Lavoro, in Italia si è invertita la rotta: occupazione in forte calo, ma non tra gli under 25. Cosa succederà quest’inverno?

Giacomo Andreoli

30 Settembre 2022 - 15:19

Secondo Istat ad agosto si sono persi 74mila posti di lavoro, dopo i 22mila in meno tra giugno e luglio. Tra i giovani under 25 la disoccupazione è ai minimi dal 2008, ma crescono gli inattivi.

Lavoro, in Italia si è invertita la rotta: occupazione in forte calo, ma non tra gli under 25. Cosa succederà quest’inverno?

Continuano a diminuire i posti di lavoro in Italia. Dopo mesi di continuo aumento si consolida la discesa. Secondo Istat ad agosto gli occupati sono scesi di 74mila unità, anche se il saldo rispetto a un anno fa è ancora positivo per 406mila posti di lavoro in più. Il calo era già iniziato a luglio, con 22mila occupati in meno. Ora quindi, il tasso di occupazione scende di uno 0,2% e arriva al 60%.

Paragonato ad agosto 2021 l’indice è comunque più alto dell’1,5%. Gli occupati complessivi sono 23 milioni e 79mila. A scendere sono in particolare i dipendenti (di 117mila unità), per lo più quelli a tempo indeterminato (-95mila unità). I dipendenti a termine diminuiscono invece di 22mila unità su luglio e aumentano di 195mila unità su agosto 2021, fissandosi a quota 3 milioni e 110mila. Il calo del lavoro dipendente è dello 0,6%. Tutto ciò in uno scenario in cui gli stipendi rimangono fissi, mentre salgono i prezzi.

Disoccupazione giovanile ai minimi dal 2008

Contemporaneamente, però, il tasso di disoccupazione scende al 7,8% rispetto al 7,9% di luglio. Ci sono 31mila persone in meno senza lavoro, ma aumenta fortemente il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni, cioè chi un lavoro non ce l’ha e nemmeno lo cerca più (sono 91mila in più). Le persone disoccupate che si attivano per una nuova o una prima occupazione scendono così sotto quota 2 milioni. Il tasso di inattività arriva al 34,8%.

Nonostante questo aumento di chi un lavoro non lo cerca nemmeno più risulta comunque un dato positivo la discesa dell’1,9% del tasso di disoccupazione tra gli under 25, arrivando ai livelli più bassi da luglio 2008. L’indice, al 21,2% è inferiore di circa 10 punti rispetto ad agosto 2020 (era al 32,7%) e quasi dimezzato rispetto ad agosto 2014, quando era al 42,2%.

Crescono i lavoratori autonomi

A crescere in maniera davvero significativa sono però solo gli autonomi. Ad agosto, secondo Istat, le persone con lavoro non dipendente sono 42mila in più rispetto a luglio, riportando il totale sopra quota cinque milioni (precisamente a 5 milioni e 37mila). Su base mensile l’aumento è dello 0,8%.

Lavoro, la previsione di Damiano per i prossimi mesi

L’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano, intervistato da Money.it, aveva spiegato all’inizio di settembre che la tendenza al ribasso dei dati sull’occupazione nasconde “una crescita nei mesi precedenti che non è stata di qualità”. Commentando la prima discesa dell’occupazione a giugno aveva parlato di “avvisaglie preoccupanti di ciò che non va e ciò che non andrà”, che portano alla luce “la scarsa qualità del lavoro in Italia, che invece di migliorare subisce un arretramento”.

Quindi aveva previsto, a meno di sostanziosi interventi urgenti sul costo del lavoro e sugli incentivi al lavoro stabile, un “autunno bollente”, con la crisi energetica, l’inflazione e il caro-bollette che potrebbero portare ulteriori effetti negativi sul Pil e sull’occupazione. L’anno prossimo, poi, secondo Fitch l’economia italiana potrebbe contrarsi dello 0,7%: una recessione che molto probabilmente vedrebbe sacrificate decine di migliaia di posti di lavoro.

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