelle idee senza paura di andare controcorrente, quando semplicemente era importante farlo per la gente e per il proprio Paese. Dunque non penso di meritare questo premio. A essere onesti, c'è molto lavoro da fare e molto ancora da dimostrare per essere a quel livello. Stiamo semplicemente cercando di fare del nostro meglio. Io mi considero principalmente un soldato e mi considero un soldato di un'idea".
"Voglio ringraziarvi per far parte di questa famiglia, per combattere da un lato nel quale sappiamo che non è facile combattere. Non facciamo ciò che facciamo perché è facile o difficile. Facciamo ciò che facciamo perché è giusto. E sappiamo di essere dalla parte giusta della storia". "La parola rispetto viene dal latino 'respicere', che significa 'guardare in profondità'. Non puoi rispettare gli altri se non cerchi di capirli. Ma non puoi chiedere rispetto se non difendi chi sei e non cerchi di mostrarlo. E questo è il lavoro che cerchiamo di fare ogni giorno. Non perché vogliamo guardare indietro, alle nostre spalle. Ma perché vogliamo andare avanti, perché semplicemente quando impari le lezioni del passato, allora puoi saltare nel futuro. E questo è il lavoro che ogni conservatore fa".
"Essere conservatori significa difendere ciò che ami, difendere ciò che ti ha reso ciò che sei. Tuttavia, in questi giorni, in quest'epoca, farlo è diventato qualcosa di rivoluzionario. Perché il mondo in cui viviamo ci spinge nella direzione opposta. Sembra che vogliano che siamo un vuoto da riempire con qualunque cosa. Un perfetto consumatore pronto a comprare qualsiasi cosa semplicemente perché non amiamo più nulla". "Il conservatorismo è l'antidoto a una civiltà che non crede più in se stessa. Una civiltà che demolisce le cose belle e pure che ha creato nella sua storia. Ma la verità è che, come sempre, se distruggi ciò che sei, se distruggi da dove vieni, non sarai niente di meglio. Sarai semplicemente più debole", conclude Meloni.
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Manovra, affitti brevi: aliquota al 21% sul primo appartamento, al 26% sul secondo
11 dicembre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Tassazione al 21% per solo per il primo appartamento in locazione breve e obbligo di partita Iva a partire dal terzo immobile. Lo prevedono le riformulazioni del pacchetto di emendamenti alla manovra del governo. Per la seconda casa l'aliquota sarà al 26%. Inoltre con la modifica al ddl si riduce da 5 a 3 il numero minimo di appartamenti che, se destinati ad affitti brevi, producono l'effetto di qualificare il locatore, per presunzione legale, come imprenditore ai sensi dell'articolo 2028 del codice civile.
Integrare di 60 milioni di euro per il 2026 la dotazione del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo. Lo prevede uno degli emendamenti nel pacchetto dei riformulati del governo alla manovra che ritocca il taglio inizialmente previsto nella finanziaria. Lo stanziamento previsto per il fondo passa quindi da 550 milioni a 610 milioni: la sforbiciata prevista per il prossimo anno, con le risorse che passavano da 700 milioni a 550 milioni, si riduce così a 90 milioni. Resta invece il taglio da 200 milioni previsto per il 2027.
Arriva un piano di reclutamento straordinario per i ricercatori di Università statali e non statali ed enti di ricerca, rivolto per il 50% a progetti nell'ambito Pnrr. Lo prevede uno degli emendamenti contenuto nel pacchetto dei riformulati del governo alla manovra, prevedendo un finanziamento complessivo di circa 50 milioni di euro per il Fondo ordinario di ricerca (Foe) e il Fondo per finanziamento ordinario delle università.
Per quanto riguarda le Università statali, il piano opera attraverso l'attivazione di contratti di ricercatore tenure track, sostenuta parzialmente da un cofinanziamento statale fino al 50% del costo annuo. La copertura prevede uno stanziamento pari a 11,3 milioni di euro per il 2026 e a 38,7 milioni di euro annui per il 2027. Nel complesso, la misura può consentire l'avvio di procedure concorsuali per 1618 ricercatori RTDA. Per le università non statali legalmente riconosciute si applica lo stesso meccanismo, con un contributo dello Stato fino alla metà delle risorse necessarie, e si calcola uno stanziamento pari a 300 mila euro per il 2026 e a 1,7 milioni nel 2027. Contestualmente, la norma permette agli enti di ricerca di assumere a tempo indeterminato personale ricercatore e tecnologo (di cui sempre la metà in ambito di progetti Pnrr), prevedendo uno stanziamento di 7,27 milioni nel 2026 e di 1,45 milioni nel 2027.
Raddoppia l'aliquota dell'imposta sulle transazioni finanziarie: secondo una riformulazione degli emendamenti alla manovra del pacchetto del governo l'aliquota sulla Tobin Tax passa dallo 0,2% allo 0,4%.
Contributo di 2 euro per i pacchi postali di valore dichiarato entro i 150 euro in arrivo da paesi extra-Ue. Lo prevede una riformulazione di emendamenti del governo. Gli effetti finanziari sono stimati pari a 201 milioni di euro.
Cala la percentuale di deducibilità sulle perdite pregresse delle banche. In base ad una riformulazione degli emendamenti del governo la soglia passa dal 43% al 35% nel 2026 e dal 54% al 42% nel 2027. La stima sugli effetti è di 305 milioni nel 2026 e 300 milioni nel 2027.
L'Irap resta al 2%, come già previsto dalla manovra ma esclude i soggetti con minore base imponibile e introduce una franchigia di 90mila euro applicabile sulla maggiore imposta dovuta (+2%) solo per i periodi d'imposta 2027 e 2028.
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