Diritti TV Serie A: cosa cambia per Sky e DAZN con il canale Lega-Mediapro

Alessandro Cipolla

04/10/2019

I diritti TV per la Serie A vicini a una svolta: nel triennio 2021-2024 è sempre più probabile la creazione di un canale della Lega Calcio in tandem con Mediapro, con Sky e DAZN che così perderebbero l’esclusiva nella trasmissione delle partite.

Diritti TV Serie A: cosa cambia per Sky e DAZN con il canale Lega-Mediapro

I diritti TV della nostra Serie A potrebbero a breve essere al centro di una nuova rivoluzione, con il mese da segnare con il circoletto rosso che sarà quello di dicembre 2019 quando ci sarà il bando relativo al triennio 2021-2024.

Sotto l’albero di Natale per il pallone nostrano ci potrebbe essere un regalo da 1,283 miliardi a stagione, donato dagli spagnoli di Mediapro per la realizzazione del tanto chiacchierato canale della Lega Serie A.

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Se dovesse arrivare una fumata bianca che stando alle ultime voci sarebbe sempre più vicina, la Lega curerebbe la realizzazione dei contenuti (dalle partite fino ai programmi di approfondimento) mentre Mediapro si andrebbe a occupare della commercializzazione dei diritti e della gestione della raccolta pubblicitaria.

Ma cosa potrebbe cambiare per i clienti Sky e DAZN? Con il canale della Lega a partire dalla stagione 2021/2022 tutte le partite si potranno vedere con un unico abbonamento, con Mediapro che poi andrebbe a rivendere i diritti per la trasmissione degli incontri ai vari operatori della TV, dello streaming e della telefonia.

I diritti TV per la Serie A

Il blitz Mediapro l’aveva tentato anche a inizio 2018, quando da Barcellona si dissero pronti a sborsare 1 miliardo a stagione per i diritti TV dell’attuale triennio. Alla fine però gli spagnoli non dettero le necessarie garanzie economiche perdendo anche la caparra da 64 milioni già versata.

Ogni giornata di campionato, sette partite della nostra Serie A al momento e fino alla prossima stagione sono visibili su Sky e tre invece su DAZN, con la necessità di un doppio abbonamento per vedere tutti gli incontri anche se i due gruppi hanno lanciato iniziative congiunte.

A dicembre 2019 ci sarà però l’asta per i diritti relativi al triennio 2021-2024, con Mediapro che è tornata all’assalto della Lega di Serie A con un’offerta complessiva da 1,283 miliardi a stagione comprensiva anche dei costi tecnici e per i diritti d’archivio.

Il dubbio però rimane sempre quello delle garanzie economiche da parte di Mediapro, con il presidente della Lega Gaetano Micciché che da tempo è a lavoro per trovare un’intesa con Matteo Mammì e Marco Bogarelli, rispettivamente advisor e consulente degli spagnoli.

Da quello che è trapelato, le parti adesso sarebbero molto vicine a un accordo con tanto di fideiussione a garanzia anche se ci sarebbero ancora delle titubanze da parte di alcuni presidente della nostra massima serie, ancora scottati dal bluff del 2018.

Tuttavia bisogna sempre ricordare come, stando ai dettami della legge Melandri, la Lega può decidere di realizzare un proprio canale soltanto se all’asta non arriveranno delle offerte ritenute soddisfacenti.

Canale della Lega: cosa succede a Sky e DAZN

Se l’asta dei diritti TV della Serie A per il triennio 2021-2024 dovesse concludersi con l’assegnazione a Mediapro, diventerebbe realtà il tanto vociferato canale della Lega che così diventerebbe partner degli spagnoli.

Il gruppo audiovisivo di Barcellona metterebbe a disposizione le competenze tecniche per la realizzazione del canale, con tutti i contenuti editoriali che poi sarebbero curati dalla Lega che andrebbe a individuare anche le risorse umane necessarie alla trasmissione.

Mediapro invece si occuperebbe della parte commerciale e della raccolta pubblicitaria, andando a stringere accordi per la vendita dei diritti per la trasmissione delle partite a un ampio ventaglio di operatori.

L’utente quindi per vedere tutte le partite dovrà fare un unico abbonamento, che si vocifera possa avere un prezzo di circa 30 euro al mese, con gli incontri che poi saranno visibili su più piattaforme in base agli accordi siglati con i vari operatori.

Sky quindi potrebbe continuare a trasmettere sul satellite dei match (visibili solo a chi è abbonato al canale della Lega) ma soltanto come semplice mezzo distributivo, con lo stesso incontro che magari potrebbe essere trasmesso in streaming sul web da DAZN e sui cellulari da un operatore telefonico.

Verrebbe così meno il principio di esclusività di un operatore rispetto a un altro e la necessità di fare un doppio abbonamento, così come avviene ora con Sky e DAZN, per vedere tutte le partite della Serie A.

Per capire se ci sarà questa sorta di rivoluzione per la trasmissione degli incontri di Serie A non resta che aspettare dicembre, quando la Lega dovrà fare la sua scelta e decidere se dare vita al proprio canale oppure continuare con il sistema vigente dei doppi operatori a cui vendere i diritti in esclusiva.

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