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Ucraina-Russia, raid incrociati nella notte: nuovi attacchi su Kremenchuk e droni su Mosca
11 dicembre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Mentre la diplomazia continua il lavoro per cercare di giungere a un accordo di pace tra Ucraina e Russia, non si fermano gli attacchi di Kiev e Mosca.
Nella notte la Russia ha attaccato con una raffica di missili e droni la città ucraina di Kremenchuk, nella regione di Poltava, a 250 chilometri a sud-est di Kiev. Gli impianti energetici locali sono tornati a essere il bersaglio dell'attacco russo, ha riferito il governatore dell'Oblast di Poltava, Volodymyr Kohut. "Un numero significativo di droni è stato abbattuto, ma la caduta di detriti e i colpi diretti sugli impianti hanno causato incendi", ha affermato, aggiungendo che non sono state segnalate vittime. Il raid è avvenuto meno di una settimana dopo che la Russia ha lanciato un massiccio attacco combinato contro Kremenchuk il 7 dicembre, danneggiando diversi impianti energetici.
Da parte loro, le forze russe hanno abbattuto il numero record di 287 droni ucraini durante la notte e gli aeroporti di Mosca sono stati temporaneamente chiusi. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo. Dei droni "intercettati e abbattuti" dalla difesa aerea russa, 32 erano diretti verso Mosca, ha affermato il ministero in una dichiarazione pubblicata su Telegram. Tutti e quattro gli aeroporti della capitale russa sono stati temporaneamente chiusi, ha riferito Rosaviatsia, l'autorità russa per l'aviazione civile. I voli sono stati dirottati sull'aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo.
Intanto secondo Afp, che cita due fonti ucraine, Kiev avrebbe consegnato a Washington la sua ultima versione del piano per porre fine alla guerra con la Russia. L'Ucraina avrebbe infatti "già inviato" la bozza aggiornata agli Stati Uniti, ha spiegato un alto funzionario, senza però fornire dettagli sul contenuto del piano.
Un documento aggiornato dopo giorni di consultazioni con Germania, Francia e Regno Unito i cui leader ieri hanno parlato al telefono con Donald Trump. "Abbiamo parlato con i leader di Francia, Germania e Regno Unito. Abbiamo parlato di Ucraina, usando parole forti. Abbiamo avuto discussioni in relazione alle persone...", le parole del tycoon.
Che ha continuato: "In questo momento stanno succedendo molte cose, credo che risolveremo" la questione "in tempi relativi brevi. Vorrebbero che partecipassimo a un meeting nel weekend in Europa con Zelensky. Decideremo in base a cosa riceveremo da loro, non vogliamo perdere tempo. Stanno morendo migliaia di persone", ha poi rimarcato, e Zelensky "deve essere realista. Mi chiedo quanto tempo ci voglia per avere elezioni" in Ucraina, "non votano da tanto tempo.
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Celtic-Roma: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv
11 dicembre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - La Roma torna in campo in Europa League. I giallorossi volano a Glasgow per sfidare il Celtic oggi, giovedì 11 dicembre - in diretta tv e streaming - nella sesta giornata della seconda competizione continentale. La squadra di Gasperini è reduce dalla sconfitta di campionato contro il Cagliari, che si è imposto 1-0 nell'ultimo turno di Serie A, e in Europa League si trova al 15esimo posto con 9 punti. Il Celtic è invece fermo a 7 in 21esima posizione.
La sfida tra Celtic e Roma è in programma oggi, giovedì 11 dicembre, alle ore 21. Ecco le probabili formazioni:
Celtic (3-4-3): Schmeichel; Trusty, Scales, Tierney; Engels, McGregor, Hatate, Tounekti; Nygren, Maeda, Yang. All. Nancy
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ndicka, Hermoso; Celik, Cristante, Koné, Wesley; Soulé, Pellegrini; Dybala. All. Gasperini
Celtic-Roma sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. La partita sarà disponibile in streaming sull'app SkyGo e su NOW.
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Sugli sci in sicurezza: dagli ortopedici 5 buone pratiche per ridurre gli infortuni
11 dicembre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Sciare in sicurezza si può. Questione di prudenza, ma non solo. La Siot, la Società italiana di ortopedia e traumatologia, in vista dell'imminente apertura della stagione degli sport invernali e dell'Olimpiade Milano-Cortina, ricorda 5 semplici buone pratiche per ridurre il rischio di infortuni:
1) Arrivare preparati fisicamente e ascoltare il proprio corpo. "Curare l'allenamento tutto l'anno, con esercizi di forza, stabilità ed equilibrio. Bastano 2-3 sessioni a settimana per ridurre il rischio di traumi muscolari e articolari. Evitare sovraccarichi ripetuti, soprattutto in presenza di dolori a ginocchia, schiena o spalle - raccomandano gli ortopedici - Per le donne, è utile potenziare quadricipiti, glutei, addominali e da migliorare il controllo neuromuscolare, soprattutto nei movimenti di torsione delle ginocchia. Per gli uomini rinforzare la muscolatura scapolare, lavorare sulla reattività nelle cadute ed evitare di proteggersi istintivamente 'mettendo le mani avanti'".
2) Indossare sempre i dispositivi di protezione. "L'uso del casco è obbligatorio, ma guanti rinforzati e paraschiena sono strumenti potenti nella prevenzione degli infortuni più gravi".
3) Utilizzare attrezzature adatte e ben mantenute. "Sci e snowboard devono essere in buone condizioni, controllati e regolati su peso, altezza e abilità. Lame e attacchi vanno verificati presso centri specializzati, perché se mal regolati aumentano i rischi".
4) Riscaldarsi prima della prima discesa. "Stretching dinamico, mobilità articolare e qualche minuto di attivazione muscolare riducono le rigidità che possono favorire cadute o torsioni improvvise".
5) La prudenza ci salva dagli infortuni. "Prima di ogni discesa controllare meteo, visibilità, presenza di ghiaccio e affollamento. Se le condizioni peggiorano, meglio rallentare o fermarsi: se la pista è affollata o la visibilità scarsa, ridurre la velocità è obbligatorio. Mantenere le distanze di sicurezza e non avventurarsi in fuoripista senza esperienza o senza guide qualificate. Attenzione a rimettersi sugli sci o snowboard dopo un pranzo pesante o dopo consumo di bevande alcoliche: peggiorano i riflessi, l'equilibrio e la prontezza a proteggersi dagli infortuni".
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Ucraina consegna il piano agli Usa. Trump: "Zelensky deve essere realista"
11 dicembre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Da un lato la fiducia di Zelensky nel piano dell'Ucraina per terminare la guerra, già consegnato agli Usa secondo i media. Dall'altro il solito pressing di Trump sul numero uno di Kiev, ancora insoddisfatto per i tentennamenti del presidente ucraino che - insiste - "deve essere realista". E' in questo clima che si chiude la giornata, tra colloqui con il team dell'amministrazione americana e telefonate dei 'volenterosi' al tycoon dall'esito incerto.
Il colloquio di 40 minuti "per cercare di fare progressi sull'Ucraina" tra Trump, il presidente francese Emmanuel Macron, il premier britannico Keir Starmer e il cancelliere tedesco Friedrich Merz, non sembra infatti aver portato alcuna certezza. Anzi. Se il contenuto della chiamata non è stato rivelato, il tycoon ha però fatto sapere di aver usato "parole forti" con le controparti europee e di essere indeciso se partecipare o meno a un meeting nel fine settimana sul tema perché - ha spiegato - "non vogliamo perdere tempo". Un'affermazione in linea con quelle dei giorni scorsi, dopo la diffusione della nuova strategia Usa sulla politica estera.
Intanto secondo Afp, che cita due fonti ucraine, Kiev avrebbe quindi consegnato a Washington la sua ultima versione del piano per porre fine alla guerra con la Russia. L'Ucraina avrebbe infatti "già inviato" la bozza aggiornata agli Stati Uniti, ha spiegato un alto funzionario, senza però fornire dettagli sul contenuto del piano.
A parlarne al termine della giornata è stato anche il leader ucraino. "Questa settimana - ha annunciato sui social dopo i colloqui con il team Usa e la nuova riunione della Coalizione dei volenterosi - potrebbe portare novità per tutti noi e per porre fine allo spargimento di sangue" in Ucraina.
"Crediamo che la pace non abbia alternative, e le questioni chiave sono come costringere la Russia a fermare le uccisioni e cosa, nello specifico, la dissuaderà da una terza invasione", ha scritto Zelensky.
Il numero uno di Kiev ha quindi ribadito che l'Ucraina sta lavorando a un documento quadro di 20 punti che potrebbe stabilire i parametri per porre fine al conflitto. I 20 punti, ha spiegato il presidente ucraino, "costituiscono un documento fondamentale. Stiamo lavorando attivamente sui passaggi chiave, che devono essere realizzabili. Da questo documento fondamentale, ne stiamo sviluppando almeno altri due. Il primo riguarda la sicurezza, in particolare le garanzie di sicurezza con gli Stati Uniti. Il secondo riguarda l'economia, e riguarda la ricostruzione e gli investimenti congiunti".
Intanto il leader ucraino e il suo team hanno avuto "una discussione produttiva con la parte americana", il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent e il genero di Trump, Jared Kushner. "Di fatto - ha spiegato Zelensky - questo potrebbe essere considerato il primo incontro del gruppo che lavorerà a un documento riguardante la ricostruzione e la ripresa economica dell'Ucraina".
"Abbiamo discusso gli elementi chiave per la ripresa, i vari meccanismi e le prospettive per la ricostruzione. Ci sono molte idee che, con il giusto approccio, potrebbero avere successo in Ucraina. Abbiamo anche aggiornato le nostre riflessioni sui 20 punti del documento. È la sicurezza complessiva - ha scritto ancora Zelensky - a determinare la sicurezza economica e a sostenere un ambiente imprenditoriale sicuro".
Negli incontri della giornata, "ci siamo concentrati specificamente sul documento economico. I principi del documento economico sono assolutamente chiari e siamo pienamente allineati con la parte americana su questo punto. Seguirà un piano d'azione economico. Anche l'Europa sarà coinvolta nella ricostruzione. Nel prossimo futuro, prevediamo di procedere anche sugli altri due documenti. Rustem Umerov proseguirà le discussioni".
Con i rappresentati Usa, "abbiamo anche concordato i prossimi contatti tra i nostri team. Come sempre, non ci saranno ritardi da parte nostra. Stiamo lavorando per ottenere risultati. Ringrazio il Presidente Trump e il suo team per il loro prezioso lavoro e il loro supporto", le parole del numero uno di Kiev.
Meno ottimista, molto meno, il tono di Donald Trump, che ha tirato le somme durante una tavola rotonda sulla 'gold card' alla Casa Bianca. "Abbiamo parlato con i leader di Francia, Germania e Regno Unito. Abbiamo parlato di Ucraina, usando parole forti. Abbiamo avuto discussioni in relazione alle persone...", le parole del tycoon.
Che ha continuato: "In questo momento stanno succedendo molte cose, credo che risolveremo" la questione "in tempi relativi brevi. Vorrebbero che partecipassimo a un meeting nel weekend in Europa con Zelensky. Decideremo in base a cosa riceveremo da loro, non vogliamo perdere tempo. Stanno morendo migliaia di persone", ha poi rimarcato, e Zelensky "deve essere realista. Mi chiedo quanto tempo ci voglia per avere elezioni" in Ucraina, "non votano da tanto tempo. C'è un sondaggio, l'82% degli ucraini vogliono un accordo. Nel Paese c'è un caos per la corruzione, la gente si chiede quando si andrà a votare. E' il momento di chiudere la guerra, credo si possa raggiungere un accordo", la conclusione del tycoon di nuovo in pressing sul leader di Kiev.
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Scala, malore per il maestro Chailly: interrotta l’opera, pubblico a casa
10 dicembre, di [email protected] (Web Info)(Adnkronos) - Il Maestro Riccardo Chailly è stato colto da un malore questa sera, mentre dirigeva la seconda recita di “Una lady Macbeth del distretto di Mcensk” al Teatro alla Scala. L'annuncio è stato dato dopo il secondo intervallo dell'opera che il 7 dicembre ha inaugurato la nuova stagione lirica del Teatro milanese.
La rappresentazione è stata così interrotta. In teatro è intervenuta la guardia medica per assistere Chailly. Nel frattempo il pubblico ha lasciato il teatro, dopo che è stato avvisato dell'interruzione. Chailly, 72 anni, è stato portato con l'ambulanza in ospedale per gli accertamenti del caso. A quanto apprende l'Adnkronos, il Maestro è stato ricoverato in codice giallo all'ospedale Monzino.
Chailly è stato portato via tra gli applausi dei loggionisti che stavano assistendo all'opera. Secondo alcune testimonianze, il direttore avrebbe accusato il malore verso la fine del primo atto dell'opera di Sostakovic; il forte pallore sul volto avrebbe convinto i suoi collaboratori a chiamare il medico e a suggerirgli di sospendere la rappresentazione. Lui, però, ha voluto proseguire e ha iniziato a dirigere il secondo atto, fino a quando la debolezza non ha avuto il sopravvento. Il Maestro è stato quindi scortato fuori dalla buca e, sebbene avesse ancora l'intenzione di rientrare in scena, alla fine è stato costretto a fermarsi. A quel punto è stato portato via dai soccorritori dell'Areu 118. E, tra i loggionisti, si sono levati cori e applausi ai quali Chailly ha risposto salutando con un sorriso.
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