SOS Rendimenti

SOS Rendimenti

di Lorenzo Raffo

Bond oggi: emerging con gli Etf in rosso. Salgono gli yield

Lorenzo Raffo

3 agosto 2022

Bond oggi: emerging con gli Etf in rosso. Salgono gli yield

Mesi difficili gli ultimi. Le quotazioni al ribasso incrementano i rendimenti cedolari e si aprono interessanti occasioni da gestire comunque con attenzione.

Debolezza strutturale dalla primavera: fattore deflagrante è stata la guerra contro l’Ucraina ma altri motivi hanno determinato un calo delle quotazioni del debito locale “emerging” sia espresso nelle diverse valute nazionali sia in dollari. In quest’ultimo caso si è poi aggiunto il fattore rialzo dei tassi da parte della Fed, con una “tempesta perfetta” che ha coinvolto questo bond anche altre volte in passato. Gli investitori devono esserne coscienti poiché non troveranno la tradizionale bassa/media volatilità dell’obbligazionario.

Meglio con gli Etf
La vastità di emittenti governativi e di valute porta a due opzioni di investimento: o con gli Etf o con le singole obbligazioni ma di organizzazioni sovranazionali, poiché i titoli di Stato di Paesi come la Turchia in Try, il Messico in Mxn e il Brasile in Brl non sono quotati sul regolamentato.

Nel caso si disponga di capitali modesti e non si abbia tempo sufficiente per selezionare i bond, la prima strada è preferibile, anche perché prevede una maggiore diversificazione di strutture, con protezione anche sul cambio poiché il dollaro Usa è la valuta di denominazione degli Etf, nonché ad accumulo o a distribuzione delle cedole, oppure con particolari configurazioni di sottostanti.

Analizziamo il livello di quotazioni e rendimento di tre diversi cloni riferiti a titoli di Stato “emerging” nelle valute locali senza hedge sul cambio euro/dollaro:

  • L’iShares Emerging Local Government Bond (Isin IE00B5M4WH52 – valuta di denominazione Usd – valuta di negoziazione Eur) da inizio anno ha perso il 9,2%, in un canale ribassista testato più volte al rialzo e al ribasso. Sui 40,4 euro contro la quotazione di apertura oggi a 41,5 euro si individua un livello interessate per un’eventuale entrata, considerando che il minimo dell’anno è stato segnato a 40,13 euro. Il rendimento distribuito, calcolato in euro, si attesta attualmente sul 5,4-5,5% con cedole semestrali. Abbastanza diversificati i sottostanti, ma con maggiore presenza di governativi brasiliani e sud africani. Si consideri che il calo è stato compensato dal rafforzamento del dollaro sull’euro.
  • Il Pimco Emerging Markets Advantage Local Bond (Isin IE00BH3X8336 – valuta di denominazione Usd – valuta di negoziazione Eur) ha una caratteristica che piace a molti investitori: versa cedole mensili con un rendimento in corso annuo sul 5%. Dopo il forte impatto della guerra in Ucraina, al cui scoppiare ha fatto seguito un vero crollo, con ulteriore successiva debolezza, dai minimi di giugno si è avviato un rimbalzo, dovuto soprattutto alla forza del dollaro. Performance a oggi da inizio anno negativa del 2,8%.
  • L’Ubs Emerging Multi-Factor Enhanced Local Currency (Isin LU1720938841 – valuta di denominazione Usd – valuta di negoziazione Eur) è strutturato in modo da generare un rendimento aggiungendo obbligazioni dei mercati emergenti sovrani in dollari statunitensi a corta scadenza (1-5 anni) e sfruttando i fattori momentum e carry in riferimento alle valute di riferimento. È una strategia quindi attiva a distribuzione di cedole semestrali, con rendimento in corso stimabile sul 2,4-2,5%. Performance negativa da inizio anno del 10,3%.

Incassare senza errori
La varietà degli Etf disponibili (sono ben più di quelli citati) è spesso motivo di incertezza nella loro selezione da parte di chi investe. Consigliabile allora – se si vuole puntare sull’obbligazionario “emerging” – una diversificazione di strumenti, come nel caso di quelli analizzati. Meglio ancora differenziare senza o con copertura del cambio dollaro/euro, sulla periodicità delle cedole e su altre variabili. Quello che importa è essere coscienti che si tratta dell’obbligazionario più volatile in assoluto e come tale preferibile da gestire con piani di acquisto automatizzati ma dalla periodicità delle rate non troppo ravvicinate.