La Cina sta deludendo i mercati: cosa succede oggi?

Violetta Silvestri

19/05/2023

Protagonista dei mercati oggi è la Cina: il dragone non convince gli investitori e lo yuan precipita. Perché Pechino è in difficoltà? Intanto, le Borse si concentrano anche su debito Usa, G7, Fed.

La Cina sta deludendo i mercati: cosa succede oggi?

I mercati oggi hanno un protagonista: è la Cina. In attesa di capire se davvero l’ottimismo per un accordo sul debito Usa si concretizzerà, escludendo un default, gli investitori guardano al dragone.

L’attenzione è tutta rivolta alla performance economica del gigante asiatico, dalla quale dipende l’economia mondiale. Finora, i segnali sono stati contrastanti e la ripresa cinese appare appesantita da problemi e ostacoli.

Non a caso, le azioni degli indici della Cina sono scese oggi, dopo che i deboli risultati del terzo trimestre del gigante tecnologico Alibaba hanno smorzato il sentiment degli investitori.

L’indice azionario CSI 300 di riferimento del Paese è diminuito dello 0,5%, mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dell’1,3%. L’indice Hang Seng Tech ha perso oltre il 2%. Lo Shenzhen cinese è in recupero verso fine seduta, ma non lo Shanghai, in rosso.

Le mosse sono arrivate nonostante i guadagni nelle altre Borse dell’Asia, con il pessimismo sul settore tecnologico che ha superato le speranze che gli Stati Uniti possano presto raggiungere un accordo per aumentare il tetto del debito ed evitare il default.

Perché la Cina sta deludendo i mercati e cosa succede oggi nelle piazze finanziarie mondiali? Uno sguardo agli eventi chiave della giornata.

I mercati osservano la Cina oggi: il gigante è in crisi?

L’economia cinese rischia di restare impantanata in una trappola della fiducia, mentre la ripresa post-Covid perde vigore e, secondo alcuni analisti, Pechino non riuscirà ad affrontare il problema con strumenti tradizionali, come i tagli dei tassi di interesse.

La prova della bassa fiducia delle imprese e dei consumatori era ovunque nei dati ufficiali di questa settimana e la stessa leadership cinese è apparsa consapevole delle difficoltà, con il Politburo che ha fatto riferimento alla scarsa fiducia come una sfida per l’economia. Tuttavia, le iniziative politiche concrete per rafforzare tale fiducia non sembrano essere state all’altezza.

In questo scenario, la valuta cinese è scesa al livello più basso rispetto al dollaro Usa da dicembre, poiché dati economici tiepidi hanno indicato una ripresa vacillante nella seconda economia più grande del mondo.

Il renminbi onshore è diminuito dello 0,3% a 7,057 per dollaro venerdì, continuando una serie di perdite questa settimana dopo che i dati di aprile hanno mostrato una spesa dei consumatori e una produzione industriale deboli, oltre a una disoccupazione giovanile da record.

I dati mettono in dubbio la salute dell’economia cinese, che ci si aspettava un forte rimbalzo dopo l’allentamento della severa politica zero-Covid.

Cosa succede nel mondo

Nel finale di questa settimana, le Borse mondiali sono concentrate anche su un’altra serie di eventi internazionali di grande rilevanza per gli investitori.

Innanzitutto, c’è la questione innalzamento del tetto al debito Usa. Il portavoce Kevin McCarthy ha alimentato l’ottimismo su un accordo sul limite del debito degli Stati Uniti raggiunto a Capitol Hill, dopo che i negoziati si sono ristretti ai vertici dello staff di McCarthy e del presidente Joe Biden. McCarthy e il leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer stanno pianificando le votazioni nei prossimi giorni su un accordo bipartisan per evitare un catastrofico default degli Stati Uniti. Aumentano le preoccupazioni che il governo Usa finirà i fondi entro l’inizio del mese prossimo se il limite del debito non viene alzato o sospeso prima di allora, poiché la quantità di denaro disponibile per pagare le bollette è già scesa al minimo dal dicembre 2021.

Sul fronte banche centrali, i funzionari della Federal Reserve sembrano sempre più divisi sull’opportunità di aumentare i tassi di interesse durante la loro riunione del mese prossimo o sospendere la loro campagna di stretta creditizia. Dalla decisione dipenderanno molte cose: l’entità della stretta creditizia, l’arrivo o meno di una recessione, la forza del dollaro.

Infine, il focus è anche sul G7 del Giappone. Le nazioni riunite aumenteranno la pressione sulla Russia con sanzioni aggiuntive e restrizioni, secondo un alto funzionario dell’amministrazione Biden. Nel primo giorno del vertice di Hiroshima, i leader riaffermeranno il loro impegno a sostenere l’Ucraina e i loro sforzi per aiutare il Paese a lottare per la sua libertà. Le nazioni del G7 si impegneranno anche a mantenere congelati i beni sovrani della Russia fino alla fine della guerra. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy si recherà a Hiroshima per unirsi personalmente ai leader, secondo fonti a conoscenza dei piani.

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