Draghi: scudo pubblico per gestire i crediti deteriorati, banche in festa

Flavia Provenzani

21/07/2016

Le banche alla borsa italiana e sulle borse europee corrono sulle parole di Draghi. L’idea dello scudo pubblico per la gestione dei crediti deteriorati piace agli investitori, ma tutto dipende dalla Commissione.

Draghi: scudo pubblico per gestire i crediti deteriorati, banche in festa

Il comparto bancario alle Borsa Italiana festeggia le parole di Mario Draghi divulgate durante la conferenza stampa a seguito della prima riunione della BCE dopo il referendum Brexit.
Il presidente della Banca Centrale Europea ha incoraggiato i governi, insieme alla Commissione Europea, a trovare una soluzione sulla questione dei crediti deteriorati tramite un sostegno pubblico.

Le azioni MPS scambiano in positivo a +2.52%, BPM aggiunge il +2.14% e poi Banco Popolare (+3.28%), BPER (3.62%), Unicredit (+4.09%)

Draghi, riunione BCE: per banche serve scudo pubblico

Uno scudo pubblico per la gestione e lo smaltimento di crediti deteriorati sarebbe molto utile nel risolvere la situazione ma, come ricordato dal numero uno della BCE, è compito della Commissione approvare un simile provvedimento.

Il presidente ne è certo: un mercato correttamente funzionante per lo smaltimento dei NPL potrebbe accelerare la risoluzione delle banche italiane in crisi perché questo permetterebbe ai crediti deteriorati di essere scambiati con maggiore facilità.

Alla domanda «Potrebbe approfondire i suoi commenti circa il sostegno pubblico necessario per le banche con crediti in sofferenza?» Draghi afferma che un “backstop” (scudo, sostegno) sarebbe «molto utile», ma deve essere concordato con la Commissione.

I crediti inesigibili nel settore bancario in Italia sono «un problema molto grande» e ci vorrà del tempo per affrontarli - come già successo in altri paesi.

Draghi: necessario un mercato per i NPL, leggi dai Governi

La BCE continua a monitorare con attenzione gli effetti della Brexit, soprattutto sul comparto bancario europeo e italiano.

Durante la conferenza stampa Draghi ha rassicurato a più riprese che BCE può utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione, ma ha preferito attendere il mese di settembre per avere un quadro della situazione più chiaro.

Come sottolineato da Draghi, i crediti deteriorati sono assai negativi per la redditività del comparto bancario.

Per accelerare una risoluzione e gestire al meglio i crediti deteriorati, Draghi ritiene ci sia bisogno di un controllo puntale e periodico sulla salute delle banche da parte degli organismi preposti alla sorveglianza, insieme ad un mercato efficiente per la vendita dei NPL e una legiferazione ad hoc da parte delle economie nazionali.

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