Obbligazioni a rischio, la giustizia premia i risparmiatori informati. Maxi risarcimento di oltre €330.000 su titoli Astaldi e Monte Paschi
Marco Fabio Delzio
14 maggio 2025
Nel contesto delle obbligazioni ad alto rischio, una nuova sentenza del Tribunale di Firenze accende i riflettori sulla principale via di riscatto per chi ha subito pesanti perdite

Il caso in questione riguarda un investitore toscano che, affidandosi alla propria banca, aveva acquistato obbligazioni emesse da Astaldi S.p.A. e da Banca Monte dei Paschi di Siena (BMPS). Due titoli noti per l’elevata rischiosità e la scarsa liquidità, che nel tempo hanno eroso quasi completamente il capitale investito. L’investitore si è quindi rivolto a Martingale Risk, con l’obiettivo di recuperare le perdite da mala gestio bancaria.
Grazie a una perizia tecnica redatta dai professionisti di Martingale Risk, è emersa una lunga serie di inadempienze da parte della banca: mancata comunicazione dei rischi, omissione delle informazioni relative allo stato finanziario degli emittenti e totale assenza di valutazione sull’adeguatezza degli investimenti rispetto al profilo del cliente.
In particolare, si segnala che l’investitore non fu nemmeno informato del fatto che Astaldi avesse richiesto l’ammissione al concordato preventivo, un evento che ha compromesso in modo irreversibile il valore delle obbligazioni in suo possesso.
Il giudice ha accolto le tesi dell’investitore, dichiarando la risoluzione del contratto quadro e delle singole operazioni di acquisto dei titoli avvenute tra il 2014 e il 2018. La banca è stata quindi condannata a risarcire il cliente con oltre 331.000 euro, oltre interessi e rivalutazione monetaria.
La contestazione bancaria: un faro per gli investitori disorientati
Questa sentenza è solo l’ultima in una serie crescente di decisioni che riconoscono le responsabilità delle banche nel collocamento scorretto di prodotti finanziari complessi. Martingale Risk, attraverso un approccio tecnico-legale rigoroso, sta diventando un riferimento per tutti quei risparmiatori che vogliono far valere i propri diritti e recuperare il denaro perduto.
Le obbligazioni di Astaldi e MPS non sono casi isolati. Il mercato è ancora costellato di titoli ad alto rischio venduti a investitori al dettaglio senza un’adeguata profilazione: parliamo di obbligazioni emesse da società come Portugal Telecom e Casino, azioni di Saipem e Carige e Juventus, ma anche titoli di stato come le obbligazioni venezuelane o le obbligazioni in lira turca. Come dimostra questo caso, recuperare è possibile, soprattutto se si intraprende la strada della giustizia con il supporto di professionisti competenti.
Un trend in crescita
Negli ultimi mesi si è osservato un crescente interesse per il recupero di investimenti perduti su strumenti ritenuti illiquidi o collocati in maniera inadeguata. È un chiaro segnale: i risparmiatori non sono più disposti a subire in silenzio.
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La vicenda di questo investitore è una storia di perdita, ma anche di riscatto. E come lui, tanti altri possono ancora sperare di rivedere quanto investito, con il giusto supporto.
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