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Al via domani ComoLake: Premi Nobel, imprese e istituzioni al lavoro per il futuro del digitale in Italia
13 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Prende il via domani a Villa Erba di Cernobbio la nuova edizione del Digital innovation forum-ComoLake 2025, il summit internazionale organizzato da Micromegas Comunicazione, che riunisce per quattro giornate Premi Nobel, scienziati, leader industriali e rappresentanti delle istituzioni europee per discutere il futuro del digitale, dell'intelligenza artificiale e del quantum computing.
I lavori partiranno alle 9 con i saluti istituzionali del sindaco di Cernobbio Matteo Monti e di Antonio Franceschetti, presidente della Fondazione Innovazione Digitale Ets, promotrice del Forum. Seguiranno interventi introduttivi di Alberto Tripi (Confindustria) e del fisico Ugo Moschella (Università dell'Insubria), prima delle lectio magistralis di Gian Francesco Giudice (Cern), Marc Mézard (Université Bocconi) e Luciano Maiani, già presidente del Cnr e medaglia Dirac.
La prima sessione plenaria, dedicata a 'Reti e Infrastrutture', vedrà protagonisti i vertici di Almawave, Inwit, Aws, Google, Open Fiber, Accenture, Reply, Tim, Ei Towers, Boldyn Networks, Cloudera, Amazon e Cellnex Italia, in un confronto guidato da Barbara Carfagna (Rai) sui nuovi modelli di connettività e sul ruolo strategico dell'Europa nel rafforzare la leadership tecnologica. Nel pomeriggio il dialogo tra scienza e impresa sarà al centro delle 'keynote lecture' dedicate alla fisica fondamentale, con la partecipazione del Premio Nobel per la Fisica Gerardus 't Hooft, di Thibault Damour, Mariafelicia De Laurentis e ancora Maiani, Mézard e Giudice, che chiuderanno la giornata con la tavola rotonda 'Dalla fisica fondamentale alle tecnologie emergenti'.
Un ulteriore momento di approfondimento tematico sarà garantito dalla tavola rotonda 'Forum paneuropeo dell'industria quantistica' moderata da Alessio Jacona (Ansa) con Fabio Beltram (Scuola Normale Superiore), Alessandro Curioni (Ibm), Antonio La Gatta (Presidenza del consiglio dei ministri), Tommaso Macrì (QuEra Computing), Irwan Owen (D-Wave) e Marco Pistoia (IonQ). Un confronto per fare il punto sul quantum computing. Tra gli interventi istituzionali sono attesi Alessio Butti (Presidenza del consiglio dei ministri), Adolfo Urso (ministro delle Imprese e del Made in Italy) e Bruno Frattasi (direttore generale dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale). Accanto alle plenarie, ComoLake aprirà anche i lavori delle sessioni tematiche parallele dedicate a fotonica e intelligenza ottica e mobilità elettrica e smart cities. In questi panel si confronteranno rappresentanti di aziende come Enel, Cellnex Italia, Inwit e Ntt Data, e accademici di Insubria, Politecnico di Milano e QuEra Computing.
"ComoLake è il luogo in cui istituzioni, imprese e ricerca possono dialogare concretamente sull'impatto dell'innovazione nella vita reale -spiega Antonio Franceschetti, presidente della Fondazione Innovazione Digitale-. Il nostro obiettivo è superare la logica dei convegni autoreferenziali e costruire uno spazio di confronto aperto, dove la tecnologia diventi motore di inclusione, crescita sostenibile e competitività per l'Europa e per il Paese".
Organizzato da Micromegas Comunicazione e promosso dalla Fondazione Innovazione Digitale Ets, ComoLake 2025 conferma la sua vocazione a piattaforma europea di confronto tra scienza, economia e istituzioni, in un dialogo che guarda alla trasformazione digitale e quantistica del prossimo decennio. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito ufficiale www.comolake.it.
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Incidente sul lavoro nel bolognese: operaio 29enne muore in azienda metalmeccanica
13 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - In mattinata un operaio di 29 anni, originario del Bangladesh, è morto in seguito a un incidente sul lavoro in un'azienda metalmeccanica a San Giorgio di Piano (Bologna). L'uomo era regolarmente residente in Italia ed era dipendente della Righi Lavorazioni Meccaniche con ha sede nella zona industriale di Stiatico. Secondo le prime ricostruzioni, sembra che la vittima stesse lavorando a un macchinario e sia stato colpito da un oggetto in lavorazione. Dopo la segnalazione, il 118 è intervenuto sul posto ma non c'è stato nulla da fare. Sul luogo anche i carabinieri e il personale di Medicina del lavoro dell'Ausl. Fim, Fiom e Uilm Bologna hanno proclamato uno sciopero di due ore a fine turno per domani con presidio dalle 15.30 davanti ai cancelli dell'azienda.
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Milan, infortunio al flessore per Saelemaekers: quando torna in campo
13 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Maledizione infortuni in casa Milan. La squadra rossonera dovrà fare i conti con il ko di Alexis Saelemaekers, che ha accusato un problema fisico durante gli impegni della Nazionale belga. Gli esami a cui si è sottoposto oggi, lunedì 13 ottobre, l'esterno hanno evidenziato una "lesione al flessore della gamba destra".
Il 26enne belga salterà quindi sicuramente la sfida di Serie A con la Fiorentina, in programma domenica prossima, per essere poi sottoposto a nuovi esami tra una settimana. I tempi di recupero dovrebbero aggirarsi intorno ai 20 giorni, con il giocatore che non sarebbe a disposizione di Allegri nemmeno per la sfide contro il Pisa del 24 ottobre, mentre potrebbe tornare a disposizione per la trasferta di Bergamo contro l'Atalanta il 28.
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Agricoltura: Assofertilizzanti, divieto uso urea causerebbe perdita 45% valore cereali
13 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - L'urea è una commodity irrinunciabile per la produttività agricola, grazie al suo elevato contenuto di azoto, il più alto tra i fertilizzanti. Un mezzo tecnico essenziale, soprattutto per le filiere cerealicole, poiché garantisce rese adeguate e qualità delle produzioni. È quanto emerge dallo studio di Nomisma sull'impatto della fertilizzazione azotata e dell'urea in Italia, commissionato da Assofertilizzanti, l'associazione di Federchimica che rappresenta i fabbricanti di fertilizzanti nazionali. La ricerca è stata presentata in occasione del 40° anniversario dell'Associazione, che coincide con la Giornata Mondiale dei Fertilizzanti, nel corso di una tavola rotonda che ha riunito rappresentanti del mondo agricolo, delle associazioni di categoria, delle istituzioni e dell'università.
Il quadro che ne risulta è abbastanza chiaro: l'azoto è un elemento nutritivo essenziale per la crescita delle colture e in Italia circa il 44% deriva dall'urea, sebbene la sua distribuzione incida per il 16% del volume distribuito di tutti i fertilizzanti (Istat 2023). Nonostante negli ultimi dieci anni si sia già operata una riduzione del 20% dei fertilizzanti azotati, segno di una maggiore sensibilità sull'ottimizzazione d'uso dei mezzi tecnici in agricoltura, un'ulteriore restrizione come la messa al bando dell'urea nel bacino padano andrà inevitabilmente a compromettere la produttività di filiere di punta dell'agricoltura italiana.
Lo studio analizza anche l'impatto del divieto sull'uso dell'urea in termini di riduzione delle rese agricole, in particolare nelle colture cerealicole. In uno scenario in cui nel Bacino Padano si producono annualmente circa 4,4 milioni di tonnellate di mais da granella, si stima una diminuzione del 36% nella produzione (pari a circa 1.6 milioni di tonnellate in meno l'anno), un calo del 17% su circa 2.1 milioni di tonnellate di frumento tenero, del 25% su 551mila tonnellate di frumento duro e, addirittura, del 63% su 1.4 milioni di tonnellate di riso. Queste perdite avrebbero ricadute significative su numerose filiere agroalimentari d'eccellenza italiane.
Le prospettive peggiorano gravemente in uno scenario di totale assenza di fertilizzanti azotati: le produzioni calerebbero del 61% per il mais, del 57% per il frumento tenero, del 78% per il frumento duro e del 77% per il riso, con gravi conseguenze sulla sicurezza alimentare nazionale e sulla competitività del comparto agricolo italiano. In assenza di urea, oltre al calo produttivo di mais, frumento e riso, si rileverebbero anche dei cali qualitativi, che genererebbero una contrazione complessiva del valore per l'intero comparto dei cereali fino al 45% e questo in un Paese che già si distingue per un impiego di azoto significativamente inferiore rispetto ai principali Paesi dell'Ue, sia in valori assoluti che per unità di superficie coltivata.
I dati mostrano come da un punto di vista ambientale l'applicazione dell'urea incida sulle emissioni di gas serra in maniera estremamente contenuta: appena lo 0,1% delle emissioni totali italiane e solo l'1,3% di quelle agricole. Dati che confermano come il suo divieto non avrebbe effetti significativi sulla mitigazione delle emissioni di gas climalteranti.
Inoltre, da diversi anni esistono soluzioni tecnologiche applicabili all'urea per mitigarne gli impatti ambientali. Tra queste i polimeri ricoprenti o i cosiddetti inibitori dell'ureasi: molecole innovative con performance scientificamente comprovate, in grado di contenere le perdite di ammoniaca in atmosfera fino a una media del 70–80%. “L'industria dei fertilizzanti gioca un ruolo fondamentale per garantire la sicurezza alimentare del nostro Paese e crediamo che una gestione sempre più razionale, responsabile ed evoluta dei fertilizzanti sia una sfida da affrontare insieme a tutto il comparto agricolo, per guardare al futuro dell'agricoltura italiana" ha dichiarato Paolo Girelli, presidente di Assofertilizzanti-Federchimica.
"Siamo fortemente preoccupati del provvedimento che prevede il divieto di impiego dell'urea, - prosegue - poiché non sono stati presi in considerazione i suoi effettivi impieghi e la sua indispensabilità per la filiera cerealicola italiana". "La complementarità nell'uso di tutte le tipologie di fertilizzanti rappresenta un principio fondamentale che la nostra Associazione promuove da sempre". Lo studio elaborato da Nomisma offre un contributo concreto e di grande valore al dibattito nazionale sull'impiego sostenibile dei fertilizzanti, mettendo in evidenza la necessità di mantenere un equilibrio tra produttività, qualità delle colture e tutela dell'ambiente.
"L'analisi evidenzia come una gestione non efficiente della fertilizzazione azotata possa generare perdite economiche rilevanti. In particolare, l'ipotesi di un blocco dell'uso dell'urea nel Bacino Padano avrebbe effetti estremamente negativi su alcune colture chiave del nostro sistema agroalimentare. Il mais, ad esempio, è una componente essenziale per sostenere il comparto zootecnico e le grandi produzioni Dop; il frumento costituisce la base delle filiere 100% italiane dei prodotti da forno, dolciari e della pasta; mentre il riso italiano assicura una quota significativa dell'approvvigionamento europeo. Senza soluzioni tecnicamente ed economicamente sostenibili, si rischia di compromettere in modo serio la produttività e la redditività delle aziende agricole dell'area padana" ha dichiarato Paolo De Castro, presidente di Nomisma.
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Brasile, scoppia caso Neymar. Ancelotti non lo convoca: "Deve essere in forma"
13 ottobre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Scoppia il caso Neymar in Brasile. L'attaccante verdeoro, tornato al Santos dopo la parentesi dorata in Arabia Saudita con la maglia dell'Al Hilal, è stato escluso dai convocati del ct Carlo Ancelotti per le due amichevoli asiatiche contro Corea del Sud, battuta 5-0, e Giappone, in programma domani, martedì 14 ottobre.
Nonostante l'ex attaccante del Barcellona sia tornato a giocare in patria proprio per conquistarsi un posto nella spedizione verdeoro che parteciperà ai Mondiali 2026, di scena in Stati Uniti, Messico e Canada, Ancelotti non lo ha ancora convocato da quando è stato nominato ct. Decisioni che, ovviamente, hanno fatto rumore: "Quando è in forma, ha un livello tale per giocare in qualsiasi Nazionale e squadra del pianeta”, ha detto l'ex tecnico, tra le altre, di Milan e Napoli in conferenza stampa.
Ancelotti non chiude comunque le porte a una possibile convocazione di Neymar per i prossimi Mondiali, a patto di avere una condizione fisica accettabile, con una prima lista che arriverà il prossimo marzo: "I convocati di marzo potrebbero essere praticamente gli stessi che parteciperanno ai Mondiali. Vogliamo vedere come alcuni giocatori si sono integrati, ma l'idea è che il gruppo si stia già delineando", ha concluso Ancelotti.
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