Stipendi, reddito di cittadinanza e contratti di lavoro: ecco cosa farà il governo Meloni

Stefano Rizzuti

17/10/2022

Dall’aumento degli stipendi con il taglio del cuneo fiscale alla revisione del Reddito di cittadinanza, passando per le novità sui contratti: cosa vuole fare il governo Meloni sul tema del lavoro.

Stipendi, reddito di cittadinanza e contratti di lavoro: ecco cosa farà il governo Meloni

Aumento degli stipendi con il taglio del cuneo fiscale, revisione del Reddito di cittadinanza e modifiche al decreto Trasparenza e al decreto Dignità: la nuova maggioranza di governo, che dovrebbe essere guidata da Giorgia Meloni nonostante gli scontri degli ultimi giorni, prepara i primi interventi in tema di lavoro e occupazione.

Tra le priorità del nuovo governo Meloni c’è di sicuro il tema del lavoro, tanto più che le previsioni delle imprese per le assunzioni nel prossimo trimestre sono molto negative, con cali addirittura a doppia cifra in molti settori. La riduzione dell’occupazione è già stata sottolineata dai dati ufficiali Istat, così come un più ampio ricorso alla Cigs.

Il bollettino Excelsior di Unioncamere-Anpal certifica questo andamento con la previsione di 1,2 milioni di ingressi nell’ultimo trimestre dell’anno, ovvero oltre il 10% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021. L’obiettivo della maggioranza di centrodestra è quello di ridurre la rigidità per le imprese e favorire nuove occasioni di lavoro, ma quali saranno i primi interventi?

Stipendi, governo verso taglio del cuneo fiscale

La priorità assoluta del governo Meloni è il taglio del cuneo fiscale. Innanzitutto bisogna confermare lo sgravio contributivo del 2% introdotto dal governo Draghi (con un doppio intervento, a inizio e metà anno) che riguarda i lavoratori con redditi fino a 35mila euro.

Il taglio del cuneo e il conseguente aumento di stipendio scade a fine anno e servono quasi 4 miliardi per rinnovarlo per tutto il 2023. Non solo, perché il centrodestra punta a qualcosa in più, con un taglio strutturale che incida sia sulla busta paga dei lavoratori sia sulla riduzione dei costi per le imprese.

Meloni punta a revisione Reddito di cittadinanza

Un’altra delle priorità del governo Meloni è la revisione del Reddito di cittadinanza, con una drastica modifica delle politiche attive del lavoro. Non cambierà molto sul fronte della lotta alla povertà, mentre ci saranno novità per chi è considerato occupabile.

Una delle idee è quella di chiedere ai comuni di indirizzare la misura. Con la riforma del Reddito potrebbero arrivare nuove risorse da investire altrove. Secondo alcuni calcoli il governo potrebbe riuscire a risparmiare un terzo delle risorse investite per la misura di sostegno, da utilizzare per altri scopi, a partire dal taglio del cuneo fiscale.

Dl Trasparenza, Cig e decreto Dignità: le novità

Il governo, ancor prima di insediarsi, punta poi a un’altra serie di modifiche. A partire da quelle al decreto Trasparenza, in vigore dal 13 agosto, con cui si è stabilito di far ricadere sui datori di lavoro gli adempimenti per informare i lavoratori sulle condizioni d’impiego. Le imprese si dicono contrarie e il centrodestra punta a qualche correttivo per semplificare le procedure.

Per il capitolo cassa integrazione, invece, potrebbero arrivare nuove deroghe alla riforma Orlando in vigore da gennaio. Serviranno, però, altre correzioni che comportino un minor peso sulle imprese. Un’altra ipotesi è quella di una nuova parte di Cig gratuita. Infine il governo potrebbe aprire una riflessione anche sul decreto Dignità, con l’ipotesi, anche in questo caso, di una revisione della normativa vigente sulle scadenze dei contratti.

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