Cosa ci insegna il crollo di Ethereum, in un istante da $319 a 10 centesimi

Flavia Provenzani

23/06/2017

Il flash crash sull’Ethereum, che ha portato la quotazione a pochi centesimi, ci ricorda i difetti di fondo del mercato delle criptovalute. E crolla la fiducia degli investitori.

Cosa ci insegna il crollo di Ethereum, in un istante da $319 a 10 centesimi

La quotazione di Ethereum è crollata in un istante da oltre 300 dollari a soli 10 centesimi su una piattaforma di scambio nella serata di mercoledì, confermando l’incapacità degli exchange, al momento, di gestire ordini di grande portata.

Il rapido crollo - flash crash, nel gergo finanziario - dell’Ethereum ci insegna il perché il mercato delle criptovalute ha ancora molta strada da fare prima che possa essere abbastanza solido da potersi aprire al trading su larga scala.

Ethereum crolla in un istante a 10 centesimi: i fatti

Nella serata di mercoledì, un unico ordine di vendita da svariati milioni di dollari inserito nella piattaforma GDAX per lo scambio di Ethereum ha scatenato un evento a catena che ha portato la criptovaluta per un breve periodo di tempo ad un valore di soldi 10 centesimi per unità.

Gli stop loss - gli ordini sulle piattaforme utili alla vendita automatica quando il prezzo di un asset scende al di sotto di un dato livello indicato dal trader - hanno contribuito ad amplificare il crollo dell’Ethereum.

Sul mercato azionario, un crollo del genere non può accadere grazie alla sospensione automatica dalle contrattazioni stabilito dalle autorità di controllo. Questa tutela sul mercato delle criptovalute, tuttavia, non esiste. La conseguenza è tra le più gravi: non può esserci fiducia incondizionata nell’Ethereum e nelle criptovalute, un mercato che, quindi, non può riuscire ad attirare l’esposizione degli investitori istituzionali.

In Italia e all’estero negli ultimi mesi è montata un’attenzione crescente per il mondo delle valute digitali come il Bitcoin e l’Ethereum, merito soprattutto dei massimi storici registrati nel corso del 2017. Le istituzioni finanziarie vedono un grosso potenziale nella tecnologia della blockchain (vedi: Cos’è la blockchain) utilizzata dalle criptovalute, nella convinzione che queste possano cambiare il mondo proprio come, a suo tempo, è riuscito a fare Internet.
C’è un però: le criptovalute hanno dimostrato di non essere ancora capaci di supportare la domanda o un utilizzo diffuso a livello mondiale.

C’è qualcosa che non va nel mercato delle criptovalute

La domanda elevata di Ethereum questa settimana ha intasato il network, mentre la piattaforma di scambio GDAX è impegnata a gestire il crollo causato dal sell multimilionario. Adam White, vice-presidente di GDAX, ha annunciato l’avvio delle indagini per comprendere meglio il crollo dei prezzi.

Quanto accaduto è parte integrante dell’infrastruttura così com’è in questo momento. GDAX è stato costretto ad accettare il nuovo ordine che ha portato ad una quotazione di 10 centesimi, pena la messa in discussione della validità degli altri trade. Le problematiche interne a GDAX sono solo le ultime in ordine cronologico tra quelle verificatesi nel mercato delle criptovalute in queste settimane.

Coinbase possiede l’exchange GDAX ed è uno dei modi più diffusi tra gli investitori privati di acquistare valute digitali come Bitcoin, Ethereum e Litecoin. Coinbase ha segnalato un’interruzione del sito nella giornata di mercoledì e «prestazioni diminuite» nei quattro giorni la settimana scorsa, a causa di un aumento del traffico.

Bitfinex, il più grande exchange di Bitcoin basato sul dollaro USA, ha segnalato la scorsa settimana dei continui attacchi che hanno impedito l’accesso ai servizi, così come accaduto per l’exchange BTC-e.

Proofpoint, società specializzata nella cybersecurity, ha riferito alla CNBC il verificarsi di un forte aumento delle truffe online con l’obiettivo di ingannare i consumatori e raccogliere i loro dati personali. E con l’accesso ai conti online degli investitori da parte dei truffatori le perdite potenziali sono praticamente illimitate.
Gli utenti di Poloniex hanno lamentato su Twitter e forum l’impossibilità di prelevare fondi dai loro fondi.

È importante ricordare che nessuno è costretto a comprare criptovalute. Il rischio è ancora alto e gli exchange stanno compiendo ora solo i primi passi verso una maggiore trasparenza e regolamentazione del mercato.

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