Il prezzo dell’oro dipende dalla combinazione di più variabili macroeconomiche. La recente correzione potrebbe essere un’occasione per investire nell’oro oppure è iniziato un nuovo trend ribassista?
Tra il 2022 e il 2023 gli analisti di molte banche d’affari hanno evidenziato vari motivi per i quali il prezzo dell’oro potrebbe continuare la propria salita verso nuovi massimi.
Tale previsione sembra trovare ragione negli stessi bilanci delle banche centrali che da oltre un anno hanno intrapreso un consistente piano di accumulazione del metallo prezioso con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dei proprio bilanci dal dollaro statunitense in vista di possibili turbolenze geopolitiche.
Il processo di acquisizione si è intensificato con l’aumento dei rischi scatenati dalla guerra in Ucraina e delle tensioni in Taiwan. Non a caso l’andamento dell’oro è correlato negativamente rispetto al Dollar Index (DXY), con la differenza che il metallo prezioso mantiene in borsa un trend complessivamente crescente dagli anni 2000. I minimi di novembre 2022 dell’oro corrispondono infatti con i massimi del DXY dello stesso mese. Allo stesso modo, il pericolo legato alla recessione negli Stati Uniti amplifica il sentiment rialzista degli operatori nei confronti dell’oro, oggettivamente visto come il miglior «bene rifugio» sul mercato. [...]
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