Cosa sono e come funzionano le obbligazioni cum warrant?

Ufficio Studi Money.it - Claudia Cervi

25/08/2022

Cosa sono le obbligazioni cum warrant? Quali differenze con le obbligazioni convertibili? Ecco la guida completa per investire su questi strumenti finanziari.

Cosa sono e come funzionano le obbligazioni cum warrant?

Le obbligazioni cum warrant sono titoli che incorporano uno speciale diritto (denominato warrant) che conferisce al possessore il diritto di acquistare o sottoscrivere una o più azioni a un determinato prezzo.

Apparentemente simili alle obbligazioni convertibili, le obbligazioni cum warrant hanno una caratteristica che le contraddistingue: un titolo addizionale che offre la possibilità di effettuare un investimento aggiuntivo rappresentato dalla sottoscrizione di ulteriori azioni con tempi, modi, quantità e prezzi predefiniti.

In questa guida completa vediamo le caratteristiche, il funzionamento delle obbligazioni cum warrant e le principali differenze con le obbligazioni convertibili.

Obbligazioni cum warrant: cosa sono e come funzionano

Le obbligazioni cum warrant sono simili alle obbligazioni convertibili in quanto il possessore ha la facoltà di acquistare un determinato quantitativo di azioni a un prezzo prefissato.

Tuttavia, le obbligazioni cum warrant si differenziano dalle obbligazioni convertibili per i seguenti aspetti:

  • tale diritto è incorporato in uno strumento, il warrant, che può essere staccato dall’obbligazione e circolare autonomamente sul mercato;
  • l’obbligazione continua a esistere anche a seguito dell’esercizio del warrant (mentre l’obbligazione convertibile cessava di esistere all’atto della conversione);
  • per acquistare le azioni di compendio è richiesto un ulteriore esborso di denaro, rispetto alla somma già investita nell’obbligazione, pari al prezzo di esercizio prestabilito moltiplicato per il numero delle azioni di compendio.

Analogamente alle obbligazioni convertibili, le obbligazioni cum warrant possono essere emesse con metodo diretto, qualora l’emittente delle azioni di compendio coincida con l’emittente delle obbligazioni o con metodo indiretto, qualora le azioni di compendio siano di una società diversa.

Obbligazioni convertibili: cosa sono e come funzionano

Le obbligazioni convertibili sono titoli ibridi, ossia che si trovano in posizione intermedia tra i titoli obbligazionari e i titoli azionari.

Il loro possessore ha la facoltà di decidere se rimanere creditore della società emittente per tutta la durata del prestito, oppure, in determinati periodi prestabiliti, convertire il proprio status da creditore ad azionista sulla base di un rapporto di cambio predeterminato nel regolamento di emissione.

La facoltà di conversione rappresenta un’opzione che viene implicitamente venduta dall’emittente al sottoscrittore; a fronte di ciò l’obbligazionista percepisce un rendimento calcolato in funzione di un tasso nominale inferiore a quello di un’obbligazione ordinaria di pari caratteristiche, poiché tale differenza risulta essere il premio dell’opzione. Le obbligazioni convertibili non possono essere emesse a un prezzo inferiore al valore nominale e devono essere offerte in opzione ai soci.

Gli elementi caratteristici di una obbligazione convertibile sono:

  • il metodo di conversione: diretto (qualora le azioni di compendio siano dello stesso emittente delle obbligazioni), o indiretto (qualora le azioni di compendio siano emesse da una società diversa dall’emittente delle obbligazioni);
  • il prezzo di conversione (o rapporto di conversione), che esprime il numero di azioni ottenibili per ogni obbligazione;
  • il periodo di conversione, che rappresenta il periodo (o i periodi) a partire dal quale è possibile chiedere la conversione.

Obbligazioni convertibili e cum warrant: quali sono le differenze?

A prima vista potrebbe sembrare che le due tipologie di obbligazioni siano identiche, dal momento che permettono al sottoscrivente di acquistare azioni a un prezzo prefissato.

In sostanza la differenza tra l’obbligazione convertibile e l’obbligazione cum warrant risiede nel fatto che, mentre l’opzione di conversione non può essere separata dal titolo di partenza, il warrant può essere negoziato separatamente.

Inoltre, un’altra differenza significativa è dovuta al warrant, che può essere convertito in ogni momento dell’anno, non solo in alcuni periodi stabiliti come accade per le obbligazioni convertibili.

Questa facoltà è significativa in quanto a seconda delle mutevoli condizioni di mercato il possessore potrebbe voler convertire le proprie obbligazioni senza alcuna restrizione.

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