Doppia notte sperimentale: orario di lavoro inaccettabile per gli infermieri

Vittorio Proietti

15 Giugno 2017 - 12:28

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La doppia notte è una misura sperimentale imposta agli infermieri da molti ospedali del SSN, ma è riservata alle urgenze e non può diventare turno di lavoro ordinario. Qui la normativa sugli orari di lavoro.

Doppia notte sperimentale: orario di lavoro inaccettabile per gli infermieri

La doppia notte è una misura sperimentale inserita dalla direzione del SSN di Ascoli Piceno per gli infermieri impegnati a coprire servizio assistenziale H24. La soluzione della doppia notte è però riservata alle urgenze e alle situazioni impreviste, non può diventare orario di lavoro ordinario.

Il meccanismo della doppia notte permette orari di lavoro più vantaggiosi per il presidio ospedaliero che ne fa uso, soprattutto se esso è inserito in modo sistematico nel turno degli infermieri. Tuttavia, così facendo il SSN viola il diritto del lavoro.

La doppia notte infatti consuma le ferie degli infermieri, forzando il passaggio di turno tra un collega ed un altro e alterando la classificazione del giorno lavorativo.

Il Decreto Legislativo 66/2003 non consente di sostituire il giorno smontante dalla notte con un giorno di ferie ed i sindacati degli infermieri come il NurSind sono già in allerta.

Doppia notte per gli infermieri: la normativa sull’orario di lavoro

La doppia notte negli orari di lavoro degli infermieri è prevista in casi di urgenza e come si intuisce è inaccettabile come turnazione ordinaria. I riferimenti al diritto del lavoro richiamati dall’articolo del sindacato NurSind sono molto specifici.

Il Decreto Legislativo 66/2003, dove all’Art. 1-d si individua come notte il turno di lavoro tra le 24:00 e le 5:00. La doppia notte imposta agli infermieri impiegati del SSN di Ascoli Piceno è invece dalle 22:00 alle 7:00, con 12 ore di lavoro.

Il numero massimo delle ore di lavoro notturno, inoltre, non può superare le 8 ore su 24 e questo è sancito dall’Art. 13 dello stesso Decreto 66/2003. La doppia notte così come programmata dalla Direzione Sanitaria di Ascoli Piceno è dunque inaccettabile, anche se proposta come sperimentale.

Doppia notte e reperibilità: altri guai con gli orari europei

La proposta della doppia notte come turno di lavoro ordinario per gli infermieri non viola la normativa per il solo conteggio dell’orario di lavoro, ma anche dal punto di vista della sostituzione di un giorno smontante con un giorni di ferie.

Il meccanismo imposto della doppia notte permette ad un infermiere di usufruire di un giorno di ferie nel giorno successivo alla doppia notte, laddove quel giorno sarebbe da considerarsi come smontante.

La proposta è poi inaccettabile se consideriamo i problemi di reperibilità degli infermieri.

La reperibilità notturna, infatti, sospende il conteggio del turno ordinario, in quanto le ore lavorative svolte in reperibilità si sommano a quelle del normale turno di lavoro con un limite di 12 ore su 24.

Tuttavia le ore di riposo devono comunque essere 11 secondo la nuova normativa europea ed il doppio turno sfora ogni limite imposto dall’UE.

Il sindacato NurSind si è già attivato a favore degli infermieri di Ascoli Piceno, a questo punto non resta che attendere ulteriori sviluppi.

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