Il punto di vista della GenZ sulla politica

Il punto di vista della GenZ sulla politica

di Paolo Di Falco

Influencer e politica? Ne parliamo con Stefano Feltri, Direttore di Domani

Paolo Di Falco

23 novembre 2021

Cosa potrebbe accadere nel momento in cui gli Influencer sfruttando il loro vasto seguito decidano di scendere in politica? Ne parliamo con il Direttore Stefano Feltri partendo da quello che è recentemente accaduto con la campagna pubblicitaria di Fedez.

Durante le scorse settimane intorno alla campagna pubblicitaria fatta da Fedez per lanciare il suo nuovo disco è nato un dibattito sul rapporto tra influencer e politica. Lo stesso rapper, che attraverso la sua società aveva acquistato il dominio FedezElezioni2023.it, è intervenuto scagliandosi contro i vari giornalisti che nei giorni precedenti avevano commentato la notizia: «È bastato che acquistassi un dominio Internet, FedezElezioni2023, che però scadeva a novembre 2022, sarebbe bastato fare una piccola ricerca ai giornalisti per capire che era una stronzata. Questo la dice lunga sullo stato del giornalismo e dell’informazione in Italia». Dopo, attraverso le sue stories ha mostrato una carrellata di titoli di diverse testate e programmi tv che hanno abboccato all’esca ma, in particolare, con un video si è concentrato su Stefano Feltri, direttore di Domani, che: «Dice fermiamo gli Influencer perché lavorano per Amazon ma poi all’ultima pagina (del suo giornale n.d.r.) ha una pubblicità di Amazon

In realtà come ha ribadito lo stesso direttore Feltri in questa chiacchierata che abbiamo fatto con lui: «C’è una grande differenza tra noi che facciamo un podcast, che si chiama Oggi su Domani, lo fa la mia collega Francesca De Benedetti, e va su varie piattaforme: Amazon, Alexa, Spotify. Non è la stessa cosa che fare il testimonial di Amazon come fa Fedez.La differenza qual è? Noi non abbiamo firmato nessun contratto con Amazon che ci impedisce di scrivere o di fare inchieste su Amazon. Fedez invece l’ha firmato, e con varie aziende che limitano quello che può dire».

Il punto della discussione, per quanto riguarda questo caso, è che: «Fedez sta già facendo politica e lui però non la fa da singolo cittadino ma da soggetto che è in affari con aziende che dalla politica sono regolate o influenzate».

La vera domanda su cui dovrebbe invece essere impostata l’intera discussione così come suggerisce il direttore Feltri è: «Così come i giornalisti non possono fare pubblicità perché hanno una credibilità da difendere, perché non ci sono regole per gli Influencer che fanno opinione e raggiungono milioni di persone

Tutto questo può darci vagamente l’idea dell’eventuale impatto che una discesa in campo degli Influencer potrebbe avere all’interno della politica del nostro Paese. Infatti: «i cambiamenti dei mezzi di comunicazione hanno sempre avuto delle ripercussioni politiche: senza la televisione non ci sarebbe stato Berlusconi, senza Twitter non ci sarebbe stato Donald Trump, senza i blog non ci sarebbe stato il M5S. Quindi non è così assurdo parlare di una nuova rivoluzione che inevitabilmente genererà delle nuove opportunità per chi la riuscirà a sfruttare».

Paolo Di Falco

18 anni, di Siracusa. Ho creato La Politica Del Popolo, un sito di news gestito da giovani.

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