SOS Rendimenti

SOS Rendimenti

di Lorenzo Raffo

Bond oggi: ecco come non sbagliare con i Btp

Lorenzo Raffo

6 giugno 2022

Bond oggi: ecco come non sbagliare con i Btp

Tre indicatori di analisi tecnica per capire i trend. Di cui daremo le evoluzioni nel corso del tempo per aiutarvi sui mercati.

Quando risaliranno dopo la tempesta degli ultimi mesi? La violenza del movimento ribassista dei Btp – così come di tutto il comparto obbligazionario – porta a chiedersi in quale momento ci saranno degli avvisi di buy.

Il rischio di sbagliare è davvero rilevante, perché in gioco ci sono fattori multipli e per alcuni aspetti contrastanti. Affidarsi ai media, che spesso vanno più sul sentito dire che sui segnali tecnici? Assolutamente sconsigliabile. E lo dimostra la “gaffe” di una giornalista di uno dei Tg di maggiore ascolto, che settimane fa suggeriva di acquistare Btp.

Confidare in certi siti Internet finanziari, privi di specifici uffici studi? Mai. Spesso fra l’altro ci si limita a inutili analisi di performance antecedenti. Meglio allora esaminare il mercato con strumenti tecnici affidabili. Capire e poi agire: è la raccomandazione di sempre. Sulla base di quanto avvenuto negli ultimi tempi cerchiamo dunque di testare degli indicatori attendibili, con cui scrutare le evoluzioni delle quotazioni.
Medie mobili, una forse a sorpresa
Partiamo dalla modalità di analisi più semplice e facile da gestire. È quella della media mobile, che si reperisce su tutte le piattaforme di trading e anche sul sito di Borsa Italiana tramite i grafici interattivi disponibili per qualsiasi titolo. Da qualche mese si è rivelata puntuale quella a 50 periodi, che ha accompagnato con precisione la discesa dal mese di settembre dello scorso anno. Rigorosa come un orologio di alta qualità ha sì comportato qualche falso segnale ma tenue.

Il confronto di sempre fra media a 50 e media a 100 ha inevitabilmente confermato la maggiore lentezza della seconda, però non particolarmente compromettente all’inizio della discesa nel caso dei Btp. Ciò è valso sia per il Future sia per i singoli titoli.
L’RSI a diversi periodi
Superata positivamente o negativamente la prima prova, un oscillatore più specialistico è l’Rsi, acronimo di Relative Strength Index, anch’esso di facile reperibilità. Misura gli eccessi di mercato, evidenziano se lo strumento su cui si opera si trova in una situazione di iper-venduto o di iper-comprato. Un fattore positivo è che lo si calibra in funzione dei propri obiettivi temporali: si vuole andare veloci sui mercati? Va regolato a 7 periodi su base “daily”. Si opera con obiettivi di lungo periodo? Va tarato a 14 periodi su base settimanale o addirittura mensile. Il valore dell’indice è compreso tra 0 e 100. Quando supera 70 indica che il mercato si trova in una situazione di iper-comprato e può essere soggetto a correzioni; quando scende sotto i 30 viene considerato iper-venduto e pertanto esposto a improvvisi rialzi.
Infine il super trend
I due test appena indicati sono precisi ma un terzo rappresenta l’ultima conferma o meno dello stato di salute del Btp su cui si vuole investire, così come di altri bond. Il Super Trend è di tipo ‘trend following’ e si muove sotto o sopra i prezzi seguendo bene l’evoluzione della tendenza dei prezzi, rialzista o ribassista. Anche in questo caso si possono registrare falsi segnali, soprattutto se lo si calibra diversamente rispetto ai coefficienti 3 e 10, rispettivamente per il moltiplicatore della volatilità e per il periodo, valori impostati di default nella maggior parte dei software di analisi.
Troppo complesso? Vi faciliteremo
Un eventuale esagerato tecnicismo del tutto non deve spaventarvi. Noi faremo il lavoro sporco e con una certa regolarità vi diremo cosa emergerà dalle diverse rilevazioni di questi rilevatori. La situazione dei mercati è infatti talmente esasperata da non escludere qualsiasi evoluzione anche per i Btp. Che comunque vivranno dei prossimi mesi molto volatili, occasioni o meno per investimenti di breve oppure di medio periodo.