Le azioni di Vodafone hanno continuato a scendere quest’anno, raggiungendo i minimi da più di 10 anni. Il gruppo non riesce a ottenere valutazioni adeguate per i suoi asset.
Guardare in faccia la realtà è la cosa più sana da fare. Ma non vi è alcuna garanzia che ciò che si vede piacerà a qualcuno.
Questa è la difficile situazione in cui si trova il colosso delle telecomunicazioni Vodafone. Scegliendo di vendere la sua unità italiana da 8 miliardi di euro a Swisscom, ha preso la decisione razionale di uscire da un mercato ipercompetitivo e di farlo in modo pulito . Ma il prezzo poco entusiasmante che sta ottenendo per questo asset, un tempo fondamentale, ne sottolinea la posizione indebolita. Resta difficile suscitare molto entusiasmo, come dimostra la quotazione delle azioni del gruppo.
La decisione di uscire dall’Italia dopo quasi un quarto di secolo è sorprendente, anche perché è il terreno di casa del capo di Vodafone, Margherita Della Valle. Ma vendere a Swisscom è una scelta saggia a confronto dell’alternativa ovvero una fusione potenzialmente complicata con Iliad, che avrebbe comportato una lunga approvazione antitrust. [...]
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