Mercati, riflettori puntati su questi 3 temi oggi

Violetta Silvestri

26 Aprile 2024 - 08:31

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La giornata dei mercati è concentrata su almeno 3 temi cruciali, dalla decisione della Banca del Giappone ai dati Usa fino alle trimestrali dei giganti tech. Quali segnali da questi eventi?

Mercati, riflettori puntati su questi 3 temi oggi

Asia in rialzo nella sessione dei mercati di oggi, che si apprestano a chiudere la settimana con più ottimismo grazie alle trimestrali tech e concentrati su almeno TOT temi cruciali a livello economico e finanziario globale.

Le azioni tecnologiche asiatiche sono aumentate in seguito ai rapporti sugli utili convincenti di Microsoft e Alphabet Inc. durante la notte. Lo yen si è indebolito al nuovo minimo di 34 anni dopo che la Banca del Giappone ha mantenuto invariato il tasso di interesse di riferimento.

Un indicatore delle azioni della regione si avvia verso la settimana migliore da novembre, aiutato dai guadagni dei giganti della tecnologia tra cui Samsung Electronics Co., Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. e Tencent Holdings Ltd. I benchmark in Giappone, Corea del Sud, Taiwan e Cina sono tutti in rialzo.

I titoli del Tesoro sono rimasti poco cambiati in Asia dopo le ulteriori perdite di giovedì, quando gli ultimi dati statunitensi hanno respinto le aspettative di tagli dei tassi di interesse da parte della Fed.

In questo contesto, l’attenzione degli investitori è tutta rivolta su almeno 3 temi chiave.

1. Bank of Japan e allerta yen

Lo yen è scivolato in un contesto di volatilità dopo che la Banca del Giappone (BOJ) ha mantenuto la sua politica monetaria accomodante al termine della riunione politica di due giorni.

Venerdì la BoJ ha mantenuto i tassi di interesse intorno allo zero, come previsto, rimuovendo al contempo il riferimento alla quantità di titoli di Stato che si è impegnata grosso modo ad acquistare ogni mese.

La banca centrale ha inoltre pubblicato nuove stime secondo le quali l’inflazione resterà vicina al target del 2% nei prossimi tre anni, segnalando la sua disponibilità ad aumentare i costi di finanziamento quest’anno.

Lo yen giapponese è sceso sul lato più debole di 156 per dollaro, e alla fine si è attestato a 156,045 per dollaro. “I mercati valutari probabilmente cercavano una qualche forma di comunicazione più esplicita sulle mosse politiche. Ma sembra che i mercati siano troppo speranzosi”, ha affermato Christopher Wong, stratega valutario dell’OCBC.

I timori di un intervento di Tokyo per sostenere lo yen sono rimasti elevati, dato il calo della valuta ai minimi pluridecennali rispetto al dollaro in ripresa. Il ministro delle Finanze giapponese Shunichi Suzuki ha detto venerdì che il Paese è preoccupato per gli effetti negativi dello yen debole.

2. Nuovi dati Usa in arrivo

I dati dell’indice dei prezzi PCE core degli Stati Uniti pubblicati giovedì hanno mostrato un +3,7% poco rassicurante. La lettura, combinata con i dati del prodotto interno lordo trimestrale in flessione, ha riacceso lo spettro della stagflazione.

“Il rapporto sul Pil degli Stati Uniti nel primo trimestre ha fornito il peggio di entrambi i mondi, una crescita più debole del previsto e un’inflazione più alta del previsto”, ha affermato Rodrigo Catril, senior strategist FX presso la National Australia Bank.

L’attenzione si sposta ora sui dati dell’indice dei prezzi PCE core di marzo, in uscita oggi - la misura dell’inflazione preferita dalla Fed - per ulteriori indizi sulle prospettive dei tassi statunitensi.

“Non crediamo che l’inflazione darà alla Fed motivo di inasprire la politica monetaria”, secondo James Reilly, economista dei mercati presso Capital Economics. “Certo, i dati PCE... potrebbero rappresentare un’altra ’scossa’... estendendo una serie di dati sull’inflazione e sull’attività statunitense più forti del previsto; ma la Fed ha già riconosciuto che questi sarebbero arrivati. Continuiamo a pensare che la tendenza disinflazionistica si riaffermerà presto e che quindi i tagli della Fed siano stati ritardati, non annullati”.

3. Ottimismo tech

Un fondo quotato in borsa da 250 miliardi di dollari che replica il Nasdaq 100 è salito dell’1,2% dopo la chiusura delle negoziazioni regolari di giovedì. Questo dopo che Alphabet ha superato le stime di vendita e ha annunciato un dividendo. Anche la società megacap Microsoft ha battuto le previsioni, sostenuta dalla domanda aziendale per le offerte di cloud e Intelligenza Artificiale del produttore di software.

Gli investitori hanno dimostrato di essere entusiasti delle prospettive dell’IA, ma desiderano che nel frattempo le aziende tecnologiche continuino a concentrarsi su entrate e profitti.

Come altre grandi aziende tecnologiche, Alphabet ha investito denaro nello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, una strategia che ha contribuito a stimolare la domanda per i suoi servizi cloud. Google è un ancora terzo nel mercato del cloud computing, dietro Amazon.com Inc. e Microsoft, ma l’abilità dell’azienda nell’Intelligenza Artificiale potrebbe aiutarla a colmare il divario.

Nelle ultime contrattazioni, le azioni Alphabet sono state in rialzo fino al 17% e il titolo Microsoft ha guadagnato il 6,3%.

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