Litigation funding, cos’è e perché sempre più imprese lo usano per gestire il contenzioso

Nel panorama economico attuale, il contenzioso legale è sempre più spesso una variabile strategica, non solo un tema giuridico. Cause civili, arbitrati e azioni di recupero crediti possono bloccare risorse, assorbire liquidità e aumentare l’incertezza finanziaria. È in questo contesto che si sta affermando anche in Italia il litigation funding, uno strumento già maturo nei mercati anglosassoni e oggi sempre più utilizzato dalle imprese.

Cos’è il litigation funding

Il litigation funding (o finanziamento del contenzioso) è un meccanismo attraverso il quale un soggetto terzo specializzato finanzia, in tutto o in parte, i costi di una controversia legale sostenuti da un’impresa. In cambio, il finanziatore riceve una quota dell’eventuale risultato economico positivo ottenuto al termine del procedimento.

Il principio è semplice: se l’azienda vince o transige con successo, il finanziatore viene remunerato; se perde, l’impresa non deve restituire il capitale ricevuto. Il rischio economico del contenzioso viene quindi trasferito, almeno in parte, a un soggetto esterno.

Non si tratta di un prestito, né di una consulenza legale: il litigation funding è un’operazione di risk sharing, che consente alle imprese di affrontare cause complesse senza immobilizzare risorse finanziarie.

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Perché il litigation funding interessa le imprese

Per molte aziende, soprattutto strutturate e con un portafoglio di contenziosi rilevante, il problema non è solo “avere ragione”, ma sostenere i costi e i tempi della giustizia. Il litigation funding risponde a questa esigenza in modo pragmatico.

Affidare i costi a un soggetto terzo consente invece di preservare il cash flow e mantenere una maggiore stabilità finanziaria, soprattutto in fasi di mercato incerte.

C’è poi un tema di riduzione del rischio. Ogni azione legale comporta un margine di imprevedibilità e, in caso di esito negativo, il danno economico può andare ben oltre la mancata vittoria. Con il litigation funding, una parte significativa di questo rischio viene trasferita all’esterno, permettendo all’impresa di affrontare il contenzioso con una maggiore serenità decisionale.

Questo ha effetti diretti anche sul piano strategico. Sapere che i costi sono coperti e che il rischio è condiviso consente al management di valutare le azioni legali in modo più razionale, senza rinunce dettate esclusivamente dal timore dell’impatto economico. Il contenzioso smette così di essere una zavorra e diventa una variabile gestibile all’interno della pianificazione aziendale.

Il litigation funding in Italia: il ruolo di Martingale Risk

Anche in Italia il mercato del litigation funding sta crescendo, con operatori specializzati che affiancano le imprese nella valutazione e nel finanziamento delle controversie. Tra questi, Martingale Risk opera come società focalizzata sul finanziamento del contenzioso per aziende, analizzando i casi sotto il profilo legale ed economico prima di assumersi il rischio.

L’approccio è selettivo: non tutte le cause sono finanziabili, ma quelle che superano il processo di valutazione permettono alle imprese di affrontare il contenzioso con una struttura di costi più sostenibile e prevedibile.

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Per le imprese, significa una cosa molto concreta: difendere i propri diritti senza compromettere liquidità, pianificazione e crescita.

Le imprese che stanno valutando un contenzioso rilevante possono sottoporre il proprio caso a Martingale Risk per una valutazione preliminare: un primo passo per capire se il litigation funding può essere la soluzione più efficiente dal punto di vista economico e strategico.