Eurozona, l’attività manifatturiera in crisi. Anche in Italia

Violetta Silvestri

02/05/2024

Brutte notizie per l’economia dell’Eurozona: il settore manifatturiero arranca ancora ad aprile. In Italia, il dato è peggiorato. La ripresa non passa da questo comparto secondo i numeri.

Eurozona, l’attività manifatturiera in crisi. Anche in Italia

Eurozona ancora in contrazione nel settore manifatturiero secondo i dati di aprile, a conferma che la ripresa del blocco non prosegue come dovrebbe in tutti i comparti.

Il rallentamento in corso nell’attività manifatturiera della zona euro si è aggravato a causa del crollo della domanda e nonostante le fabbriche abbiano tagliato i prezzi, spingendo le aziende a ridurre nuovamente l’organico, secondo un sondaggio di giovedì.

L’economia del blocco si è ripresa lo scorso trimestre da una lieve recessione ed è cresciuta dello 0,3% su base trimestrale nel periodo gennaio-marzo, come hanno mostrato i dati ufficiali martedì. Tuttavia, il comparto manifatturiero resta debole in zona contrazione, al di sotto della soglia 50. In Italia, il dato è addirittura peggiorato più delle attese.

La ripresa dell’Eurozona (e dell’Italia) non passa dal manifatturiero

Le parole di commento di Cyrus de la Rubia, chief economy presso Hamburg Commercial Bank sui dai PMI del 2 maggio sono esplicite nel disegnare un quadro poco incoraggiante per l’Eurozona:

“Che cosa salverà l’economia della zona euro? Anche se questa è una domanda difficile, una cosa è chiara: non sarà il settore manifatturiero. Invece, questo settore sta prolungando la sua recessione fino ad aprile”.

L’indice finale dei responsabili degli acquisti (PMI) manifatturiero della zona euro dell’HCOB, compilato da S&P Global, è sceso a 45,7 ad aprile da 46,1 di marzo, sotto la soglia di 50 mostrando così una contrazione dell’attività per il 22esimo mese. Tuttavia, era appena superiore alla stima preliminare di 45,6.

Suggerendo che non vi è alcuna inversione di tendenza immediata per i produttori, l’indice dei nuovi ordini, inferiore a 50 da maggio 2022, è sceso al minimo di quattro mesi di 44,1 da 46,0. Le fabbriche hanno esaurito le scorte sia dei beni acquistati che di quelli finali e hanno ridotto la dimensione della loro forza lavoro per un undicesimo mese.

In Italia è andata anche peggio. Il PMI manifatturiero di aprile è stato inferiore alle stime a 47,3 ed è tornato in zona contrazione dopo che il mese precedente aveva varcato la soglia 50, segnale di espansione. In Germania il dato è stato di poco superiore alle stime, ma con un 42,5 rimane ampiamente ancorato nell’area di contrazione.

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