Bond oggi – Nuovo Btp Italia con cedola base all’1,6%? I Romania sempre deboli. Portogallo 2040, niente male!
Lorenzo Raffo
16 maggio 2025
Prime ipotesi per il debuttante “inflation”, di cui si conoscerà il tasso minimo il 26 maggio. Cosa succede ai governativi di Bucarest. Sul Mot un inedito 15 anni di Lisbona.

Il 26 maggio verrà reso noto quello che è definito il tasso minimo garantito (in altre parole la cedola base cui si aggiungeranno l’inflazione del semestre di riferimento e a scadenza il cosiddetto premio fedeltà dell’1%) del nuovo Btp Italia 2032, in collocamento dal 27 maggio.
La scelta di un lunedì per l’annuncio e di un martedì per il lancio sul Mot (novità rispetto al passato) costituisce probabilmente una strategia di marketing. Quanto conterà però sarà proprio la cedola base, che potrebbe determinare un maggiore o minore motivo di appeal in base al suo ammontare.
Il Btp Italia più vicino come scadenza è il 2030, il cui tasso minimo – riconosciuto in ogni caso, anche se l’inflazione fosse a zero – si attesta all’1,6%. Considerando che il titolo quota attualmente sul secondario sui 100 c’è da attendersi che l’inedito 2032 verrà proposto con una cedola base equivalente o – al massimo – leggermente superiore.
Se si valuta che un tasso fisso (no inflation) 2032 rende al presente il 3,1% e considerando stime inflattive medie nei prossimi anni del 2% si potrebbe stimare una cedola base leggermente inferiore all’ipotesi dell’1,6%, con incertezze però in tal caso di un suo successo in fase di collocamento, rischio che il Tesoro non può correre.
Naturalmente molto dipenderà anche dall’andamento del rendimento dello yield italiano nel periodo da oggi al 26 maggio.
Romania, il sell-off prosegue
La complessa situazione politica in Romania, dopo le elezioni presidenziali, ha avuto conseguenze pesanti sui rendimenti dei titoli di Stato del paese dell’est Europa.
Sul cui fronte occorre tenere presente che il quadro è complesso, poiché il debito è espresso soprattutto nella valuta locale, il Leu, ma con una rilevante diversificazione anche in euro e in Us dollari. La scelta di aver emesso molto in queste due valute sta incidendo non poco sulla stabilità dei conti pubblici, sebbene la Romania sia uno degli Stati membri dell’Unione europea con il più basso debito pubblico rispetto al Pil. I numeri forniscono per i rendimenti nelle tre divise queste indicazioni.
Decennale in Leu (rendimento) | Lo spike rialzista (e quindi ribassista delle quotazioni) si è attenuato rispetto al recente picco della crisi, quando ha toccato l’8,5%. È tornato infatti sul 7,9% |
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Decennale in Eur (rendimento) | Resta molto debole, con un valore salito dal 6% di metà febbraio all’attuale 6,9% dopo un recente picco oltre il 7% |
Decennale in Usd (rendimento) | Situazione simile a quella del decennale in Eur, sebbene si sia registrata una discesa leggermente maggiore dall’8,1% all’attuale 7,7% |
Il maggiore motivo di preoccupazione non riguarda la possibile instabilità politica ma il rischio di un downgrade dall’attuale BBB- a una valutazione “junk”, che potrebbe pesare sui costi di finanziamento nelle valute occidentali: di qui le difficoltà dei titoli in euro e in dollari.
Il Portogallo al 2040, un 3,375% che quota sui 97 Eur
Si è registrata negli ultimi anni una vera e propria rincorsa al debito portoghese, con il rendimento del decennale sceso dal 13/14% del lontano 2012 al poco più che 0% dell’epoca del QE europeo, per poi risalire su un più idoneo 3/3,2%, che lo posiziona quindi meglio rispetto al collega italiano. In una fase recente gli istituzionali valutavano molto positivamente i governativi di Lisbona, grazie anche all’upgrading del rating.
La confusione dei mercati degli ultimi due mesi sta riportando un po’ di debolezza sulla parte lunga della curva portoghese e più in particolare sulle scadenze a 15 anni. Ecco allora che avviene un evento quasi insperato: sul Mot debutta proprio un 2040 che certamente merita nella fase in corso quanto meno un’analisi.
Emissione | Portogallo 3,375% 2040 Eur |
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Isin | PTOTE4OE0008 |
Ammontare | 3 miliardi Eur |
Lotto minimo | 1.000 Eur |
Quotazione in corso | Sui 97 Eur |
Rendimento | Dal 3,6 al 3,7% |
Spread bid-ask | Sui 100 pb |
Punto forte | Rendimento |
Punto debole | Lo spread bid-ask nella fase in corso, a causa del recente debutto, con scambi quindi ancora molto modesti |
Confronto con un Btp 2040. Il Btp 3,85% 2040 quota sui 97 Eur e si attesta su un rendimento superiore (4%) ma si tenga conto del rating A del Portogallo, superiore di due notch rispetto alla BBB+ dell’Italia|
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