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Lady Gaga, a Milano il suo ‘Mayhem Ball’ è un’opera Gothic Pop
20 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Lady Gaga a Milano per il primo dei due show sold out al Forum di Assago del suo ‘Mayhem Ball Tour', un'opera Gothic Pop di oltre due ore e 30 brani in scaletta. La popstar, accolta da un boato, è entrata in scena issata su un'enorme crinolina rossa con al suo interno una gabbia di ferro nella quale danzavano i ballerini, per poi attaccare ‘Abracadabra', dal nuovo album ‘Mayhem' e altre hit del suo repertorio tra cui ‘Poker Face', ‘Judas' , ‘Bad Romance' e ‘Paparazzi'.
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Hong Kong, aereo cargo esce di pista e finisce in mare: due morti
20 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Due persone sono morte all'aeroporto di Hong Kong dopo che un aereo cargo è uscito di pista in fase di atterraggio per ragioni ancora sconosciute, colpendo un veicolo a terra e precipitando in mare. L'aeroporto internazionale di Hong Kong è uno dei più trafficati al mondo per il trasporto aereo di merci e l'incidente è stato uno dei più gravi da quando l'hub ha iniziato a operare nel 1998. L'aereo era un Boeing 744, una versione del 747, secondo il Dipartimento dell'Aviazione Civile di Hong Kong.
Steven Yiu, direttore esecutivo delle operazioni aeroportuali presso l'Autorità aeroportuale di Hong Kong, ha spiegato che l'aereo cargo coinvolto era degli Emirati Arabi Uniti, "ha lasciato la pista nord in atterraggio e ha attraversato la recinzione prima di precipitare in mare" intorno alle 4 del mattino ora locale.
"Purtroppo, in quel momento era presente un'auto della pattuglia di sicurezza dell'aeroporto. L'aereo si è scontrato con l'auto della pattuglia, spingendola in mare", ha aggiunto in conferenza stampa. I sommozzatori hanno estratto le persone erano a bordo dell'auto a circa cinque metri dalla riva. Le vittime avevano 30 e 41 anni.
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Gaza, dopo i raid torna il cessate il fuoco. Oggi gli inviati di Trump in Israele
20 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Tregua fragile a Gaza, dove dopo una giornata di raid su Rafah è stato ripristinato il cessate il fuoco. Israele intanto, dietro pressioni dell'amministrazione Trump, avrebbe sospeso la decisione di fermare la consegna degli aiuti umanitari nella Striscia e i valichi dovrebbero quindi riaprire questa mattina.
La decisione è arrivata dopo una giornata ad alta tensione, quando l'esercito israeliano ha annunciato una serie di raid contro obiettivi di Hamas a Gaza "in risposta alla palese violazione dell'accordo sul cessate il fuoco" compiute da Hamas a Rafah che ha provocato la morte di due soldati.
Secondo fonti militari israeliane, le operazioni sono servite per colpire "infrastrutture e postazioni dei terroristi", come rappresaglia per l'attacco contro le Idf. Il movimento palestinese ha tuttavia negato ogni coinvolgimento, accusando a sua volta Tel Aviv di violazioni. I nuovi raid israeliani, secondo fonti di Gaza alla Bbc, avrebbero causato almeno 44 vittime. Israele ha informato in anticipo della rappresaglia l'amministrazione Usa tramite il Centro di comando statunitense che supervisiona la tregua.
E proprio per garantire il rispetto dell'accordo di pace e perché cessate il fuoco a Gaza non collassi, gli Stati Uniti stanno intanto lavorando intensamente dietro le quinte. Nelle prossime ore il vice presidente Jd Vance e gli inviati Steve Witkoff e Jared Kushner si recheranno in Israele con l'obiettivo di stabilizzare la tregua, supervisionare il ritorno dei corpi degli ostaggi deceduti, accelerare sugli aiuti umanitari e progettare una forza internazionale di sicurezza a Gaza. Secondo funzionari statunitensi, i prossimi 30 giorni sono considerati decisivi per il futuro della fragile tregua.
Il vice presidente Vance ha intanto minimizzato gli scontri che si sono registrati nella Striscia di Gaza. Il cessate il fuoco sarà ''a singhiozzo'', ha detto ai giornalisti, ''Hamas aprirà il fuoco su Israele. Israele dovrà rispondere". Per cui ''dovremo monitorare la situazione, ci saranno alti e bassi'', ha proseguito Vance invitando "gli stati arabi del Golfo, nostri alleati'' a creare una ''infrastruttura di sicurezza necessaria per confermare che Hamas sia disarmato".
Secondo Kushner, genero e consigliere del presidente degli Stati Uniti, Israele deve ora iniziare ad aiutare i palestinesi e a contribuire a migliorare la loro qualità di vita se vuole integrarsi pienamente nel Medio Oriente."Il messaggio più importante che abbiamo cercato di trasmettere alla leadership israeliana è che, ora che la guerra è finita, se si vuole integrare Israele nel Medio Oriente più ampio, bisogna trovare un modo per aiutare il popolo palestinese a prosperare e a migliorare", ha affermato in un'intervista al programma 60 Minutes della Cbs.
Gli Stati Uniti sono "concentrati sulla creazione di una situazione di sicurezza comune e di opportunità economiche per israeliani e palestinesi, in modo che possano vivere fianco a fianco in modo duraturo", ha aggiunto.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha intanto spiegato di ritenere che ''la leadership di Hamas non sia coinvolta'' negli attacchi contro le Idf nella Striscia di Gaza, ma che ''forse ci sono dei ribelli al suo interno''. Parlando con i giornalisti a bordo dell'Air Force One, Trump ha aggiunto che ''in ogni caso la situazione verrà gestita in modo appropriato. Con durezza, ma correttamente''.
Auspicando che l'accordo di cessate il fuoco a Gaza regga, Trump ha aggiunto che gli Stati Uniti vogliono che ''i rapporti con Hamas saranno molto pacifici''.
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Manovra attesa in Parlamento: le tappe, cosa può cambiare per imprese e lavoro
20 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - E' atteso in settimana l'approdo dell'articolato della Legge di Bilancio in Parlamento, per poi avviare, dopo le procedure di prassi, la sessione di bilancio che quest'anno inizia al Senato per il via libera alla Manovra 2026. Dalle misure fiscali come il taglio dell'Irpef e la rottamazione, al pacchetto per le famiglie ed il lavoro, tra le altre misure: sono in tutto 137 gli articoli di una bozza del ddl Bilancio visionata dall'Adnkronos.
A quanto apprende l'Adnkronos da fonti della maggioranza, si punta alla notifica del testo già martedì ma la data potrebbe slittare di qualche giorno. Ad ogni modo se la tabella di marcia venisse rispettata, già dall'ultima settimana di ottobre potrebbero iniziare le audizioni davanti alle commissioni Bilancio, per poi procedere con la presentazione degli emendamenti ed il voto in prima lettura a Palazzo Madama.
Novembre sarà quindi un mese clou per capire se l'iter del ddl procederà spedito o se i tempi dell'esame tra Senato e Camera si allungheranno arrivando a ridosso delle festività, come l'anno scorso quando il via libera definitivo alla Finanziaria arrivò il 28 dicembre.
Seppur prematuro, visto che ancora non è noto lo stanziamento per gli emendamenti, nei piani della maggioranza si potrebbero apportare migliorie alla nuova Transizione 5.0, il piano per innovazione e green delle imprese.
"Si può lavorare bene per snellire la burocrazia in modo che gli imprenditori vengano facilitati nella presentazione delle domande", spiega all'Adnkronos Giorgio Salvitti, senatore di Fratelli d'Italia in commissione Bilancio al Senato. "Nell'ottica di quello che ha fatto il governo - spiega - possiamo apportare delle migliorie per replicare il successo di Industria 4.0", perché "questa volta usiamo fondi nazionali e quindi non soggetti alle regole per l'uso dei fondi Ue". Su questo fronte "auspico il consenso dell'opposizione, questa non è misura politica ma una misura che dovrebbe trovare ampia condivisione", osserva Salvitti.
Forza Italia punta all'obiettivo di estendere la platea dei beneficiari del taglio della seconda aliquota Irpef dal 35% al 33% ai redditi fino a 60mila euro, dalla soglia dei 50mila prevista dal governo. Impresa ardua però perché servirebbero almeno 1,5 mld. Per le altre modifiche, in qualità di leader di Forza Italia, il vice premier Antonio Tajani ha già iniziato gli incontri con le associazioni e le parti sociali, spiega all'Adnkronos il senatore e capogruppo FI in commissione Bilancio, Dario Damiani, condividendo, tra le altre, la richiesta Cisl di azzerare la tassazione sul premio di produttività, già scesa dal 5% all'1% nella nuova legge di Bilancio.
Sul contributo da 4,4 mld circa nel 2026 delle banche inoltre Damiani sottolinea che si tratta di un intervento "sociale", che per oltre la metà (2,4 mld) andrà a finanziare la sanità ed in particolare l'assunzione di nuovo personale. "Quindi nessuna tassa sull'extra-profitto che è contro qualunque lessico politico ed economico di Forza Italia e di tutto il centrodestra - spiega Damiani - ma una misura per il sociale, per la sanità che ha bisogno di nuove assunzioni".
Per l'opposizione la manovra invece non risponde alle necessità del paese. "E' deludente, piatta ed inconsistente", dice all'Adnkronos il vice presidente della commissione Bilancio al Senato Antonio Misiani (Pd). "Prima di ragionare sul pacchetto delle contro proposte vorremmo vedere il testo, perché per ora ci sono solo i titoli" e "vorremmo capire il budget, perché se i numeri saranno quelli dell'anno scorso ci sarà poco da fare". Ad ogni modo, il Pd ragionerà su proposte su tre anni basate su tre pilastri principali: lavoro e tassazione; industria e servizi essenziali (sanità, trasporto pubblico e casa).
Sul primo fronte Misiani indica l'obiettivo della restituzione del fiscal drag e la sterilizzazione per il futuro, del salario minimo e della contrattazione collettiva. Sul versante dell'industria: "Quattro miliardi per la nuova Transizione 5.0 sono una goccia rispetto a quello che servirebbe". Non solo, "oltre a questo - incalza l'ex vice ministro all'Economia - chiederemo il rifinanziamento del fondo automotive tagliato dal governo in uno dei momenti più difficili per il settore e servono inoltre misure per abbassare il costo dell'energia: questi due temi sono totalmente assenti nella manovra".
Terzo filone di intervento per il Pd è quello dei servizi essenziali: sanità, scuola, trasporto pubblico e casa. "Sono settori sacrificati, siamo davanti alla Legge di bilancio più piccola dal 2014 e a noi serviva non una manovra di galleggiamento ma una manovra trasformativa", afferma l'esponente Pd. Fari infine sul contributo delle banche. "La partita ha diversi lati oscuri: che certezza c'è di queste entrate, se sono volontarie come si possono inscrivere a bilancio? Sarebbe inaccettabile se quello che viene spacciato come un contributo poi venisse scaricato sui correntisti", conclude Misiani.
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Milan-Fiorentina 2-1, Pradé non ci sta: "Rigore scandaloso". Pioli: "Così invitiamo i giocatori a simulare"
20 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - La Fiorentina non ci sta e protesta contro il rigore concesso al Milan nel posticipo della settima giornata di Serie A. Cos'è successo a San Siro? A una manciata di minuti dal termine della partita, Gimenez viene leggermente trattenuto in area da Ranieri e si lascia cadere a terra, con le mani al volto. Il Var Abisso richiama il direttore di gara Marinelli al Var e dopo pochi minuti l'arbitro concede il rigore ai rossoneri. Leao segna per il 2-1 finale e iniziano le proteste dei viola.
L'episodio è stato commentato in conferenza stampa dal ds viola Daniele Pradé: "Marinelli non ha avuto il coraggio di sostenere la sua decisione, noi ci stiamo giocando la vita e bisogna capire che non si può fare una roba del genere. Questa cosa è scandalosa. Gimenez è rimasto a terra 20 minuti e nemmeno è stato sfiorato. Poco prima c'era stato fallo su Ranieri che poteva essere rosso, invece è stato dato giallo. La Fiorentina ha giocato di cuore e non meritava di perdere in maniera così orribile. Usciamo sconfitti in una maniera dolorosa, non siamo questi".
Il rigore dato al Milan è stato commentato anche dal tecnico della Fiorentina Stefano Pioli: "La prima norma che ci hanno detto sul Var è che interviene se c'è un chiaro ed evidente errore dell'arbitro. Ma quello che ha portato al rigore del Milan lo è? Se facciamo così, invitiamo i giocatori a simulare. Basta mettersi le mani in faccia al primo contatto e tutti fischiano".
Nel corso del post-partita su Dazn, Pioli ha anche discusso con il campione del mondo Luca Toni: "Mi chiedi se potevamo essere più attenti nella situazione del rigore? Le vedete le partite? Non si può ridurre tutto a questo, se vinciamo siamo belli e se perdiamo siamo brutti. Non ci sono problemi nello spogliatoio". Toni a questo punto risponde, spiegando di non averlo mai detto e Pioli replica: "Vi ho sentito prima, andiamo avanti".
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