Softi Weekly – Innovazione e AI nel Trading Automatico

Softi Weekly – Innovazione e AI nel Trading Automatico

di Lorenzo Vaccarella

Quando il trading automatico diventa uno strumento di pianificazione finanziaria

Lorenzo Vaccarella

19 agosto 2025

Il trading automatico può essere uno strumento di tutto rispetto in una pianificazione finanziaria all’insegna della diversificazione.

 Quando il trading automatico diventa uno strumento di pianificazione finanziaria

Il trading automatico è spesso percepito come un’attività altamente speculativa, associata a chi cerca il “colpo grosso” o a chi vuole guadagnare in fretta. Ma questa visione è limitante. Se impostato con logica, controllo e visione strategica, il trading automatico può diventare un vero strumento di pianificazione finanziaria.

Oggi, sempre più investitori privati cercano alternative alle forme tradizionali di investimento, spesso a causa della compressione dei rendimenti. Titoli di Stato, conti deposito, fondi obbligazionari: strumenti che un tempo offrivano una rendita costante oggi generano rendimenti spesso inferiori all’inflazione. In questo contesto, diversificare attraverso strategie automatiche può essere una scelta intelligente.

Come può integrarsi il trading automatico in una pianificazione? L’idea non è quella di sostituire investimenti come immobili, piani pensionistici o fondi indicizzati, ma piuttosto di affiancare una componente dinamica, che possa:

  • generare flussi di entrata ricorrenti, anche se di entità contenuta;
  • sfruttare strategie decorrelate dai mercati tradizionali;
  • adattarsi in tempo reale alle condizioni economiche.

Per esempio, un professionista o imprenditore con capitali liquidi potrebbe destinare una parte marginale del proprio portafoglio a un sistema automatizzato, con l’obiettivo di stabilizzare piccoli rendimenti mensili, reinvestibili o spendibili in ottica di cash flow.

Possiamo sintetizzare i vantaggi concreti nella gestione patrimoniale in questo modo:

  • diversificazione: un software ben progettato può operare su asset diversi (valute, materie prime, cripto) e in orari complementari rispetto ad altri mercati. Questo riduce la dipendenza da singole asset class o dall’andamento della borsa tradizionale;
  • leva controllata: su conti europei regolamentati è possibile operare con leve contenute (es. 1:30), mantenendo un rapporto rischio/rendimento sostenibile. Questo rende il trading automatico una strategia gestibile anche con capitali medio-piccoli, senza compromettere la prudenza finanziaria.
  • automazione e tempo: il vantaggio più evidente è il risparmio di tempo. Una volta impostato e monitorato correttamente, un software lavora in autonomia, lasciando all’utente la libertà di concentrarsi sul proprio lavoro principale, senza doversi occupare ogni giorno del mercato.
  • controllo del rischio personalizzato: i sistemi più avanzati offrono parametri configurabili in base agli obiettivi del singolo utente: ad esempio, si può decidere di operare solo in determinati orari, impostare soglie di drawdown massimo o gestire più conti con approcci differenti.

Un cambio di mentalità

Pensare al trading automatico come parte di una pianificazione a medio-lungo termine richiede un cambio di mentalità. Non si tratta di scommettere ogni giorno sui mercati, ma di inserire tecnologia e algoritmi in un ecosistema finanziario personale, proprio come si farebbe con un fondo bilanciato o una gestione patrimoniale.

In questo senso, anche la selezione del software diventa parte integrante del processo. Bisogna valutare:

  • la stabilità delle performance nel tempo;
  • la trasparenza nei risultati storici;
  • l’assistenza e il supporto post-vendita;
  • la possibilità di aggiornamento e controllo.

Va detto chiaramente: non tutti i sistemi automatici sono adatti a questo tipo di utilizzo. Alcuni sono progettati solo per sfruttare occasioni speculative, altri invece offrono modelli solidi, costruiti proprio per integrarsi nella gestione finanziaria personale o aziendale.

Il trading automatico non è solo per “smanettoni” o trader aggressivi. Può diventare, a determinate condizioni, uno strumento efficace di ottimizzazione patrimoniale. In un mondo dove i rendimenti passivi tradizionali tendono a scomparire, e la volatilità dei mercati è una costante, affidarsi a sistemi automatizzati professionali può offrire una via nuova, logica e sostenibile per pianificare il proprio futuro finanziario.