Silvergate: titolo in discesa, si muove la Sec

Niccolò Ellena

06/03/2023

Continua a scendere il titolo Silvergate a causa della mancata presentazione del rapporto 10-K. Nel frattempo, la Sec prepara dei provvedimenti per mettere in sicurezza gli investitori.

Silvergate: titolo in discesa, si muove la Sec

Silvergate, la cripto-banca californiana, continua a far parlare di sé. Pochi giorni fa aveva dichiarato di non essere in grado di presentare alla Sec (Security exchange commission) il proprio rapporto 10-K. Al suo interno, le società americane quotate in borsa devono inserire le loro performance finanziarie, così come molte altre informazioni.

La mancata presentazione del documento ha mandato in agitazione sia gli investitori che la borsa. Inizialmente, poco dopo la dichiarazione, il titolo era crollato del 52%, poi nel corso della giornata di venerdì è sceso ulteriormente del 10%, arrivando così ad avere un valore di circa 5 dollari.

Silvergate: l’onda lunga colpisce anche altri attori

La mancata presentazione del documento e il relativo crollo del titolo in borsa ha portato anche a ripercussioni esterne alla banca. Il titolo Coinbase, exchange statunitense quotato a Wall Street, lo scorso giovedì è sceso del 6% per poi guadagnare l’uno percento il giorno successivo. Tutto ciò è avvenuto a margine di una dichiarazione dell’exchange in cui ammetteva una minima esposizione a Silvergate.

Nel frattempo, il settore delle criptovalute, che certo non sta vivendo un momento felice, ha visto la sua capitalizzazione complessiva scendere sotto i mille miliardi di dollari alla fine della scorsa settimana, mentre Bitcoin, certamente una delle criptovalute più seguite, ha visto il suo valore scendere a circa 22.000 dollari.

Criptovalute: sono in arrivo provvedimenti dalla Sec

A fronte di questi avvenimenti, è possibile aspettarsi dei provvedimenti da parte della Sec. In particolare, potrebbero arrivare novità sia per i token, sia per gli exchange. La necessità, secondo quanto affermato da Gary Gensler, presidente dell’istituzione, è regolamentare maggiormente i token e rendere le piattaforme di scambio più sicure.

Secondo il presidente è fondamentale rendere gli exchange più sicuri, poiché quando questi falliscono gli investitori perdono i loro asset, che vengono trattenuti dall’azienda.

Finché i beni degli investitori non saranno garantiti in qualche modo, ci sarà sempre il rischio - anche se minimo - di perdere i propri risparmi.

In questo senso, due vicende sono molto note: quella di Ftx, exchange statunitense fallito fondato da Sam Bankman-Fried, e quella della piattaforma italiana The Rock Trading, che nelle scorse settimane ha bloccato la possibilità di prelevare per problemi di liquidità.

Le criptovalute saranno trattate come azioni

Sono attualmente in corso inoltre i lavori del Congresso statunitense per regolamentare maggiormente i token, in particolare classificandoli come security token. Se assumessero questa classificazione, questi asset (tra cui rientrano anche le criptovalute) rientrerebbero nella giurisdizione della Sec, in quanto sono di fatto strumenti finanziari che attirano investitori, con la differenza che non sono garantiti, cosa che invece sono azioni e obbligazioni.

Se ciò accadesse molti exchange non potrebbero più scambiare questo tipo di asset sulle loro piattaforme, il che preoccupa molto gli investitori.

Questo discorso non dovrebbe valere per Bitcoin che, a detta di Gensler, non dovrebbe rientrare nella categoria Security.

Nel frattempo, venerdì la Sec ha bloccato l’accordo miliardario tra Voyager e Binance. Il primo è un exchange di criptovalute fallito in seguito al crack di Ftx, mentre il secondo è attualmente tra i più importanti al mondo. L’accordo, è stato bloccato per svolgere delle indagini, a fronte di alcuni sospetti di irregolarità.

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