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Il talento per la scarpa 2025 arriva da Avezzano, è Laura Bartolomeo 20 anni
20 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - La vincitrice del concorso 'Un talento per la scarpa' è italiana (lo scorso anno dalla Grecia) e per la prima volta arriva da Avezzano. Si chiama Laura Bartolomeo, ha 20 anni, è studentessa del Liceo artistico Bellisario nella cittadina in provincia di L'Aquila. Il suo lavoro è stato giudicato il migliore sul tema 'Back to creativity. Ritorno alla manifattura artigianale creativa', nell'iniziativa promossa da Sammauroindustria, associazione pubblico privato, che riunisce primarie aziende del settore calzaturiero del distretto di San Mauro Pascoli: CBR Tacstile, Pollini, Sergio Rossi, insieme alla scuola del Cercal che coordina il concorso (dell'associazione fanno parte anche il Comune di San Mauro Pascoli e l'azienda RR Holding).
Un concorso dall'edizione speciale che quest'anno festeggia il traguardo dei 25 anni. La serata di premiazione è in programma venerdì 24 ottobre a Villa Torlonia a San Mauro Pascoli alle ore 17. Nell'occasione, sempre a Villa Torlonia (Foyer del Teatro), saranno esposti i lavori partecipanti a cura di Maria Cristina Savani. Vincitrice e segnalati della 25esima edizione di Un Talento per la scarpa sono stato presentati questa mattina (20 ottobre) dal Sindaco di San Mauro Pascoli Moris Guidi, dal Presidente e dal Direttore di Sammauroindustria, Daniele Gasperini e Miro Gori, e dalla Direttrice del Cercal Serena Musolesi.
Dopo il successo di un giovane dalla Grecia dello scorso anno, il Talento 2025 arriva dall'Italia e più precisamente da Avezzano. Laura Bartolomeo ha 20 anni e il suo elaborato si è imposto sulla cinquantina di lavori che hanno partecipato. Questa la motivazione: “La ricerca approfondita dell'antica tecnica artigianale della filigrana si unisce ad un design contemporaneo e seducente creando un sandalo di forte impatto estetico”. La sua collezione avrà l'opportunità di tradursi in un prototipo di calzatura in una delle imprese associate (CBR Tacstile, Pollini, Sergio Rossi), oltre a un premio di mille euro.
La giuria ha segnalato anche altri nove lavori meritevoli di menzione per la loro qualità. Al secondo posto ex aequo due ragazze: Federica Peternelj di Chieti con questa motivazione: “Una nuova interpretazione del ricamo a tombolo per una collezione dai toni vibranti, rispettando l'antica tecnica artigianale da un lato e sviluppando il tema con la modellazione 3D dall'altro”; Michela Maldini di Cesena con questa motivazione: “Una nuova progettualità artigianale che prende ispirazione da molteplici lavorazioni di manifattura di pregio per una collezione eterogenea”. Al quarto Francesca Catani di Rimini, quinto posto per la messicana Lopez Gomez Fernanda Lizarazu di Guanajuato. La sesta piazza è un ex aequo per cinque: Moreno Hernandez Veronica di Leon Guanajuato (Messico); Angelica Fabbozzi di Giugliano in Campania (Napoli); Luana Mao di Celano (L'Aquila); Verdin Linan Milagros Enid di Guanajuato (Messico); Castillo Meza Gabriela Alejandra Guanajuato (Messico).
Segnalata anche una scuola che si è distinta per la quantità e qualità degli elaborati: Universidad La Salle Bajio di Leon Messico. Questa la motivazione: “La costanza e la qualità dei numerosi progetti inviati manifesta un continuo interesse per il concorso, la scuola e il distretto calzaturiero di San Mauro Pascoli”. La premiazione dei vincitori è in programma venerdì 24 ottobre a Villa Torlonia alle ore 17.00 alla presenza di Francesca Lucchi, consigliera delegata del Presidente Regione Emilia-Romagna, il sindaco di San Mauro Pascoli Moris Guidi, e il Presidente e il Direttore di Sammauroindustria Daniele Gasperini e Miro Gori.
Nel corso della serata sarà svelato il vincitore di “Un Talento per il Tacco”, dedicato al tacco d'alta moda. Il riconoscimento è promosso da CBR Tacstile, socio di Sammauroindustria, azienda del distretto della scarpa di San Mauro Pascoli specializzata nel tacco d'alta moda. Al termine dell'evento buffet offerto da Emmefood. Nel Foyer del Teatro a Villa Torlonia saranno esposti i lavori partecipanti a cura di Maria Cristina Savani.
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Imprenditrice italiana muore dopo intervento estetico in Turchia. Lo zio: "Ha contratto un’infezione"
20 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - "Milena era andata a farsi questo intervento estetico a Istanbul 20 giorni fa. Era in una clinica privata, poi, a seguito di una complicanza, è stata trasportata in ospedale e questa mattina abbiamo saputo che era morta". Lo dice all'Adnkronos Luigi Di Palma, uno zio di Milena Mancini, l'imprenditrice 56enne di Isola del Liri, morta a Istanbul dopo essersi sottoposta a un intervento estetico in una clinica privata turca. "Durante l'intervento aveva avuto una complicanza e sembra che abbia contratto un'infezione in questa clinica. Evidentemente le conseguenze erano irreversibili", spiega lo zio con voce spezzata.
Di Palma si dice "sotto choc per la notizia tragica. Anche perché noi familiari non siamo stati informati della questione, non sapevamo che Milena fosse andata in Turchia per questo intervento estetico, quindi per noi è stata una cosa tragica". Lo zio di Milena sostiene che la famiglia non fosse stata informata "della scelta di Milena di andare in Turchia a farsi operare perché lei e il marito non volevano che ci preoccupassimo, in famiglia andiamo d'accordo".
Milena era una donna "determinata e capace - continua Di Palma - era un'imprenditrice. Ha fatto esperienze nell'ambito finanziario e bancario e, da qualche anno, era nell'ambiente immobiliare". Lo zio descrive Milena come una persona "solare, andava d'accordo con tutti. La sua determinazione derivava dalla famiglia che è sempre stata piena d'iniziativa", conclude.
Fare un intervento di chirurgia plastica in Turchia "può attrarre per i costi ridotti. I risultati possono essere, in alcuni casi, anche buoni sul piano estetico, ma i rischi in caso di complicanze sono troppo elevati. Il gioco non vale davvero la candela: mettere in pericolo la propria salute non può essere considerata una buona scelta". E' il parere di Maurizio Valeriani, docente di Chirurgia plastica all'università Unicamillus di Roma, che all'Adnkronos Salute commenta il dramma dell'imprenditrice deceduta dopo un intervento estetico a Istanbul.
L'intervento low cost in Paesi come la Turchia, spiega lo specialista, "è reso appetibile dal minor costo del personale, delle strutture, delle apparecchiature rispetto all'Italia e ad altri Paesi europei". E "magari si ottiene anche ciò che si voleva. Il problema però si pone, in maniera drammatica, quando ci sono complicanze che richiedono attrezzature adeguate, estrema attenzione al decorso e alla perfetta guarigione, cosa che richiede tempo anche in mano a un chirurgo plastico esperto e preparato".
Tutto questo può essere davvero difficile "in un Paese, dove la lingua è differente, la valutazione dell'ambiente molto difficile per il paziente e gli elementi per giudicare la struttura molto limitati", continua Valeriani. In caso di infezioni, poi, "l'esame colturale per i germi si può fare sicuramente anche in Paesi come la Turchia, ma i dati ci dicono che la sicurezza è minore e la percentuale di complicanze è più alta", conclude l'esperto ricordando inoltre che "in un ambiente chirurgico con standard adeguati anche in Turchia i costi ormai si allineano. Questo dovrebbe farci riflettere sul fatto che la scelta del low cost sottrae qualcosa per contenere i costi e si paga cara sul fronte della sicurezza".
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Veneto, SocialCom: "Piace sui social, sentiment positivo all’80%"
20 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Il Veneto piace (molto) anche sui social: l'80% delle conversazioni online sulla regione ha un tono positivo, dominato da fiducia, speranza e orgoglio. A raccontarlo è la ricerca “Tra identità e percezione: il Veneto raccontato dai social”, presentata da SocialCom e SocialData nel corso dell'evento “Direzione Nord Est - Una Nuova Era” al Palazzo della Salute di Padova. Lo studio analizza 12 mesi di conversazioni digitali (ottobre 2024 - settembre 2025) e oltre 1,2 milioni di contenuti generati, per un totale di 32 milioni di interazioni.
A trainare il racconto online sono i tre pilastri economici della regione: agricoltura, industria e Made in Italy. Nel comparto agricolo svettano vino, frutta, ortaggi e tabacco, con il vino che si conferma simbolo identitario e leva reputazionale globale. Tra i protagonisti della scena social veneta, Luca Zaia guida la classifica con 2,9 milioni di interazioni, seguito da Matteo Salvini (quasi 1 milione) e da figure legate al territorio come Federica Pellegrini.
“Il Veneto si conferma una delle regioni più dinamiche nel racconto digitale, con un sentiment ampiamente positivo e una forte capacità di rappresentare sé stesso online - spiega Luca Ferlaino, presidente di SocialCom -. Agricoltura, industria e Made in Italy sono le leve principali di questa narrazione, che si esprime sempre più anche su TikTok e LinkedIn, piattaforme chiave per giovani e imprese”. La partecipazione di SocialCom all'evento ha offerto una prospettiva data-driven su come il Nord Est stia costruendo la propria identità digitale a livello nazionale e internazionale.
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Trump e lo spavento alla Casa Bianca, cameraman urta specchio antico: "Stai attento!"
20 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Donald Trump a bocca aperta per l'allarme nella sala del gabinetto alla Casa Bianca. Durante l'incontro con il premier australiano Anthony Albanese, il presidente degli Stati Uniti ha vissuto secondi 'di panico'. Colpa di un operatore che, con la telecamera, ha urtato uno specchio che Trump ha appena fatto spostare nella Cabinet Room.
"Attenzione, attenzione... Non può rompere quello specchio, ha 400 anni. Un operatore ha appena urtato lo specchio, l'ho appena fatto spostare qui. La prima cosa che capita... un operatore lo urta: incredibile, ma sono i problemi della vita...", dice il presidente rivolgendosi a Albanese.
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Imprese, Vallifuoco (Brand journalism festival): "Serve un nuovo patto con media e istituzioni"
20 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - “Il Brand Journalism Festival non è solo un evento per addetti ai lavori, ma un evento di scopo e di missione. Nasce per fotografare un'istanza del Paese che oggi è di primaria importanza: il superamento della polarizzazione tra informazione e comunicazione d'impresa. In un ecosistema sempre più liquido e frammentato, vogliamo mettere al centro i giovani, i loro linguaggi e il modo in cui raccolgono i contenuti, costruendo un dialogo tra giornalisti, comunicatori aziendali e new media”. Lo ha dichiarato Ilario Vallifuoco, ideatore del Brand Journalism Festival 2025, presentato alla Camera dei Deputati. L'evento, giunto alla seconda edizione, è in programma l'11 novembre al Talent Garden di Roma.
“Parlamento e Commissione europea - ha spiegato - collaborano con noi per colmare il divario comunicativo con la società e con i giovani, mentre il nostro Osservatorio, realizzato con il gruppo Unipol, continua a indagare il rapporto tra cittadini e informazione. Il Brand Journalism Festival è un laboratorio di idee: vogliamo offrire strumenti e proposte concrete per una comunicazione più etica, trasparente e inclusiva”.
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